Basket » 11/12/2011

LegaDue: Verona-Enel Brindisi=76-69 d1ts

Parziali: 16-16, 31-29, 49-44, 64-64
Verona Brusamarello, West 20, Bordato n.e., Waleskowski, Porta 8, Di Giuliomaria 3, Boscagin 10, Colli n.e., De La Cruz n .e., Banti 8, Mariani 2, Vukcevic 13, Renzi 12. Coach: Martelossi.
Enel Brindisi: Maestrello 6, Poletti 1, Hunter 5, Simoncelli, Renfroe 19, Ndoja 9, Borovnjak 19, Callahan 10, Zerini, Vorzillo n.e., Giuri, Preite n.e.. Coach: Bucchi
Arbitri: Masi, Di Toro, Biggi

Brindisi perde una partita che aveva quasi portato a casa per 76-69 al supplementare. Fino ad allora era riuscita a tener testa a Verona che a dispetto della classifica s’è dimostrata un’ottima squadra, seppur zoppa di uno dei due americani perso alla vigilia di questo importante match: Edwards.
Una partita equilibrata che coach Bucchi e i suoi ragazzi non sono riusciti a chiudere nei 40 minuti regolamentari e questo gli è stato fatale: il supplementare li visti infatti stanchi e carichi di falli per giocarsela al meglio.
Un vero peccato per i più di duecento tifosi biancazzurri che nonostante la distanza sono venuti a sostenere la squadra. E certo un vero peccato anche per i biancazzurri dell’Enel che oltre a una partita dal sapor di vittoria perdono anche il primato di partite vinte in trasferta.
La cronaca:
Entrambe le squadre devono fare a meno di un uomo importante, anche ha trovato un temporaneo sostituto. Tezenis senza Edwards (lesione di terzo grado della arte profonda del legamento collaterale mediale) sostituito da Waleskowski; Enel senza Formenti (lesione tra il 1°e 2° grado del muscolo semitendinoso della coscia destra) sostituito da Marco Giuri.
Brindisi parte con Renfroe, Hunter, Callahan, Ndoja e Borovnjak; Verona risponde con West, Porta, Boscagin, Banti e Renzi.
Le squadre partono subito in quarta in un botta e risposta continuo fino a metà primo tempino.
Dopo il 6-4 di Boscagin, Brindisi mette la quinta, opera un minibreak di 7-0 (grazie ai canestri di Hunter, Callahan e Ndoja). Verona cerca di reagire ma la seconda bomba consecutiva di Ndoja da all'Enel il vantaggio di +6 (8-14). A 3’06”, con gli ospiti in vantaggio per 10-16, Martellossi è costretto a chiamare time-out. Una sospensione che funziona perché Verona mette in campo Waleskowski e Digiuliomaria, riesce a spezzare il ritmo degli ospiti e a Digiuliomaria segna il canestro del pareggio sul fischio della sirena e il quarto si chiude 16-16. Da segnalare il primo ingresso in campo per Marco Giuri che durerà solo 35 secondi.
Al rientro sul parquet, Brindisi continua a litigare con il canestro (complice una buona 2-3 operata da Verona). Solo due canestri di Boro in cinque minuti riescono a contrastare Verona la quale, dal canto suo, trova difficoltà a fendere la buona difesa brindisina. Al 5' è 23-20, poi Bucchi inserisce Simoncelli (per Renfroe) e subito Maestrello regala la tripla della parità. Ma la gara non decolla. Andamento lentissimo anche nella seconda parte del quarto: in tre minuti vanno a canestro solo Vukcevic e Renzi (28-23). Gli errori di Brindisi non si contano (tra gli altri, un’infrazione di palleggio di Simoncelli). Il primo fallo di Hunter e uno dubbio non fischiato a Boro sotto canestro portano io padroni di casa a comandare: 28-23. Il time out chiamato da Bucchi si dimostra necessario e utile: L'Enel, dopo aver rimesso in campo tutti i titolari, risponde con Boro e Callahan e riesce a spuntare un parziale di 3-6 e ad accorciare le distanze fino al 31-29 di metà incontro.
Brindisi trova grosse difficoltà anche nell'avvio del terzo quarto. Per i primi 5 minuti del terzo quarto c’è solo Verona. Borovnjak perde quella gestione dei falli che fino ad allora aveva tenuto bene sotto controllo: in 23 minuti infatti ne aveva commessi solo due, ma in men che non si dica Bucchi è costretto a farlo uscire per il 4° fallo. Al suo posto Poletti che aggiunge altri falli, dubbi c’è da dire, alla già difficile situazione brindisina. E la Tezenis, che ha in West una guida eccellente, gioca sulle ali dell'entusiasmo e va a + 9 dopo 6' minuti di gioco (42-33). Una tripla di Boscagin regala ai veneti la doppia cifra di vantaggio (47-35). Bucchi è costretto all’ennesima sospensione. Il che permette di resettare le menti e ridare fiato ai brindisini che così riescono a rosicchiare qualche punto per chiudere con meno svantaggio il quarto: 49-44. In questa parte di gara è Renfroe si assume la responsabilità di prendere per mano i suoi e di essere la spinta per il break di 9-2 che consente ai biancazzurri di rientrare in partita limitando a -5 lo scarto con cui si avviano gli ultimi 10 minuti di gara.
Nell'ultimo quarto Brindisi si scrolla di dosso ogni tensione e riesce a rientrare completamente nel match. Il merito va ascritto alla grande difesa ordinata da Bucchi ed alla regia di Renfroe che continua a dispensare grandi numeri. Uno tra questi è l'assist per Callahan che consente a Brindisi di tornare in vantaggio (54-55).
Ma quando Brindisi avrebbe dovuto affondare il colpo è Vukcevic a rovinare tutto con una tripla micidiale a cui risponde pronto Maestrello e punto a punto si va avanti così, punto a punto fino al 62-62 degli ultimi 20'' secondi. A 13' Boro realizza due liberi dopo aver conquistato un rimbalzo su entrata di Renfroe. Sul versante opposto Callahan commette fallo su Boscagin che fa 2/2 mentre il tiro di Renfroe si spegne sul ferro ed è supplementare.
All'overtime c'è poca storia. Sono cinque minuti che rappresentano un calando dei biancazzurri più che un crescendo dei veronesi. La tripla di Digiuliomaria lasciato solo soletto, il canestro di West, e un fallo di Hunter su Boscagin sentenziano il Brindisi che dal 73-68 non riuscirà a riprendersi. Complice un Borovnjak appannato che non trova neanche i liberi e compromette la sua presenza col 5° fallo. Bucchi chiama la sospensione, quella che finora era servita per far ritrovare la concentrazione ai suoi, ma stavolta non va: Brindisi è molto agitata e commette errori inutili, perde palle e lascia tiri aperti fuori area a tiratori come Vuckevic che mette la tripla del 76-69 da cui non si riprenderanno più.

Carmen Vesco


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