Calcio » 06/07/2004

Rinviata la costituzione del Brindisi Football club 1912

La nascita del Brindisi Football club 1912 era prevista per oggi ma la costituzione del nuovo sodalizio è stata rinviata forse a domani.
Pare che sia ancora in via di definizione la compagine sociale che avrà l'arduo compito di far ripartire il calcio brindisino.
La società ripartirà quasi certamente dall'eccellenza anche se sarà effettuato il tentativo "politico" di poter approdare direttamente nella Can D, alle porte della C2, categoria che la tifoseria brindisina, per calore ed attaccamento ai colori sociali, ha dimostrato di meritare ampiamente.
Sarà comunque difficile ottenere la serie D in quanto, ad oggi, non esiste una società della provincia da cui rilevare il titolo sportivo. Potrebbe esserci l'Ostuni che nei giorni scorsi ha effettuato domanda di ripescaggio nel campionato nazionale dilettanti ma risulta difficile, anche in considerazione della rivalità calcistica che divide le città, che la nuova società del capoluogo possa "scambiare" la categoria di appartenenza con quella in cui potrebbe trovarsi la squadra del presidente Marzio.
Intanto in città si avanzano le ipotesi riguardanti l'assegnazione degli incarichi di responsabilità all'interno del nuovo sodalizio sportivo. Appare certo che Enzo Carbonella, che da diversi anni riveste un ruolo nella dirigenza della massima compagine calcistica locale, non debba più far parte dell'organigramma societario.
In bilico le figure di Alessandro Caiulo e Ubaldo Novembre, rispettivamente vicepresidente e presidente della Brindisi Calcio S.r.l.
Ai due, i nuovi soci vorrebbero assegnare incarichi di responsabilità all'interno del Brindisi F.C. 1912 ma sia Novembre che Caiulo nicchiano, anche in considerazione della enorme delusione seguita alle ultime vicende che hanno portato Brindisi calcistica ad abbandonare la serie C.
Infine sono da definire i modi ed i tempi di conclusione della società Brindisi Calcio S.r.l.
Difficile che qualcuno non debba rispondere, anche giudizialmente, del possibile imminente fallimento della società sul cui passivo continuano a susseguirsi le voci più disparate.
Una vicenda, questa, che sarà di dominio pubblico qualora il bilancio dovesse venire approvato e depositato oppure quando i libri contabili saranno consegnati alla cancelleria fallimentare del tribunale del capoluogo.