Basket » 30/01/2011

Serie A: Virtus Bologna-Enel Brindisi=93-72

Parziali: 29-25, 52-42, 70-57,
Virtus Bologna: Rivers 17, Koponen 5, Bastone, Poeta 8, Homan 15, Winston 7, Sanikidze 14, Martinoni 8, Gailius 10, Fantinelli, Amoroso 7, Bottioni 2. Coach: Lardo
Enel Brindisi: Lang 12, Roberson 27, Maresca 2, Infante, Gallea, Pugi n.e., Dixon 9, Diawara 13, Giovacchini, Tourè 9. Coach: Bechi
Arbitri: Lamonica, Duranti, Capurro
Note: Tiri: Bologna 26/43 (60%) da due, 9/22 (41%) da tre, 14/21 (67%) liberi; Brindisi 18/34 (53%) da due, 7/25 (28%) da tre, 15/27 (56%) liberi; Rimbalzi: Bologna 38, Brindisi 30. Palle Rec/Per: Bologna 13/16, Brindisi 9/16

Torna la Brindisi delle due facce: quella che impegna chiunque tra le mura amiche ma che torna dalle trasferte con un pesante fardello di lunghezze di distacco. A Bologna, Dixon e compagni resistono per due tempii ad una grande Virtus, non approfittano quando la V nere hanno un momento di appannamento e cedono di schianto nell'ultimo periodo, tornando a casa con 21 punti di distanza, un margine incredibile considerata la bonta del gioco palesata nei minuti iniziali. Ma l'Enel è questa. Una squadra per nulla profonda che riesce ad essere in partita soltanto se tutti gli uomini del quintetto base danno il massimo. E quando - come oggi - Dixon e Tourè giocano al di sotto dei loro standard, la luce si spegne immancabilmente.
La gara:
Bologna parte con Koponen, Poeta, Homan, Winston, Martinoni, Bechi risponde con il solito startin' five composto da Dixon, Roberson, Diawara, Toure, Lang.
Il match ha un avvio al fulmicotone. Brindisi parte forte con Roberson che realizza cinque punti in meno di 60''. I padroni di casa, sotto per 5-2, si scuotono e operano un break 11-0 grazie a Martinoni e Homan che dominano i diretti avversari.
L'Enel, sostenuta da un buon numero di tifosi al seguito, non molla, anzi. Dixon suona la sirena, Lang e Diawara si fanno intraprendenti e Bologna deve subire il rientro della neopromossa (13-12).
La parte continua ad essere vibrante con pochissimi errori al tiro ed ottime riuscite degli schemi studiati in allenamento. Homan sembra inarrestabile ma Brindisi ha in serbo i colpi di Tony Roberson che anche stasera si conferma atleta di livello assoluto. Il primo quarto finisce sul 29-25.
Al rientro in campo Bologna trova l'allungo (+10) e az poco vale l'ennesimo canestro di Roberson. In questo frangente appare fondamentale l'apporto offerto ai felsinei da Rivers, all'esordio con le V nere. Il n.5, pur partendo dalla panchina, realizza 13 punti in 10 minuti con 100% al tiro.
Quando Rivers viene chiamato in panchina per evidente deficit di fiato, Brindisi serra le chiavi della difesa e Bologna placa la sua micidiale vena offensiva. D'altro canto i pugliesi non riescono a fendere la retina con regolarità. Come se non bastasse, poi, Brindisi deve subire alcune discutibili scelte arbitrali. Partcolarmente bersagliato è Roberson, al quale vengono fischiati tre falli prima della sirena di metà campo, e, spesso, i richiami arbitrali riguardano anche la panchina.
Sotto di 11 punti e con Roberson al palo, è Diawara a caricarsi sulle spalle il peso della squadra e, con buone scelte offensive, Brindisi ricuce a -6 (48-42). L'ultima parte del periodo è di marca bianconera. Grazie alle bombe di Martinoni e Gailius Bologna vola a +10. Brindisi, invece, può recriminare, per non aver saputo sfruttare un fallo antisportivo degli avversari tant'è che il -10 di metà gara (52-42) va proprio stretto agli ospiti.
Al rientro in campo Bologna segna il passo, abbassando nettamente la percentuale al tiro rispetto alla prima parte di gara. Brindisi, però, non riesce ad approfittarne più di tanto. L'Enel giunge a -6 (56-50) ma i padroni di casa si riportano subito alla doppia cifra di vantaggio (62-50). A pesare è la cattiva prestazione di Toure, impreciso al tiro e molto falloso. Per scuotere i viaggianti ci si prova anche con le urla di Luca Bechi, il primo a capire che una prestazione più attenta dei suoi uomini potrebbe cambiare l'inerzia del match.
Dopo il time-out chiamato dal coach livornese, Roberson segna quattro punti consecutivi (62-54) e, con Brindisi che mantiene una grande intensità difensiva, Maresca ha la palla del -5 ma la spreca. Dall'altra parte Amoroso realizza la bomba del +11 (67-56) e mette un macigno sul groppone della New Basket. La penultima sirena suona quando il tabellone segna 70-57.
L'ultimo periodo è un vero e proprio calvario per l'Enel Brindisi. Si parte con due notizie negative: l'immediato massimo vantaggio della Virtus (71-57, +14) ed il 4° fallo di Roberson. Bechi tenta l'ultima carta fermando il gioco per un time-out e buttando sul parquet i cinque uomini del quartetto base. Ma Bologna ha già innestato la sesta e, sulle ali dell'entusiasmo, si porta immeditamente a +19 (78-59), un risultato pesantissimo.
Brindisi sparisce dal campo e a Bologna riesce tutto. Gli ultimi minuti servono solo a rimpolpare gli scuot individuali. Per Brindisi è degno di nota l'apporto di punti di Roberson, ancora una volta tra i migliori marcatori dell'intera Serie A. Termina 93-72.