Calcio » 23/01/2011

2^ Div.: Avellino-Brindisi 1912=2-1

Avellino:Marruocco, Meola, Puleo, Rinaldi, Ricci, Millesi (46' Vicentin), Licciardi, D'Angelo, Comini, Scandurra (65' Panatteri), De Angelis. A disp.: Cascella, Nocerino, Bruno, Viscido, Acoglanis. All.: Marra.
Brindisi 1912: Prisco, Piro, Fruci, Caravaglio, Taurino, Mottola, D'Avanzo (63' Tundo Al.), Tundo An., Maiorino, Matarazzo, Pollidori (74' Morleo). A disp.: Locatelli, Vicentin, Tundo, Camposeo, Papa, Gennari. All. Rastelli
Arbitro: Lo Castro di Catania, assistito da Perrotta di Tivoli e Bellagamba di Macerata
Rete:21' Matarazzo, 65' De Angelis, 90' rig.Vicentin
Ammoniti: Ricci, Licciardi, Taurino, Fruci, Tundo

Dopo l'ennesima settimana travagliata, culminata dalla decisione di mettere fuori rosa di buona parte dei "senatori", il Brindisi 1912 si trova ad affrontare una delle big del campionato con l'ennesima formazione rivoluzionata. E' il Brindisi dei giovani, quello che, suggestivamente, affida la fascia di capitano al giovane brindisino Caravaglio. Ma, attenzione, non è il Brindisi degli esordienti: tutti i ragazzi schierati da Rastelli hanno già esordito in seconda divisione e, molti di loro, vantano esperienze in categorie superiori. Fa eccezione Tundo, prelevato dal Lecce, al suo esordio in maglia biancazzurra. Un dato, comunque, accomuna tutti i calciatori del Brindisi: sono tutti di buona qualità ed hanno tutti un motivo per farsi "notare" e dare il meglio di sè stessi
Rastelli schiera Prisco in porta, Piro, Taurino, Mottola e Fruci in difesa, Tundo, Pollidori e Caravaglio a centrocampo e Maiorino come "falsa" unica punta. Sugli esterni offensivi vi sono Matarazzo e D'Avanzo, con il compito di sostenere il centrocampo e farsi trovare pronti ad offendere.
Il Brindisi, pur dimostrando qualche timore reverenziale nei confronti del più quotato avversario, non dispiace. I ragazzi sono messi bene in campo e dimostrano voglia di giocare a calcio e di dimostrare di meritare la fiducia accordata loro. Il Brindisi, ordinato e determinato, gioca un football concreto: stoppa sul nascere gli attacchi dei lupi irpini e si propone in avanti con sfrontatezza. I biancazzurri non rischiano nulla, il centrocampo tiene alla grande e Piro e Matarazzo, sono delle spine vere nel fianco della squadra di Marra. Proprio Matarazzo, al 21', sfrutta un errore del portiere Marruocco e, con un preciso pallonetto porta gli ospiti in vantaggio.
L'Avellino accusa il colpo e non riesce a reagire ed il Brindisi controlla senza alcun affanno. E quando i padroni di casa tirano in porta trovano Prisco sempre pronto alla respinta.
Il primo tempo si dipana con un semplice tema tattico: l'Avellino spinge ma non punge mentre il Brindisi si chiude bene e si rende pericoloso in contropiede con Maiorino, D'Avanzo e Maiorino.
Nel secondo tempo ti aspetti un Avellino più determinato ma accade il contrario. I lupi spingono con poco costrutto lasciando al Brindisi 1912 ampie praterie per il contropiede. I ragazzi di Rastelli continuano a giocare bene ma hanno il solo demerito di non sfruttare le occasioni per raddoppiare. Ottime azioni capitano sui piedi di Matarazzo (indubbiamente il migliore dei suoi), Maiorino, D'Avanzo e Polidori; ma il risultato non cambia.
Purtroppo, come spesso accade nel mondo del calcio, quando meno te l'aspetti accade l'imponderabile. Prisco - fino ad allora inappuntabile - smanaccia malamente un velleitario calcio di punizione dai 40 metri e la sfera, lemme lemme, si deposita in rete.
L'Avellino insiste, spingendo molto sulla fascia destra, mentre sulla sinistra Piro e Matarazzo formano una coppia solida ed affidabile.
Il Brindisi resiste fino al 90' poi l'ennesimo rigore (per una infrazione di Tundo che a braccio alzato devia un cross in piena area di rigore) condanna i biancazzurri alla sconfitta. Vicentin trasforma il penalty della vittoria ma, per quel che conta in una situazione al limite del fallimento societario, il Brindisi ha ben figurato.
Persa questa battaglia adesso bisogna giocare bene anche su un altro campo. Quello più importante. Quello sul quale bisogna muovere gli scacchi giusti per evitare che il calcio brindisino scompaia dalle categorie professionistiche