Calcio » 04/11/2012

CND: Brindisi-Gladiator=0-1

Cittā di Brindisi: Agostini, Frasciello (80' Franchina), Staiano, Sireno, Cacace, Mirabet, Bartoccini (75' Rizzi), Laboragine, Albano, Lucā (81' Rizzi), Assane (70' Greco). A disp.: Cialdini, Sain, Fusco, Allocca. All. Francioso
Gladiator: Maiellaro, Leone, Pastore, Gatta, Borrelli, Terraciano, Longo, Di Pietro, Mazzeo (64' Bonavolontā), Manzo (81' Criscuolo), Franchini. A disp.: Voli, Mocerino, Puccinelli, Luce. All. Squillantre
Arbitro: Fabbri di S. Giovanni Valdarno, coadiuvato da Maiorano di Paola e Vecchi di Lamezia Terme
Reti: 28' Gatta
Ammoniti: Leone, Franchini, Borrelli, Frasciello

Un tiro, un gol, tre punti. Il massimo con il minimo sforzo. E' quanto raccoglie la capolista Gladiator a Brindisi. Gli uomini di Squillante giocano una gara non eccellente (giusto per usare un eufemismo), realizzano una rete con un tiro velleitario di Gatti sul quale Agostini ha grandi responsabilitā e mantengono il primo posto in classifica. Una posizione totalmente immeritata per quanto dimostrato sul campo del Brindisi.
Dall'altra parte il team di Francioso, dopo un avvio in sordina, domina l'incontro, arriva costantemente al limite dell'area avversaria ma poi non riesce a capitalizzare con il gol la grossa mole di gioco creata. Sfortuna, assenza di determinazione, errori, poca luciditā in zona gol: c'č proprio di tutto per giustificare le zero reti dei biancazzurri (che oggi hanno sfoggiato una maglia nuova e bella) ma un dato appare certo: se si aggiungono le gare di Pomigliano e Francavilla a quella odierna, il Brindisi ha perso per strada troppi punti e la classifica appare senz'altro bugiarda. Per quanto dimostrato sul terreno di gioco non sono giustificabili i 10 punti di differenza tra Brindisi e Gladiator e se qualcuno avesse visto la gara odierna avrebbe senz'altro invertito i valori rispetto a quanto si legge dalla classifica.
Ma tant'č. Il Brindisi resta a bocca asciutta ed il Gladitor torna in campania con il bottino pieno.
Aver giocato meglio della capolista non deve, perō, far dimenticare le pecche dei biancazzurri. Il Brindisi appare troppo "spuntato" e con poche soluzioni a disposizione. Oggi Francioso ha dovuto fare a meno di Villa e si č affidato al giovane brindisino Luigi Lucā (discreta la sua prova) ma č nel corso della gara che si č avvertito il grosso deficit strutturale del Brindisi che - in panchina - appare non avere elementi in grado di incidere sulla gara
La gara:
Il duo Francioso-Fortunato decide di operare alcune variazioni nell'undici iniziale: rivoluzionato completamente il centrocampo con l'impiego di Sireno e Assane Mboup e in panchina di Fusco (che tra qualche mese tornerā a Benevento) mentre in attacco c'č Luca al posto dell'acciaccato Villa. Per il resto fiducia ad Agostini ed al consolidato reparto difensivo composto da Frasciello, Mirabet, Cacace e Staiano. A centrocampo conferma per Bartoccini e Laboragine mentre la prima punta č Albano.
Il Gladiator si presenta con un 4-4-2 impernato sulla classe di Gatta e Di Pietro e impreziosito dalla presenza di Mazzeo e Manzo, due dei pezzi pių pregiati del mercato della prima categoria dilettantistica.
I primi minuti di gioco sono lenti e noiosi. Brindisi e Gladiator si temono troppo ed evitano di prestare il fianco all'avversario. Il primo tiro in porta č quello che decide il match: Gatta, da 25 metri, lascia partire un destro non irresistibile sul quale Agostini avrebbe tutto il tempo per intervenire ma - incredibilmente - non riesce a farlo per la gioia dei nerazzurri in trasferta.
Il Brindisi accusa il colpo e non riesce a reagire immediatamente. La sqaudra appare un po' impacciata e lunga con Sireno che stenta ad assumere le responsabilitā che competono al ruolo di faro della squadra. A svegliare i biancazzurri ci pensa - come al solito - Mimmo Laboragine. Il n. 8 si carica sulle spalle l'intera squadra ben supportato da Bartoccini e Assane. Ed č proprio Laboragine, al 35' che sfiora la rete con un colpo di testa all'indietro che termina di poco alto sulla traversa. Subito dopo č Bartoccini a vedersi ribattuto il tiro ravvicinato dal coraggioso Maiellaro.
Nel secondo tempo č un monologo biancazzurro con il Gladiator che non riesce mai a ripartire e che si limita al "non gioco" (crampi, falli, palle in tribuna, continui ricorsi al medico sociale). Il Brindisi sfiora la rete in diverse circostanze (Cacace, Sireno, Bartoccini, Albano, Laboragine) ma il risultato non si sblocca. Con il passare del tempo la manovra dei biancazzurri si affievolisce in intensitā e nessun risultato degno di nota apportano le tre sostituzioni operate da Francioso.
Finisce 0-1 con la squadra che riceve ugualmente gli applausi degli ultras. A proposito di ultras va sottolineato - oltre all'incessante incitamente per tutta la gara - due striscioni (ed il silenzio che li ha accompagnati) dedicate a due giovani vite spente in settimana: l'operaio del'lIlva deceduto per un incidente sul lavoro ed un ragazzo di Brindisi deceduto in circostanze diverse ma - altrettanto - tragiche