Calcio » 23/11/2003
C2/C: Brindisi - Lodigiani = 2-1
Brindisi: Ciaramellano, Calabro, Angeli, Paratici, Taurino, Migliozzi; Perrone (Montemurro), Iennaco, Albano, Pinciarelli (Iunco), D'Amblè. A disp. Adami, Albieri, Giuliodori, Lopetuso, Ancona. All. Marchetti
Lodigiani: Mazzi, Mazza, Francesconi, Di Chiara, Pellegrini, Lopez; Neroni (Barile), Coppola, Galli, Pandolfi (De Souza), Di Nicolantonio. A disp. Frabotta, Zanini, Masini, Giannone, Mancini. All. Morrone.
Arbitro: Sign. Cavarretta (Pagano, Pennino).
Reti: 1' e 8' Albano, 65' De Sousa.
Brutta partita quella di oggi al Franco Fanuzzi.
Salucci, rientrato in città dopo la nefasta gara playoff contro l'Acireale, aveva chiamato a raccolta il pubblico brindisino ma la gente non ha risposto più delle altre occasioni. Quest'anno, giova ricordarlo, pur se Brindisi rimane uno dei pubblici più numerosi della C2, mancano all'appello tutte le famiglie e i lavoratori che nella stagione precedente hanno usufruito di agevolazioni in campagna abbonamenti (che per l'anno 2003-2004 è partita in ritardo).
La curva è però sempre calda ed oggi, nei momenti cruciali del match ha avuto l'ausilio di tutti gli altri settori.
Marchetti e Cei schierano una formazione rimaneggiata stante le pesanti assenze di Francioso, Puccinelli e Trinchera (infortunati) e Martino (squalificato). Adami, convalescente side in panchina. La difesa è quella obbligata con Calabro a destra, capitan Taurino e Migliozzi centrali, Angeli a sinistra. Per il resto è un Brindisi imbottito di centrocampisti con il solo Albano ad operare di punta sotenuto centralmente da Pinciarelli e sui lati da Perrone.
Pronti via ed è già 1-0 per i biancazzurri. Al 1' D'Amblè conquista un corner; si incarica della battuta Pinciarelli che trova la testa vincente di Albano.
Seconda azione del Brindisi e secondo gol: palla lunga di Pinciarelli, Perrone fa da sponda per Albano che controlla e sgancia un destro imparabile per l'incolpevole Mazzi.
E' appena l'8' minuto di gioco. Qui si spegne la luce in campo lasciando spazio alla noia sugli spalti.
Non accade praticamente più nulla di segnalabile. Il gioco latita: una lunga catena di batti e ribatti a centrocampo dove spesso 14 calciatori si trovano nel breve spazio di 20 metri. I biancazzurri hanno il grosso demerito di non saper prendere il pallino del gioco al cospetto di una Lodigiani che si rivela ben poca cosa. Sono i laziali a tentare l'unica conclusione della prima frazione di gioco foraggiati da una difesa biancazzurri che nell'occasione è praticamente ferma. Il tiro di Neroni è forte ma centrale e Ciaramellano respinge con sicurezza.
I primi 20 minuti del secondo tempo si giocano sulla falsariga della prima frazione. Poi, quasi contemporaneamente all'ingresso di Iunco per Pinciarelli, c'è la fiammata dei laziali che riducono le distanze grazie a De Sousa, da poco subentrato a Pandolfi, che appoggia in rete una corta respinta di Ciaramellano su una forte conclusione di Galli.
Ed è qui che la partita si riaccende: la Lodigiani lascia ampi spazi alla manovra dei locali (non sfruttati da Iunco, pescato spesso in fuorigioco) ma impensierisce raramente una retroguardia attenta con Taurino, Migliozzi e Calabro che si dimostrano, ancora una volta, grandi combattenti.
La fine dei quattro minuti di recupero concessi dall'arbitro Cavarretta sanciscono il termine di una sofferenza provocata più dal risultato in bilico che da reali occasioni dei laziali.
Le note positive comunque giungono da Albano che si rivela ancora una volta bomber di razza e da D'Amblè, oramai a suo agio nel ruolo di centrocampista di manovra. |