Calcioa5 » 14/03/2007

C2/C: Martina-Brunda Brindisi=4-7

Gioventù Martina Franca : 1 Manzari, 2 Castagna, 3 Semeraro, 5 Scatigna, 6 Leone, 7 Mirko Conte, 9 Lisi, 10 Orazio Conte, 11 Lupoli, 12 Gnisi, 17 Ruggieri. Dir.: Carrieri

Brunda Senzacolonne : 1 Grande, 3 Romano, 4 Gisonna, 5 Perseo, 6 Alessio Zaccaria, 7 Bellomusto, 8 Di Scanno, 9 Di Noi, 10 Valerio Zaccaria, 12 Pinto. All.: Vallo. Dir.: La Corte
Reti : 14', 17' e 36' Perseo; 11' Bellomusto; 15' Romano; 19' Mirko Conte; 23' Scatigna; 52' Di Scanno; 54' Di Noi; 60' Scatigna; 62' Lisi
Arbitro : Antonio Sessa di Foggia
Spettatori : 100 circa

La Brunda Senzacolonne sbanca il Palawojtyla di Martina Franca e si lancia all'insidia della prima piazza. Un finale di stagione in crescendo rossiniano che si preannuncia minato di ostacoli ma che i ragazzi terribili di Ettore Vallo si preparano ad affrontare coi pugni serrati e con la maggior parte degli scontri diretti in programma al Masseriola. La trasferta di Martina era di quelle da far tremare i polsi, con gli anfitrioni amaranto in netta ascesa pronti a regolare le ambizioni degli ospiti di turno.
Un obiettivo che alla vigilia in casa martinese sembrava tutt'altro che proibitivo alla luce delle emergenze con cui la Brunda Senzacolonne si presentava al recupero della ventunesima giornata, con Fontò indisponibile, Valerio Zaccaria alle prese con una contrattura, Bellomusto febbricitante e Perseo con le solite noie al ginocchio. Un bollettino che lasciava prefigurare una serata decisamente diversa da quella che è stata nel suggestivo impianto di contrada Pergolo. La Brunda di sempre quando decide di puntare diritto alla massima posta in gioco.
Forse la Brunda che non ti aspetti ma davanti allo sparuto pubblico martinese il cinque ospite parte a spron battuto imbavagliando l'avversario con trame di gioco strette e senza lasciare spazi scoperti alle soluzioni d'attacco. Subito una volée di Alessio "Centofanti" Zaccaria che costringe alla smanacciata il portiere Manzari e la Brunda mette subito in allarme un Martina sceso in campo con chiari propositi attendistici. Poi è Bellomusto show, con il giocatore brindisino che a dispetto della febbre regge il tiro infilando la difesa con affondi imprendibili e prima sblocca il risultato all'11' e tre minuti più tardi ispira il raddoppio di Marco Perseo.

La Brunda sembra trovare sbocchi ovunque orienti il gioco, merito di una manovra avvolgente e insistita, a volte sfiancante, che la squadra riesce a concretizzare con accelerazioni improvvise: il peggior viatico per un Martina intento a difendersi e a ripartire di rimessa. Un atteggiamento che tuttavia rischia di vanificare l'inizio bulimico e arrembante dei brindisini che allo scadere di tempo trovano in Marcello Grande un'autentica cassaforte del risultato. Il portierone brindisino fa diga con la sua mole e la sua agilità e difende il parziale di 4-2 al termine della prima frazione. Nella ripresa coach Vallo risparmia le energie in debito di Bellomusto e ritrova un Di Scanno in grande evidenza, straordinario modello di umiltà, partito dalla panchina e subito pronto a dare qualità in ogni parte del campo e calare il 6-2 di benedizione sopra un avversario rimasto in secca.
Nella mischia c'è anche Max Di Noi che con Perseo esibisce senza indugi un'intesa perfetta e al 24' si ritaglia il suo momento di gloria mettendo in rotta una squadra ormai allo sbando: caparbio il numero nove brindisino che mette tecnica e carattere al fianco degli ubriacanti funambolismi di Marco Perseo. Il finale è di marca martinese con Grande ancora sugli scudi ma la gara è già bella che assegnata per plebiscito. Finisce 7-4 per la Brunda Senzacolonne, sempre più protesa al recupero pieno della forma migliore in attesa della volata finale che la rivedrà protagonista come all'inizio della stagione. Restano segnali incoraggianti in vista della trasferta, ancora in terra jonica, sul campo del Team Ginosa di sabato prossimo e resta anche da seguire l'evoluzione delle battute decisive del campionato, più che mai aperto nei giochi di alta classifica. Ma della trasferta al Palawojtyla resta anche da chiarire quanto il signor Sessa di Foggia, lungagnone fischietto della gara, abbia capito della seguente criptica affermazione di Marco Perseo: "Signor arbitro, tando non ero stato io, mi creda!". Rimarremo col dubbio fino alla prossima designazione…