Basket » 07/04/2013
Serie A: Caserta-Enel Brindisi=78-63
Parziali: 24-18, 39-40, 61-53
Caserta: Maresca 3, Jonusas 1, Mordente 10, Marzaioli, Marini, Michelori 18, Mavroeidis 10, Gentile 20, Jelovac 16. Coach: Sacripanti
Enel Brindisi: Robinson 8, Reynolds 2, Formenti 7, Fultz 12, Ndoja 10, Simmons 13, Porfido n.e., Zerini, Gibson 11, Alibegovic, Grant. Coach: Bucchi
Arbitri:Giampaolo Cicoria,
Marco Giansanti, Davide Ramilli
Ancora una sconfitta per l'Enel Basket Brindisi. Il settimo stop consecutivo arriva da Caserta, dove Gibson e compagni danno fondo alla loro ennesima prova incolore e tornano a casa con le pive nel sacco pur dimostrando - a tratti - di aver capacità tecniche ed atletiche superiori a quelle degli avversari.
Società e tifosi non sanno più che pesci prendere per cercare di invertire il trend che ha qualcosa di assurdo pensando alle soddisfazioni ottenute nella prima parte del campionato.
Per quanto ci riguarda appare inutile soffermarci sulle cause e sugli effetti dell'ulteriore delusione. L'unico argomento da aggiungere rispetto ai commenti delle precedenti gare e che si spera che il particolare andazzo della stagione possa servire da esperienza per migliorare e consolidare la presenza brindisina nel basket che conta.
La gara.
Senza l'infortunato Viggiano, Bucchi si affida in partenza a Ndoja che forma lo startin' five insieme a Reynolds, Gibson, Robinson e Simmons.
Dopo tre minuti di prevalenza casertana (5-2 e poi 9-6), Brindisi viene fuori alla grande. E' capitan Ndoja che suona la sveglia con un tiro da tre seguito da Reynolds e due canestri di Robinson. Poi è lo stesso Ndoja a sigillare con una tripla uno splendido break di 12-0 che porta Brindisi a condurre dopo 6' per 9-18.
Quando Sacripanti sostituisce Jonusas con Mavroeidis la gara cambia: Brindisi va in confusione, non finalizza gli schemi offesivi e non riesce a contenere la dinamicità e la forza di volontà della Juve. E così, negli ultimi minuti del periodo, i padroni di casa operano il controbreak di 15-0 che li porta a condurre alla prima sirena con il punteggio di 24-18.
In avvio di secondo quarto, Michelori e compagni completano l'opera e raggiungono il massimo vantaggio di 8 (26-18, per un parziale di 17-0!). A porre fine al lungo digiuno da canestro ci pensa Fultz dopo aver rubato palla a Sergio. Con un quintetto basso (Fultz, Reynolds, Formenti assieme a Zerini e Simmons), Brindisi riesce a riassestare la gara grazie al parziale di 8-0 che consente agli ospiti di impattare sul 28.
Bucchi - che dopo 8' del primo tempo aveva tolto dal campo un Gibson assolutamente negativo in attacco e deleterio in difesa (con tre falli commessi) - si affida anche ad Alibegovic. E così Brindisi, contrastando i padroni di casa sul piano della forza di volontà e dell'impegno, comincia a giocarsela alla pari. Anzi, Brindisi si riporta in vantaggio grazie ai centri dei positivissimi Fultz e Formenti (30-33), per poi subire il pronto rientro dei casertani, guidati da Stefano Gentile. Gli ultimi minuti prima del riposo lungo sono contraddistinti da un sostanziale equilibrio e le due squadre raggiungono gli spogliatoi sul 39-40.
Al rientro in campo Bucchi rispolvera il quintetto base e Gibson ricambia la fiducia infilando la prima tripla dell'incontro. Il prosieguo del periodo è segnato da un equilibrio enorme. Brindisi e Caserta giocano un basket piuttosto simile: grande impegno in difesa che porta gli avversari a forzare entrate e tiri; in attacco entrambe le squadre cercano il tiro dalla grande distanza. Il risultato è che la bilancia della gara stenta a pendere su un lato. Almeno fino al 38' quando Caserta migliora le proprie percentuali e, approfittando di qualche passaggio a vuoto degli avversari opera il minibreak di 8-0 e passa dal 53-53 al 61-53 con cui si chiude il terzo quarto.
Nell'ultimo periodo Bucchi parte schierando tre piccoli (Fultz, Gibson e Reynolds) e Brindisi chiude ogni varco in difesa. Nei primi 4' del periodo padroni di casa vanno a segno solo con i tiri liberi di Maresca. In attacco è Gibson a caricarsi le responsabilità offensive realizzando due triple in tre minuti (63-59).
Caserta trova vigore e linfa dalla tripla di Jelovac e dal canestro da sotto di Michelori che scrivono il 68-59 di metà periodo.
Nella fase topica, l'Enel - invece di compattarsi e reagire - si disunisce e si affida ad iniziative singole ed estemporanee. Il risultato è che Caserta - giocando con semplicità ed umiltà - allarga il divario. E quando Gentile e Mavroeidis mettono dentro i canestri che consentono ai padroni di casa di allungare fino al +13 si capisce che il match è bello e finito con la settima sconfitta consecutiva dell'Enel. Finisce 78-63 con il pubblico di Caserta che intona lo sfottò "tutti a casa alè"... |