Basket » 27/02/2013
A3: Futura Brindisi, a Roma il primo affondo al campionato
Il momento è di quelli che segnano la storia del campionato. Con un finale che potrebbe decidersi ancor prima dell’ultimo episodio, quello che chiuderà la fase regolare il prossimo 24 marzo. La Futura va a Roma, ospite al Pamphili Village della Recurfix Publimas San Raffaele, mentre il Santa Marinella, secondo posto in graduatoria staccato di quattro punti, prova a rimanere in scia sul parquet dell’Athena Roma. Un doppio crocevia capitolino che potrebbe mettere il sigillo sull’epilogo del campionato e destinare negli annali la stagione della formazione brindisina tra le più memorabili della sua storia. La squadra di coach Gigi Santini spera infatti nella doppia combinazione di un proprio successo e della contestuale sconfitta del Santa Marinella, ma questo rimane un pensiero riposto nelle migliori aspettative della trasferta laziale, taciuto intanto per scaramanzia e anche per non distrarre cura e concentrazione in vista del delicato impegno.
“L’obiettivo può soltanto moltiplicare le forze - osserva la guardia brindisina Alessandra Marchese - perché sappiamo che al di là dell’ostacolo può esserci il traguardo tanto atteso. Ma guai a farci prendere dalla fretta e dalla convinzione di aver già vinto. Vogliamo arrivarci approcciando la gara di domenica come abbiamo sempre fatto, mettendoci la qualità e la voglia che ci hanno portato fin qui. E nella consapevolezza che tutte le tappe, dalla prima all’ultima, sono importanti allo stesso modo per il risultato finale”. Un’analisi che invita alla cautela, alla vigilia di un confronto che non fa sconti sul piano delle difficoltà e delle motivazioni che animano le due compagini. Da una parte il San Raffaele, attuale sesta forza che si prende il tempo per scalare qualche posizione in virtù delle distanze corte nella parte alta della classifica, dall’altra la Futura che arriva a Roma con il suo trend in risalita dopo oltre un mese e mezzo costellato dagli infortuni. “All’andata fu una gara tiratissima - sottolinea la diciassettenne giocatrice brindisina - risolta soltanto dopo due tempi supplementari. Una partita come tante altre nella quale la differenza l’ha fatta il carattere, la faccia per così dire cattiva di un gruppo che non molla mai, neanche davanti alle situazioni più difficili, e che è riuscito a cavarsela anche quando Santini ha dovuto fare i conti con un organico decimato. Nella prima posizione non c’è soltanto la realtà tecnica, che è fuori discussione, ci sono anche gli spunti di una squadra combattiva che gli allenatori hanno saputo plasmare e migliorare in corso d’opera”. In un campionato tutt’altro che facile, aggiungeremmo, soprattutto nel girone di ritorno nel quale il primato può sembrare cosa acquisita e scontata. E anche perché tante squadre hanno aggiustato il tiro riaffacciandosi sul mercato. “Tra tutte le avversarie - continua Alessandra Marchese - il Latina è quella che mi ha lasciato l’impressione più positiva. La formazione pontina ci è capitata forse nel periodo di maggiore sofferenza, non avevamo il capitano Nene Diene ma, al di là di questo, le ragazze laziali hanno offerto una prestazione super mettendo a referto la nostra unica sconfitta casalinga”. Parentesi superata in fretta, la Futura ha infilato subito due vittorie preziosissime che hanno riabilitato la fuga in vetta. Ora la trasferta in casa del San Raffaele, quart’ultimo atto della stagione regolare, può sottoscrivere la conferma decisiva. “Il calendario ci chiama a una partita complicata - ammette l’allenatrice del San Raffaele Angela Adamoli, un passato importante da atleta e attuale head coach di Malta - perché Brindisi gioca decisamente il miglior basket del girone e tra tutte è la squadra più competitiva. In testa alla classifica non vedo altri che Brindisi. Nel girone di andata abbiamo perso pur disputando un’ottima gara, e questo la dice lunga sulla forza e sulle qualità dell’avversario. Per battere Brindisi occorre fare ancor più che un’ottima prestazione. È una questione di estrazione delle squadre. Il San Raffaele ha sicuramente una dimensione diversa, la rosa è formata da ragazze che studiano o lavorano e che possono allenarsi tre volte alla settimana giusto dalle 20 alle 22. In organico non abbiamo giocatrici a tempo pieno, che vivono cioè di basket in modo esclusivo. Per tutte la pallacanestro è un’attività che occupa le ore libere. La Futura è invece una realtà costruita con presupposti più solidi, con un parco atlete e una società che a questo punto meritano il salto di categoria”. Poi uno sguardo allo scenario della pallacanestro femminile e anche un appello. “Le mancate iscrizioni e i ritiri a metà stagione tracciano un quadro poco rassicurante - conclude coach Adamoli -. Sono nella pallacanestro femminile da trent’anni e questa disciplina è vista ancora a maggiore appannaggio degli uomini. Penso sia il momento giusto per scardinare questo luogo comune e promuovere con maggiore efficacia l’emisfero femminile del basket, magari indirizzando sforzi più significativi verso la cultura dei giovani”.
Ufficio stampa
Futura Basket Brindisi
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