Calcio » 22/11/2009

2^ Div.: Brindisi 1912-Barletta=2-2

Brindisi: Petrocco, Panarelli, Suriano, Piccinni, Taurino, Trinchera, Fiore, Battisti, Da Silva, Alessandrì (66' Pasqualini), Moscelli (81' Idda). A disp.: Ferrante, Idda, Pasqualini, Pizzolla, Albadoro, Maulella, Galetti. All.: Silva.
Barletta: Di Masi, Romeo (72' Manganaro), Legittimo, Minicozzo, Marchetti, Sportillo, Rescio (72' Khoris), Muwana, Infantino, Carozza, Fanasca (79' Caggianelli). A disp.: Bersellini, Lanotte, Manganaro, Bendjemia, Khoris, Stefanini, Caggianelli. All.: Sciannimanico.
Arbitro: Ciccarelli di Terni
Assistenti: Abruzzese e Bevere di Foggia
Marcatori: 12' Fiore, 19' Fanasca, 71' Trinchera
Ammoniti: Romeo, Battisti
Note: Biglietti venduti: 3.076 (850 ad ospiti), 800 abbonamenti;

Buona cornice di pubblico: non è ovviamente quella a cui ci si era abituati nella serie C di qualche anno fa, ma considerando le nuove normative di emissione dei tagliandi (esclusivamente on line) e il drastico giro di vite sugli ingressi di favore, il risultato rappresenta un buon punto di avvio...
La splendida coreografia che solitamente fa da cornice al sentitissimo derby tra Brindisi e Barletta si ripete anche quest'anno.
Dalla città della disfida giungono in più di 800 e si sistemano ordinatamente (bianchi a destra, rossi a sinistra) dietro lo striscione "Barletta eterna mia ossessione"; l'intero resto del Fanuzzi, all'ingresso delle squadre, sventola migliaia di bandiere di biancazzurre mentre la Curva Sud Michele Stasi srotola lo striscione che recita: "come noi nessuno mai".
Si comincia.
Silva prosegue con lo stesso schema che ha dato fiducia e risultati negli ultimi incontri con la sola variazione di Battisti al posto dell'acciaccato Pizzolla (comunque in panchina): Petrocco tra i pali, in difesa Suriano e Panarelli sugli esterni, Trinchera e Taurino centrali; Battisti e Piccinni, operano a centrocampo assieme a Fiore e Alessandrì che, larghi sulle fasce, sono il trait-d’union con l'attacco composto da Moscelli e Da Silva.
Il Barletta di Sciannimanico scende in campo con il 4-3-1-2 con Carozza a fare da suggeritore per Infantino e Fanasca ed un centrocampo "tosto" imperniato su Menicozzo e Muwana.
Dopo qualche minuto di studio, è il Barletta, sostenuto da supporters caldi e rumorosi, a rendersi pericoloso con Infantino servito da una disattenzione di Battisti. Nell'occasione Taurino compie un prodigioso recupero salva risultato.
I barlettani continuano a premere ma nel momento di apparente maggiore difficoltà, il Brindisi sfodera i suoi assi: Alessandrì serve in profondità Da Silva che fa da torre a Fiore che, in corsa, piazza di testa nell'angolino dove Di Masi non può giungere. Dal Fanuzzi si eleva un urlo da "altri tempi". E' l'urlo che darà fiato alla tifoseria brindisina nei minuti seguenti spegnendo l'entusiasmo biancorosso.
Tutto questo accade fino al 19' quando Carozza calcia una punizione dal lato destro e Fanasca anticipa Trinchera gonfiando la rete di testa. Dopo l'ennesimo gol subito a palla inattiva i giocatori del Brindisi si guardano increduli mentre dall'altro versante l'esultanza è enorme.
La rete non demoralizza il Brindisi. I padroni di casa, infatti, reagiscono subito con due tiri dalla lunga distanza del giovane Piccinni, uno dei migliori della giornata, un calciatore che dimostra, ogni volta di più, di avere classe e carattere.
Dopo l'avvio fulminante, per qualche minuto la partita perde di intensità e le due compagini sembrano più attente a non esporsi al contropiede che disposte ad ideare pericoli per il portiere avversario.
Al 31' c'è una fiammata del Brindisi con Adriano Fiore che si trova sui piedi una palla invitante servita da Alessandrì e tira in porta, trovando, però, la pronta risposta di Di Masi. Sul prosieguo dell'azione è sempre il n.7 di casa a cercare fortuna con una conclusione da fuori ma la sfera termina a lato.
Al 36' ci prova anche Willy Da Silva che spedisce di poco fuori con una splendida girata. E' praticamente l'ultima occasione del primo tempo perchè non accade più nulla di rilevante fino al duplice fischio del Sig. Ciccarelli.
In avvio di secondo tempo il Brindisi continua a possedere la supremazia territoriale che aveva esercitato nella prima frazione ma raramente riesce ad impensierire il portiere barlettano. Al 15' Moscelli, dopo una triangolazione con Battisti, si trova a tu per tu con Di Masi ma, contrato da un avversario da tergo, non riesce a battere. L'11 di casa reclama il penalty ma l'arbitro è di diverso avviso.
Con il passare dei minuti la pressione brindisina si affievolisce ed il Barletta ha buon gioco nel contenere le trame avversarie senza alcun affanno.
Al 21' la prima sostituzione: ad operarla è Silva che chiama in panchina Alessandrì per Pasqualini.
Al 24' un lungo rinvio di Petrocco crea apprensione a Di Masi che deve uscire a valanga su Moscelli e poi sfoderare tutta la sua esperienza per togliere la palla dalle grinfie di Da Silva.
E' l'avvisaglia della rete che arriva subito dopo quando un preciso calcio di punizione di Fiore trova la testa di Trinchera che mette a segno la sua prima rete stagionale.
Sciannimanico reagisce subito ordinando due sostituzioni: fuori Romeo e Rescio, dentro Manganaro e Khoris. Al 79' il Barletta tenta il tutto per tutto chiamando in panchina Fanasca per Caggianelli. Risponde Silva con l'ingresso di Idda per Moscelli ed il cambio del modulo al 4-4-1-1 con Fiore a supporto di Da Silva.
Il Barletta, ben controllato dal Brindisi, non riesce mai a rendersi pericoloso tranne che all'88 quando un gran tiro di Carozza viene respinto da Petrocco sui piedi di Infantino che tira addosso al portiere biancazzurri. Subito dopo Da Silva offre spettacolo destreggiandosi tra tre avversari e provando un tiro che però è angolato male.
A tempo scaduto, uno stremato Fiore, tra gli applausi dell'intero Fanuzzi, lascia il posto a Pizzolla.
Il Barletta tenta il tutto il per tutto nei quattro minuti di recupero concessi dall'arbitro Ceccarelli. Ma ne passano almeno sei quando, da un'azione seguente un calcio d'angolo, Infantino trova in mischia la zampata vincente che regala il pareggio al Barletta. Il nervosismo tra i giocatori brindisini è grande quanto la gioia dei biancorossi.