Calcio » 12/08/2004

Queste strane regole del ca...lcio

Como in C1, dopo essere stato escluso. Bari e Pescara ripescate in serie B, Pavia (ed eventualmente Prato) in C1. Pro Vercelli, Vigor Lamezia, Montevarchi, Potenza, Imolese, Castel di Sangro, Sanremese, Bellaria Igea Marina e Palazzolo ammesse alla C2.
Per il Napoli si deciderà il 1^ Settembre; nell'attesa il calendario di serie C1, girone B, vedrà la luce con una X.
Accolte le domande di accesso al Lodo Petrucci per Meda, Varese e Brindisi che, ripartiranno, cosi dall'Eccellenza.
Sono questi i verdetti che sanciscono definitivamente l'addio al professionismo per la Brindisi calcistica.
Viterbese ed Ancona, che non hanno aderito al Lodo Petrucci, giocheranno in eccellenza, cosi come il Brindisi 1912 che ha dimostrato avere tutte le carte in regola ed una buona prospettiva economico - finanziaria.
Quest'ultimo più di altri è il responso che lascia l'amaro in bocca.
Le Norme del Lodo Petrucci non dicono in modo chiaro ed inequivocabile che chi non vi aderisce riparte dalla terza categoria?
Per il calcio brindisino, allora, suonano amare, oseremmo dire beffarde, le odierne parole del presidente del Coni Petrucci ("Il mondo del calcio ha preso la strada del rispetto delle regole") e quelle del presidente della FIGC Carraro ("Il mio ringraziamento va a tutti gli amministratori e agli azionisti delle società perchè è grazie a loro che lo spettacolo può continuare").
Ci chiediamo quale convenienza abbiano avuto i proprietari del Brindisi 1912 a ripianare parte dei debiti per il personale della vecchia Brindisi Calcio S.r.l. quando per altre città vigono leggi diverse, sicuramente non quelle scritte dal mondo sportivo nè quelle sancite dal sistema civilistico.
Le regole, se devono valere, devono valere per tutti. Ancona, Napoli e Viterbese comprese.
In questo marasma nulla, allora, sarà mai definitivo e qualunque tipo di iniziativa potrà avere successo.
Come non parteggiare quindi per il Tribunale di Ancona che, dopo quello di Napoli, ha inviato una diffida alla Figc intimando di non "porre in essere atti o provvedimenti volti all'esclusione dell'Ancona calcio dal campionato di serie B 2004-2005"?
Per il calcio brindisino sarà conveniente seguire, con occhi ben aperti, le azioni di quei tribunali che chiedono la restituizione del titolo sportivo ai vecchi proprietari e che quindi sono tese a far conservare il diritto a giocare nelle categorie decise dai campi di calcio.
Magari sarà questa la strada che Novembre ed il giudice delegato ai fallimenti del Tribunale di Brindisi, Dott.ssa Fausta Palazzo, vorranno percorrere per ridare dignità al calcio brindisino.
Quella dignità lesa dal fatto che solo per noi valgono le regole del calcio... quelle che vanno a discapito di chi vi si adegua.