Calcio » 25/04/2007

CND: Brindisi 1912-Genzano=3-2

Le immagini dell'incontro di Davide Giardina: clicca qui

Brindisi 1912: Musella, Bartolomucci, Barca, Frascaro, Caroleo, Corazzini (60' Della Bona), Romano F. (46' Perez), Rosciglione, Falconieri, Ladogana (75' Greco), Verolino. A disposizione: Luperto, Bagnulo, De Virgilio, Toscano. All.: Giusto
Sporting Genzano: Vitucci, Chimenti, Raimondi, Menicozzo, Belfiore, Marquez, Formica, Di Cecca, Saracino, Pignatta, Infantino. A disposizione: Villa, Bearzotti, Damiano, Santibanez, Menivil, Bottiglieri, Cirigliano. All: Ruisi
Arbitro: Zamparelli (Pescara)
Assistenti: Calabrese (Avezzano), Di Censo (Pescara)
Reti: 19' Menicozzo, 61' Falconieri, 65' Di Cecca, 87' Greco, 90' Perez
Ammoniti: Chimenti, Menicozzo, Caroleo

Gianluca Greco e Leonardo Perez. Chi sono costoro?
Sono i giovani della juniores autori delle due reti che hanno consentito al Brindisi 1912 di battere il Genzano.
A cinque minuti dal termine, i biancazzurri erano sotto per 2 reti ad una contro lo Sporting Genzano. Proprio cosi', la squadra che avrebbe dovuto ammazzare il girone H della serie D, la formazione costruita su "campioni" del tipo Mitri, Prisciandaro, Bianconi, Mangiapane, Di Pietro ed Andrisani, stava perdendo in casa contro la penultima in classifica.
Poi, il buio della giornata calcistica, è stato squarciato da due lampi, i colpi di testa dei giovanissimi Greco e Perez, entrambi classe '89. E grazie ai loro gol la squadra con la V sul petto ha evitato l'ennesima cocente delusione.

Certo, Perez e Greco (cosi come Bartolomucci e tutti i giovani del Brindisi) hanno tanta strada da fare per diventare "giocatori di calcio", ma la vittoria giunta grazie alle loro marcature appare sintomatica degli errori commessi durante tutto l'arco della stagione. La società, prima dell'inizio del campionato, era rimasta sorda ai campanelli d'allarme che giungevano da chi riteneva più produttivo far leva su giovani di belle speranze piuttosto che su gente dal nome altisonante. Qualcuno lo aveva detto: i giovani sarebbero stati motivati a far bene per costruire il loro futuro da calciatori oppure per difendere i colori della loro città; troppo rischioso affidarsi completamente a calciatori rinomati, dal passato luminoso in categorie maggiori; calciatori che scendevano in serie D per far lucrare al massimo gli ultimi anni di carriera oppure perchè la loro precaria situazione fisica aveva indotto le squadre di serie C a "privarsi" del loro servizio.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: i "campioni" sono fuggiti senza aver infiammato la stagione, anche gli abbonati hanno disertato il Fanuzzi e classifica e gioco languono tanto malinconicamente che appare un miracolo che il Brindisi sia a "soli" tre punti dalla zona play-off.
Certo, manca la controprova che una squadra imbottita di valenti giovani sarebbe stata in grado di far meglio di Mitri & C. ma la gioia provata oggi, vedendo andare a segno Perez e Greco ed osservando la loro felicità dopo le reti, è impagabile e riempie di orgoglio tanto quanto riempiva di delusione vedere aggirarsi in campo qualche fenomeno da baraccone.

La gara di oggi sta tutta negli ultimi cinque minuti finali. Sono quelli che vogliamo ricordare. Desideriamo dimenticare il Brindisi che per 85 minuti ha sofferto contro il Genzano, quel Brindisi incapace di imbastire tre passaggi di fila. Nella prima parte dell'incontro salviamo solo la forza di volontà dei brindisini Bartolomucci, Frascaro, Falconieri e Barca e la grinta da lottatori di Rosciglione e Verolino. Ma la forza di volontà, da sola, non è servita ad avere la meglio su un Genzano combattivo, orgoglioso e gagliardo.
Sull'asse Barca-Falconieri era giunta la rete del momentaneo pareggio ma nemmeno quella era servita a domare i lucani che si sono riportati subito in vantaggio.
A decidere la partita è stata, invece, la verve dei ragazzini. La loro vitalità, il loro cuore e la loro voglia di ben figurare ha condizionato in positivo la prestazione di tutti gli altri calciatori. Proprio come l'indolenza di qualche "campione" ha condizionato in negativo una delle stagioni più deludenti della recente storia calcistica di Brindisi.
Adesso andiamo avanti. Senza esaltarci. I play-off sono dietro l'angolo ma il loro raggiungimento dipende soprattutto dai passi falsi delle tre squadre che sono davanti. Si sa che la speranza è l'ultima a morire.

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