Altri » 27/04/2006

Vela - Quei due in cat: il web site

www.quei2incat.it

E’ questo l’indirizzo del sito internet realizzato da Luca Giordano (armatore) ed Emanuele Vecchio (skipper) che illustra l’iniziativa sportiva che i due velisti brindisini sono in procinto di realizzare: la traversata del canale d’Otranto, da Brindisi a Corfù, con un catamarano della lunghezza di appena cinque metri, prevista, condizioni meteorologiche permettendo, per il 6 giugno 2006. L’iniziativa si avvale della collaborazione del Circolo della Vela di Brindisi, presieduto da Livio Georgevich, e del Centro velico Pigonati di Nicola Anelli.

Il menù dell’home page del sito consente di conoscere, oltre ai due protagonisti che coltivano la passione della vela fin dalla giovane età, il progetto in tutte la sue fasi, da come è nata l’idea della traversata a cos’è un catamarano sportivo (con tutte le indicazioni tecniche del natante, un Hobie Cat 16) ai motivi e alle modalità di questa vera e propria sfida. Un’ampia sezione di foto, in continuo aggiornamento, illustra i “dietro le quinte” dell’iniziativa, dalla preparazione del catamarano agli allenamenti, alle interviste televisive. Un’ampia pagina è inoltre dedicata alla rassegna stampa con la raccolta di tutti gli articoli pubblicati dalle testate giornalistiche locali e regionali.

“Invito tutti a collegarsi al nostro sito – dichiara Luca Giordano – perché abbiamo bisogno di tutto il sostegno e l’incoraggiamento non solo degli appassionati di vela ma di quanti, come noi, fanno il possibile per realizzare i propri sogni, sfidando e superando le difficoltà e gli intoppi che si incontrano lungo il percorso. In particolare, chiunque si colleghi a www.quei2incat.it può lasciare un messaggio cliccando sul pulsante “guest-book”, ossia libro degli ospiti, uno spazio virtuale realizzato proprio per raccogliere tutte le manifestazioni di interesse, ma anche domande, curiosità o semplici saluti”.

E’ da sottolineare come l’impresa rappresenti un vero e proprio record, in quanto nessuno finora si è cimentato in una traversata del genere con un natante così piccolo e con un coefficiente di sicurezza veramente basso.
“Ci stiamo sottoponendo a duri allenamenti da molti mesi – dichiara Emanuele Vecchio – proprio perché questa traversata rappresenta un’incognita sotto vari punti di vista: dall’imprevedibilità di questo insidioso tratto di mare alle condizioni atmosferiche e al piccolo spazio che abbiamo a disposizione sul catamarano. Considerato che sono previste almeno quindici ore di navigazione risulta chiaro come non si possano sottovalutare tutti gli aspetti tecnici e quanto risulti fondamentale la preparazione psico-fisica”.

Buona navigazione a tutti, virtuale e non.