Calcio » 30/01/2004

Caso Menolascina: le dichiarazioni di Monopoli

E' previsto per oggi il giudizio della Commissione disciplinare della Lega Calcio riguardo il lodo Menolascina, l'ex giocatore biancazzurro che ha accusato la società di Via Bastioni di aver rescisso unilateralmente il contratto triennale sottoscritto nell'agosto 2002.
Il Brindisi Calcio rischia due punti di penalizzazione e fino a 150.000 euro di multa.
Nei giorni scorsi la dirigenza del Brindisi ha puntato il dito contro un ex dirigente accusandolo di negligenza sulla questione. Chiaro il riferimento a Giovanni Monopoli che, nel periodo "incriminato", si occupava della segreteria.
Giovanni Monopoli ha voluto esprimere le sue dichiarazioni attraverso alcuni organi di stampa.

Di seguito pubblichiamo una stralcio dell'articolo intitolato "Le ragioni di Monopoli", su gentile concessione del settimanale Agenda Brindisi, presente da oggi in edicola, nei principale luoghi di ritrovo della città e su internet all'indirizzo www.agendabrindisi.it.

"Monopoli conferma che il Brindisi rischia realmente due punti di penalizzazione perché «la normativa dice che se un contratto non viene accompagnato da garanzia fideiussoria nei termini previsti, viene dichiarato nullo e la società viene deferita alla commissione disciplinare per l’applicazione della prevista penalizzazione (almeno due punti - ndr), mentre il calciatore al quale è stato annullato il contratto può rivolgersi al collegio arbitrale per la richiesta di un equo indennizzo, che normalmente va dal 30% al 100% del contratto annullato».
Quello di Menolascina era un contratto da 200 mila euro e andava necessariamente accompagnato da fideiussione bancaria: e le garanzie, non meno di 160 mila euro, andavano presentate entro la prima decade di luglio 2003.
Successivamente, Menolascina ha sottoscritto un contratto (pare «soltanto» di 50 mila euro!) col Benevento. Ne consegue che il Brindisi deve pagare, tutta o in parte, la differenza rispetto all’importo contrattuale concordato per la militanza in biancoazzurro. E’ proprio il collegio arbitrale a decidere la penale per la società. Ma è lo stesso Monopoli ad osservare che anche se Menolascina si fosse presentato nella sede del ritiro (come è noto inviò alcuni certificati medici per giustificare la sua assenza), il contratto sarebbe stato annullato per la mancanza delle garanzie fideiussorie.
«Sono meravigliato - commenta con amarezza Gianni Monopoli - perché io suggerii al direttore generale Enzo Carbonella di deferire subito il giocatore per la mancata presentazione nel ritiro, prima che arrivassero i certificati medici. Carbonella disse che non era il caso, per non compromettere il rapporto col giocatore. E dopo i certificati medici, non sarebbe stato certo possibile deferire un giocatore ... malato. Questi i fatti. Giudichino pure i tifosi»."