Calcio » 25/01/2004

C2/C: Tivoli-Brindisi = 2-1

Il Brindisi Calcio esce a mani vuote dall'incontro contro il fanalino di coda Tivoli. Una sconfitta maturata negli ultimi cinque minuti di gara, dopo che gli ospiti non hanno mai dato l'impressione di subire più di tanto gli attacchi dei laziali.
Senza le reti dei due nuovi acquisti della Tivoli (Catania e Lazzaro), giunte mentre i tifosi biancazzurri già pregustavano l'ennesima vittoria esterna, staremmo a parlare del solito Brindisi cinico formato trasferta, di una squadra che riesce a capitalizzare tutto quello che crea... ma cosi non è... almeno stavolta.
La cruda verità è che il Brindisi tira mai in porta per tutto l'arco dell'incontro (eccetto che con Francioso dal dischetto del rigore) mentre Adami nel primo tempo salva per due volte il risultato con altrettante prodigiose uscite. Poi giungono gli ultimi 5 minuti e la lampadina si spegne. Prima Catania trova lo spiraglio giusto concludendo un'azione confusa al limite dell'area di rigore, poi lo stesso Catania arriva leggermente in ritardo su un traversone di Lazzaro e spreca una ghiotta occasione, infine Lazzaro punisce un'intontita retroguardia biancazzurra sancendo il 2-1 finale.
Eppure il rammarico rimane grande. Perdere 2-1 con l'ultima in classifica quando si è in vantaggio a 5 minuti dalla fine brucia. Brucia troppo.
Analizzare il misfatto dal punto di vista tecnico lascia il tempo che trova. Si potrebbe dire che sarebbe stato sufficiente mantenere alta la concentrazione nei minuti finali o aver azzeccato qualche sostituzione (perchè ad esempio tirare fuori Albano e non Francioso? perchè ad esempio non sostituire uno dei due strematissimi centrali di centrocampo?) ma, ripetiamo, senza quei pazzi, maledettissimi 5 minuti finali staremmo tutti ad osannare una squadra che sarebbe capolista solitaria.
Il calcio è bello (o brutto) per questo e sappiamo, putroppo, che col senno di poi non si vincono le partite.
A noi il Brindisi odierno non è dispiaciuto più che le altre volte. La squadra ormai la conoscono tutti. Sono noti pregi e limiti ed è inutile ripetere che entrambi vengono a galla in ogni partita, qualunque sia il modulo e gli uomini schierati da Cei e Marchetti (a proposito cosa ci faceva quest'ultimo a Tivoli? non aveva chiesto ed ottenuto dalla società di essere sollevato dall'incarico?).
Ed anche quest'oggi, sebbene le defezioni di Taurino e Trinchera abbiano costretto a reinventare il reparto difensivo, il Brindisi ha mostrato le solite note positive:
I centrali Migliozzi (in alcuni frangenti davvero strepitoso!) e Calabro hanno retto alla grande la forza e la volontà di Catania e Lazzaro (almeno fino a 5 minuti prima del 90^) dimostrando che il Brindisi, in difesa, è da categoria superiore. Anche il centrocampo (con la sorpresa dell'inserimento di Montemurro sulla fascia sinistra) ha disputato una buona partita in fase di contenimento D'Amblè, a nostro avviso, ha giocato una buona gara tant'è che dai suoi piedi sono partite le azioni più pericolose (quella del rigore e lo splendido uno due con Francioso con conseguente fuga sulla fascia destra e servizio d'oro per Albano che meritava un centravanti più freddo in fase realizzativa...). Infine Adami che, lontano dal Fanuzzi, dimostra di avere grandi numeri ed una sicurezza spaziale.
Per quanto concerne gli aspetti negativi (fermorestando che non ci stancheremo mai di evidenziare le ataviche lacune in fase di costruzione) merita una sottolineatura la carente prestazione degli avanti: il buon Francioso (a Tivoli in versione biondo) non ha i 90 minuti nelle gambe (è forse il più evidente ma non il solo a dimostrare un deficit fisico) mentre il gioco d'assieme con Albano andrebbe perlomeno affinato dal momento che i due si pestano i piedi in continuazione.
Il Brindisi, insomma, ha dato anche nel corso di questo match l'impressione di essere una squadra incompiuta. Sostenere che Tivoli, partita emblema del campionato, possa aver insegnato qualcosa non sarebbe corretto nei confronti di chi ha una qualche responsabilità gestionale. Abbiamo troppa stima nei confronti di professionisti del calcio per non ritenere che i problemi del Brindisi non siano stati individuati nelle precedenti partite.
Dopo Tivoli, però, aspettiamo risposte consci che se queste non arriveranno sottoforma di nuovi acquisti significherà che è ora di rassegnarci all'evidenza e che la C1 arriverà solo per estremo merito dei calciatori e per divina provvidenza.

TABELLINO DELL'INCONTRO:

Tivoli:
Scalabrelli, Cavaliere, Leonarduzzi, Di Bari, Giacalone, Tresoldi, Mazzeo (57' Virgilio), Nocera (73' Taberna), Lazzaro Liuni, Zaccagnini, Catania.
All: Ubaldo Righetti

Brindisi:
Adami, Calabro, Angeli, Iennaco, Migliozzi, Montemurro, Martino, Giuliodori, Francioso, D'Amblè (89' Spada), Albano (75' Albieri).
All: Davide Cei

Arbitro: Sig. Marco Barbirati di Ferrara

Marcatori :
20' p.t. Francioso (Br) su rigore
41' s.t. Catania (Tiv), 45' Lazzaro (Tiv)

Note: Ammoniti Francioso, Calabro, Albano, Iennaco per il Brindisi, Catania e Giacalone per la Tivoli