Calcio » 12/08/2004
Brindisi: restiamo con i piedi per terra
Siamo stati i primi, nella giornata di ieri, a criticare le cervellotiche decisioni del mondo del
calcio: non condividiamo che ci si vanti di aver "rispettato le regole" quando, in barba alle scadenze ed alle norme del Lodo Petrucci, siano state previste "scappatoie" per alcune città, sebbene importanti come Napoli ed Ancona.
Crediamo di essere i primi, oggi, a ritenere immotivato l'entusiasmo che si sta scatenando in città
dopo le voci di un ancora possibile accesso al campionato di C2.
E' bastato che qualcuno facesse un parallelismo tra il caso Napoli ed il Brindisi per far parlare di C2 o,
addirittura, di C1.
Secondo noi, e qui chiariamo un concetto già espresso ieri, l'equazione Napoli-Brindisi va fatta solo ad uno scopo:
osservare da lontano la situazione ed essere pronti ad intervenire quando verrà presa una decisione.
Insomma se passasse la linea del Tribunale di Napoli, ossia che la Lega e la Federcalcio non possono disporre a proprio
piacimento del titolo sportivo di una società calcistica, la Brindisi Calcio Srl potrebbe rivendicare la C2.
E questo, a nostro modesto avviso, potrebbe avvenire sia con la dichiarazione di fallimento in tasca che
con una società insolvente ma non ancora fallita.
Non dimentichiamo, però, che tra la situazione del Brindisi e quella del Napoli esistono un nugolo di differenze, alcune
delle quali anche abbastanza rilevanti:
1) il nuovo Napoli di Gaucci è subentrato nel fallimento della vecchia società, avendone rilevato un ramo d'azienda;
2) il nuovo Napoli di Gaucci dopo aver iscritto la squadra al campionato, ha adempiuto a tutte le incombenze
successive (compreso il versamento della fidejussione);
3) la sentenza di fallimento del Napoli è antecedente alla formazione dei gironi (e quindi se c'è stata lesione
del diritto questa sarà avvenuta successivamente alla diffida inviata alla Lega dal Tribunale di Napoli);
4) Non si sa se c'è (e ci sarà) un soggetto che ha (avrà) titolo per bloccare la Coppa Italia di Serie C
ed il campionato di C2 cosi come il Tribunale di Napoli ha fatto per la Coppa Italia maggiore e per il campionato di B;
Chiariamo subito che non ci teniamo ad essere le cassandre della situazione e saremo i primi ad
esultare qualora Brindisi dovesse trovare posto in una categoria professionistica, ma
Brundisium.net non intende cavalcare la tigre nè prendere in giro nessuno.
La realtà odierna è invece ben diversa: Il Comitato Regionale della F.I.G.C. ha deliberato la composizione del girone
unico del Campionato Regionale di Eccellenza a 20 squadre a cui parteciperà anche il F.B. Brindisi 1912.
Sorteggiati anche i gironi eliminatori della Coppa Italia Dilettanti: il Brindisi affronterà altre squadre di
eccellenza e promozione.
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