Calcio » 21/09/2008
CND: Brindisi 1912-Genzano=3-2
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Brindisi 1912: Vidoni, Idda, Tidei (79’ Calasso), Cordiano, Taurino, Trinchera, Lenti, Fiore (87’ Corazzini), Galetti, Chiesa (79’ Kettlun), Moscelli. A disp.: Russo, Corazzini, Bartolomucci, Calasso, Kettlun, Blasi, Junior Bahia. All. Silva.
Genzano: Cilumbriello, Masturzo (47’ Morgigno), Marquez, Fiscina, Papagni, Auterio (75’ Pepe), Salbini, Malagnino, Compierchio, De Rosa (70’ Castelgrande), Murano. A Disp. Castelgrande, Morgigno, Consiglio, Pepe, Lardiello, Corte, Arpaia. All Conversano (Bardi squal.).
Arbitro: Moro di Latina
Assistenti: Cordeschi di Isernia, Battistella di Lanciano
Reti: 37’ Galetti, 84’ Comperchio, 86’ Galetti, 93’ Lenti, 95’ Salbini
Ammoniti: 22’ Marquez, 26’ Moscelli, 37’ De Rosa, 85’ Comperchio
Espulso: 69’ Cilumbriello
Terza vittoria in altrettante partite stagionali per il Brindisi 1912. I biancazzurri battono il Genzano davanti ad un pubblico che inizia ad essere numeroso e dimostra di cominciare ad affezionarsi alla nuova squadra dei fratelli Barretta.
A decidere la gara è una doppietta di Galetti che porta a tre le sue realizzazioni in questo campionato. Il gol di Lenti, giunto a tempo scaduto, ha il merito di far tirare un sospiro di sollievo ai tifosi biancazzurri e rendere irrilevante la rete del 3-2 di Salbini, giunta insieme al fischio di chiusura. In particolare la seconda rete del goucho argentino, giunta a cinque minuti dalla fine (un solo minuto dopo il gol del pareggio degli ospiti) ha il merito di spezzare le gambe ai volenterosi lucani e rendere giustizia per quanto visto sul terreno di gioco; basti pensare che gli ospiti sono andati al tiro solo in occasione delle due reti messe a segno, mentre il Brindisi, soprattutto nel primo tempo, può recriminare per diverse palle gol fallite di un soffio.
Mr. Silva ripropone lo stesso undici vincente contro Pianura e Turris. In difesa, davanti a Vidoni, linea a quattro con Idda, Taurino, Trinchera e Tidei; centrocampo a rombo con Lenti, Cordiano, Fiore e Chiesa di supporto alle punte Galetti e Moscelli.
Il Genzano dell’ex Cilumbriello scende in Puglia senza timore reverenziale. Squadra ben impostata, molto corta e composta da uomini disposti al sacrificio, gli uomini dello squalificato Bardi, rendono la vita difficile ai più quotati avversari.
Il Brindisi, pur manifestando un indiscusso predominio territoriale, ha difficoltà a scardinare la retroguardia lucana. Le conclusioni arrivano soprattutto dalla lunga distanza ma risultano deboli o fuori dallo specchio della porta. Ci provano Moscelli, Chiesa e Fiore ma il Brindisi non passa. Non va meglio quando i padroni di casa arrivano in piena area di rigore palla al piede: due occasioni d’oro sono sprecate da Galetti al 25’ (buona parata di Cilumbriello) e da Moscelli al 30’ (colpo di testa impreciso da distanza ravvicinata).
Il Genzano si affaccia raramente dalle parti di Vidoni ma il portiere fa buona guardia e dimostra sicurezza tra i pali.
Come una fiammata, proprio quando pubblico e squadra cominciavano a spazientirsi per una rete che tarda ad arrivare, giunge l’1-0. A gonfiare la rete è Galetti che, in sospetta posizione di fuorigioco (almeno così sostengono gli ospiti), supera Cilumbriello con un colpo di testa sottomisura dopo una svista collettiva dell’intera retroguardia in maglia rossa.
Nel secondo tempo i biancazzurri entrano in campo con un piglio completamente diverso: sembrano quasi tirare i remi in barca e limitarsi a controllare lo striminzito vantaggio; in realtà è il Genzano (che ha sostituito Masturzo con il più mobile Morgigno) a spingere maggiormente per cercare di rimettere in sesto l’incontro. Per 20 minuti gli ospiti sembrano padroni del campo ma il Brindisi non rischia assolutamente nulla e Vidoni resta inoperoso.
Al 24’ il Genzano si scopre paurosamente e Cilumbriello è costretto ad uscire a valanga a ridosso della linea di centrocampo per fermare Moscelli lanciato verso la sua porta. L’intervento del portiere è chiaramente irregolare e, essendo l'unico atleta tra il n.11 brindisino e la linea di porta, Cilumbriello finisce anzitempo negli spogliatoi. In porta va l’under Castelgrande che prende il posto del n.10 De Rosa. I lucani operano immediatamente il terzo ed ultimo cambio: fuori Autiero, dentro Pepe.
Subito dopo anche il Brindisi decide di affidarsi agli uomini in panchina: dentro Calasso e Kettlun per Tidei (crampi) e Chiesa e cambio del modulo tattico con passaggio al 4-4-2 puro.
A cinque minuti dalla fine arriva la doccia fredda per il Fanuzzi: calcio di punizione dal limite dell’area battuto con uno schema perfettamente eseguito da Malagnigno e Comperchio e quest’ultimo che lascia partire un bolide che si insacca imparabilmente nell’angolo alto alla sinistra di Vidoni.
La paura dura appena un minuto perché Kettlun disegna un lancio da 40 metri che trova la testa di Galetti bravissimo ad anticipare il portiere e realizzare la sua seconda marcatura di giornata.
A tempo scaduto arrivano poi le marcature di Lenti, ottimo il suo diagonale, ed il 3-2 di Salbini su azione personale del bravissimo Comperchio.
__________________ Risultati e classifica dopo la 3^ giornata |