Basket » 15/03/2008
I Brindisini Giuri, Mauro e Voglino Azzurri ai Mondiali Militari in Texas
Una Nazionale al venticinque per cento brindisina.
Ecco cosa salta fuori dall’elenco dei 12 convocati della Nazionale di basket delle Forze Armate che prenderà parte ai 48esimi Campionati Mondiali che si terranno in Texas, a San Antonio, negli Stati Uniti.
Nella terra del miglior basket del pianeta difenderanno - senza armi ma con una palla a spicchi tra le mani - i colori della nazione i brindisini Renato Voglino, Antonio Mauro e Giovanni Giuri.
Voglino, sergente della Marina, milita questa stagione in serie C/2 con la maglia del Basket Club Lecce; a La Spezia (C/1), invece, giocano Antonio Mauro, play-guardia, e Giovanni Giuri, fratello maggiore di Marco Giuri in forza al Livorno (LegaDue).
Una settimana (dal 15 al 22 Aprile) nella terra dei giganti per cercare di conquistare il titolo che manca alla rappresentativa italiana dal dicembre 2003, quando gli azzurri giunsero sul tetto del mondo a Catania dopo aver sconfitto i colleghi della Repubblica Ceca. Una vittoria schiacciante che non è stata ripetuta per un soffio l’anno seguente ed alla quale è seguita la delusione di Samara del 2005 con i nostri militari solo sesti. Risultati difficili da ripetere, mancando in Italia la leva obbligatoria da cui la Nazionale Militare attingeva negli anni passati, ma con un buon gruppo di giocatori di serie B più i tre brindisini, tutti e tre facenti parte della Marina, è lecito sognare.
«Vogliamo fare bella figura –dice Renato Voglino (nella foto)- perché i nostri colleghi a novembre hanno “steccato” durante l’Europeo. Facciamo della velocità e del contropiede le nostre armi migliori».
Prima partecipazione per tutti e tre, così Antonio Mauro non nasconde l’emozione di vestire per la prima volta la canotta azzurra: «Per me è già un onore essere nei dodici e prendere parte ad una competizione così importante. Certo, sarebbe bello togliermi qualche soddisfazione con quella maglia addosso».
L’avventura dei tre cestisti-militari non terminerà negli States, in quanto hanno già pronte le valigie per le prossime competizioni.
«L’esperienza americana – continua Voglino -, servirà anche per rodare i meccanismi di squadra in vista dei prossimi impegni della Nazionale. Infatti, saremo di scena ad Agosto a Rio de Janeiro per le Olimpiadi Militari e poi a Novembre per i campionati continentali: insomma, il bello deve ancora venire». Ma l’America - ed i mostri sacri che evoca – chiama ed all’appello un servitore dello stato non può certo mancare. Sperando che all’alzabandiera finale, la bandiera più alta sia proprio quella tricolore.
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