Calcioa5 » 27/10/2007
C1: Virtus Mola-Brunda Brindisi=6-3
Virtus Mola: 1 Schembri, 2 Monno, 3 Macchia, 4 Pinto, 5 D’Attoma, 6 Mastronardi, 7 Cipollino (K), 8 Spinosa, 9 Sabato, 10 Corona, 11 Rizzi, 17 Lestingi. All.: Corona. Dir.: Brescia.
Brunda Viaggi: 1 Grande, 2 Rizziello, 3 Fontò, 4 Mitrugno, 5 Discanno, 6 Alessio Zaccaria (K), 7 Bellomusto, 8 Tregua, 10 Valerio Zaccaria, 12 Todisco, 16 Perseo, 19 Di Noi. All.: Vallo. Dir.: Romeo.
Reti: 3’ Sabato (M); 4’ e 51’ Discanno (B); 5’ Spinosa (M); 25’ Corona (M); 32’ Rizzi (M); 38’ Cipollino (M); 46’ Perseo (B); 62’ Mastronardi (M).
Arbitri: Ziri di Barletta e Costantino di Bari
Note: Ammoniti Sabato, Cipollino e Mastronardi (Virtus Mola); Valerio Zaccaria (Brunda Viaggi).
Spettatori: 400 circa
La Brunda Viaggi spezza la sua striscia positiva e mette in archivio la seconda sconfitta di campionato. Bene contro il Real, meno in casa del Virtus Mola, alla fine di un confronto nel quale la Brunda ha cercato di rinvenire alla distanza distillando carattere puro. Il film della partita ha ricalcato un vecchio copione, familiare alla Brunda per risultato e tipo di avversario: il Virtus Mola ha costruito la sua partita sulle maglie strettissime della difesa e su fulminei affondi di rimessa.
Forse la migliore arma che si possa mettere in campo contro la Brunda, abituata per vocazione allo sfiancamento dell’avversario con litanie d’attacco. Il Virtus ha saputo coprire molto bene gli spazi bagnando le polveri alle bocche da fuoco e affondando sul destro più debole dell’avversario. Comincia con un sussulto d’orgoglio la Brunda, che riesce a rimediare prontamente allo svantaggio iniziale, e lo fa con Discanno, bravo a trovare lo spiraglio in mezzo alla cerniera protettiva molese. Il tempo mette in piazza un perentorio trittico di casa, regalato con una serie introvabile di ripiegamenti sbagliati della Brunda: il Mola non fa nulla di più che approfittare della svagatezza ospite per colpire con rapidi rovesciamenti lo score di Piercosimo Todisco, tornato ieri a difendere i pali brindisini con la personalità di sempre. Mai colpevole sui centri baresi. La prima parte si chiude sul quattro a uno con la Bruunda in evidenza nel suo proposito di scardinare il bunker ben serrato del cinque di casa con ondate di gioco pressanti ma sospinte in avanti senza la dovuta lucidità. In apertura di ripresa il Virtus fa cinquina con la solita dinamica: errore in uno dei tanti alleggerimenti e Corona e compagni che attentano con precisione chirurgica alla porta avversaria. Capitan Cipollino anticipa Valerio Zaccaria e lanciato in solitudine non perdona Todisco.
Coach Vallo gioca allora la carta del portiere di movimento ed è con questa mossa che il Virtus Mola comincia a osservare con ansia lo scorrere dei minuti: prima Perseo e ancora Discanno riaprono la partita e gettano nel panico i padroni di casa, costretti a difendere l’esile vantaggio a morsi e bocconi fino al triplice fischio. E con la superiorità numerica si rivede anche il carattere della Brunda, la voglia di non darsi per vinta fino alla chiusura delle ostilità: suona la carica Fontò, lo segue in moto perpetuo Tregua, ma la trincea barese si trasforma in un fortino impenetrabile per la generosità degli ospiti.
E proprio nel cuore delle arrembanti scorrerie, il Virtus fa sei ancora una volta nella solita maniera: errore e contrattacco, contrattacco e gol.
La sconfitta di Mola consegna una Brunda da perfezionare sul piano della gestione mentale della gara, un ritardo che può permettere al tecnico Vallo di aggiustare il tiro e limare qualche spigolatura in vista dello scontro interno di sabato prossimo con il Virtus Monopoli, testa di serie del girone che può senz’altro mettere sotto peso la forza, le motivazioni e la voglia di riscatto ancora salve in casa Brunda.
|