Calcio » 20/10/2007
CND: Bitonto-Brindisi 1912=1-0
Bitonto: Galeano, Di Donato, De Pasquale, Manzo, Maglione, Marcosano, Sanso, Iannini, Pignatta (56' Modesto), Buttazzoni (52' Cimadomo), Gallicchio (24' Fusco). A disp.: Montagna, De Palma, Scarlato, Cantatore. All. Zunico
Brindisi 1912: Iofrida, Colella, Barca, Menga, Pesce Rojas (84' Pagano) , Corazzini, Caputo, De Leonardis (46' Picci), Greco (75' Blasi), De Palma, Sifonetti. A disp.: Ferla, Ruggiero, Di Giorgio, Frascaro. All. Giugno
Arbitro: Di Ciommo (Venosa)
Assistenti: Sirsi (Lecce), Orsini (Casarano)
Reti:28' Pignatta
Ammoniti: Menga. Picci
La capolista se ne va. Il Bitonto batte il Brindisi 1912 nell'anticipo dell'8^ giornata del campionato nazionale dilettanti e prova la prima serie fuga della stagione.
Il Brindisi, dopo tre pareggi consecutivi che hanno avuto il sapore di almeno quattro punti persi, incassa la seconda sconfitta stagionale. Anche stavolta, però, i ragazzi di Giugno non hanno demeritato quantomeno nella ripresa quando hanno schiacciato nella propria metà campo gli attuali padroni del campionato.
Purtroppo, però, i risultati non maturano nè con l'impegno, nè con la superiorità nella statistica del possesso di palla ed è fuori di dubbio che 3 punti in 4 partite rappresentano un ruolino di marcia da zona retrocessione. Adesso, dieci punti dalla capolista, dopo appena 8 giornate di campionato, rischiano di pesare come un macigno sulla stagione dei biancazzurri, una squadra che, in più occasioni, ha dimostrato di avere le potenzialità per il salto in C2.
E' chiaro che il Brindisi delle ultime giornate difetti nell'assenza di un uomo capace di offrire incisività offensiva, oltre che di quella continuità di gioco che consenta di creare una dose importante di occasioni da rete. Ma anche oggi Giugno ha preferito lasciare in panchina le punte Picci e Pagano schierando in attacco il giovane Greco ed il rifinitore De Palma. Il mister calabree apporta, infatti, una sola variazione alla formazione che aveva pareggiato contro l'Aversa Normanna: in porta c'è Iofrida e non Ferla. br>Zunico, invece, è costretto ancora a fare a meno di Cimadomo (farà il suo rientro in campo in avvio ripresa) ma mette in campo una formazione altamente competitiva imperniata sul trio d'attacco Gallicchio, Buttazzoni e Pignatta e su una difesa granitica che, se si esclude la gara di Lavello (poi vinta a tavolino) ha subito un solo gol in sei gare.
Il match entra subito nel vivo. Non passa nemmeno un minuto ed il Brindisi è già pericoloso dalle parti di Galeano: è Barca a portare scompiglio nella difesa barese ma nessun biancazzurro riesce ad assestare il colpo vincente.
Scampato il pericolo, il Bitonto comincia a macinare il suo solito gioco fatto di abile possesso di palla e basato su una manovra ariosa capace di sfruttare tutte le zone dell'area offensiva. Al 13' ci vuole un miracolo di Barca per fermare Sanso lanciato in solitaria davanti a Iofrida. Al 20' invece, il Bitonto ha l'occasione d'ora per passare in vantaggio grazie ad un giusto penalty assegnato dall'arbitro Di Ciommo per chiaro fallo di mani di Colella. Iofrida nega la gioia al pubblico di casa respingendo la conclusione dal dischetto di Pignatta.
L'attaccante neroverde si fa perdonare 8 minuti più tardi mettendo a segno il gol del vantaggio. La marcatura arriva su una azione susseguente ad un corner: batte Buttazzoni, spizzica Maglione e Pignatta, appostato nell'area piccola, trova la deviazione vincente.
La reazione brindisina è veemente ma si concretizza solo con un gran tiro da fuori area di De Palma respinto in angolo da Galeano e con una botta di Caputo che termina sulla sinistra della porta difesa dall'estremo difensore barese.
Poi più nulla fino al riposo.
In avvio di ripresa Giugno manda in campo Picci per De Leonardis, troppo lento ed incapace di dirigere una squadra nella quale il reparto offensivo appare troppo slegato dal resto. Caputo si sporta al centro della linea mediana e Greco sulla fascia laterale destra e l'inerzia della gara cambia radicalmente.
Il Brindisi si protende in attacco ed il Bitonto è costretto ad arroccarsi in difesa: Menga e Caputo sono bravissimi a smistare il gioco, De Palma e Picci sono eccellenti nel dare profondità alla manovra e Sifonetti è una costante minaccia sulla fascia sinistra.
L'unico problema - ed è un grosso problema - è che il Brindisi non riesce a trasformare in azioni da rete la grossa superiorità dimostrata sul terreno di gioco e l'enorme mole di gioco sviluppata. L'unica minaccia per Galeano giunge su una palla inattiva, una punizione di Sifonetti, con una palla rimessa al centro dell'area da Corazzini, senza che nessuno sia pronto a ribadire in rete.
A sfiorare il gol sono, invece, i padroni di casa che agiscono esclusamente di rimessa. Il Bitonto va vicino al raddoppio prima con un'incursione di Modesto conclusa con un tiro sguaiato che termina alto sulla traversa, poi con un contropiede finalizzato da Iannini con un gran tiro sul quale Iofrida si esibisce in una parata efficace quanto spettacolare.
Al 27' Greco ha l'occasione per pareggiare dopo un'ottima azione di De Palma ma il suo tocco da distanza ravvicinata termina alto.
Subito dopo il Brindisi invoca il calcio di rigore per un atterramento in area di Barca ma il direttore di gara è di diverso avviso.
Nell'ultimo quarto d'ora di gioco gli ospiti tentano il tutto per tutto per pervenire al pareggio. Giugno manda in campo anche Blasi (per Greco) e Pagano (per Pesce Rojas) ma la roccaforte del Bitonto regge, accompagnata anche da una buona dose di fortuna. Il cosidetto fattore C consente ai baresi di salvarsi per ben due volte nei minuti recupero: prima grazie all'incrocio dei pali che ha respinto un gran tiro di Giulio Barca, poi grazie allo straordinario riflesso di Galeano che si oppone alla grande su una conclusione di Picci.
Finisce con il Brindisi che perde ma che trova la forza di andare sotto lo spazio dello stadio gremito da 250 supporters biancazzurri. Ma alla tifoseria non bastano più le buone prestazioni e, stanca, chiede a gran voce, quei risultati che tardano ad arrivare. |