Altri » 06/05/2007

Ottavio Andriani vince la Maratona di Trieste in 2h10’57”

Chiude in 2h10'57" e dedica la vittoria alla famiglia dell'Ispettore Raciti di Catania ed al fratello gemello Antonio, sempre con lui.

Condotta di gara eccellente del poliziotto pugliese in forza alle Fiamme Oro di Padova, dopo la prima parte di gara con lunghi tratti in salita e mezza maratona di passaggio in 1h05'39", chiude in recupero sui keniani che avevano tentato l'allungo. Dal 4° posto intorno al 25km dopo l'attacco di Serem (con chilometro in 2'50") era rimasto dietro, poi ha ripreso uno ad uno i suoi avversari keniani, al 39°km si invola con un chilometro in 2'54", deciso in testa alla gara, poi chiude in 2h10'57", seconda parte di gara in 1h05'18".
Precede i keniani Joseph Nguran (2h 11'28") e Noah Kiplagat Serem (2h 11'35"). Solo quinto il vincitore della precedente edizione, il keniano Ben Ghebet Kipruto (2h 16'47"), preceduto da un altro connazionale, Hosea Kimutai Kiptanui (2h 12'05"). Si ritira Giacomo Leone compagno di squadra di Ottavio, che dopo aver raggiunto un'ottima condizione ha pagato la perdita di condizione a causa di una caduta sulle ginocchia in allenamento 2 settimane fa.

La maratona femminile è stata vinta dalla keniana Anne Kosgei (2h 33'14") che ha preceduto la quarantunenne italiana Maria Cocchetti (2h 42'11"), vincitrice lo scorso anno, e l'altra azzurra Sabrina Castello (2h 59'58").
Andriani chiude un periodo sfortunato che lo vedeva lontano dai 42km dalla Maratona di Goteborg dello scorso agosto, quando a causa di un infortunio ad un piede la settimana precedente la gara dive poi fu costretto al ritiro. All'arrivo è felice e nelle sue parole non la fatica ma il suo cuore, in diretta ai microfoni di Rai Due con la voce commossa dedica la sua rimonta di fatica e la strepitosa vittoria. "A mio fratello Antonio che non c'è più da 13 anni ma è sempre con me, ed alla famiglia dell'Ispettore Raciti di Catania". Ottavio aveva ripreso da subito sul suo sito i fatti di Catania, con vittime i suoi colleghi della Polizia che lavorano rischiandio la vita dove c'è sport. Inaccettabile per chi lo sport lo vive.

La gara. L'8a Maratona d'Europa di Trieste chiude la stagione delle 42km, giornata di piena primavera quasi estate, sole e splendida accoglienza di Trieste. Prima parte di gara con percorso insidioso con tratti di salita. Andriani lo ricorda. "Abbiamo corso un chilometro in 3'33", altri appena sotto i 3'30", il passaggio alla mezza è stato infatti lento rispetto agli standard".
Dopo arrivano i tratti decisivi, Ottavio è insieme ai keniani, Nguram, Kimutai Kiptanui, Kipruto e Kiplagat Serem. Il distacco dalla testa era arrivato ai 20" per Ottavio in poco tempo, ed anche altri due avversari l'avevano staccato. Sui ponti di Trieste Ottavio ha preso la sua decisione, certa come non mai. Aveva dei crediti, dopo la sfortuna di Goteborg e dello scorso aprile 2006 dove cadde è fu decimo in 2h10'51", con il suo sport. Lo conferma Ottavio a fine gara. "Ci sono volte nella vita in cui sa che tocca a te. Questa mattina sapevo che doveva andar bene da quando ho messo il piede giù dal letto. Volevo fare bene, come è successo qualche anno fa. Il percorso l'avevo visto e non volevo avere imprevisti, quando mi hanno staccato ho pensato "basta, li vado a prendere!" ho stretto i denti e quando al 39° ho passato l'ultimo keniano non ho voluto neanche guardare la sua condizione, volevo solo l'arrivo."

Calma, esperienza e conoscenza della sua condizione. Ma anche grande capacità di stringere i denti. Il tempo di 2h10'57" è alto rispetto ad altre prestazioni di Ottavio, con personale di 2h09'07", i tecnici presenti oggi tra cui il CT Gigliotti confermano che vale molto meno. Ma è pregevole la prestazione di Ottavio Andriani verso i Mondiali di Osaka del prossimo agosto-settembre.

"Adesso però non penso ai Mondiali, vivo questo momento e ringrazio Piero Incalza il mio allenatore, il mio Gruppo Sportivo della Polizia che mi fa fare sport nelle migliori condizioni e tante persone che mi sono vicine nei miei allenamenti". Tra questi lo stesso Giacomo Leone che rimasto fuori gara al 26°km ha spinto l'azione di Ottavio come negli allenamenti a Francavilla, parte attiva di un'azione di sport che continua da anni e che dopo la vittoria di Mimmo Caliandro a Birmingham vive nuovo entusiasmo e voglia di confrontarsi e vincere.