Calcio » 04/01/2011

Galigani ed il Brindisi deferiti alla Commissione Disciplinare

Se qualcuno aspettava l'ufficialità, adesso è servito: il Brindisi 1912 e Galigani sono stati deferiti alla Commissione Disciplinare Nazionale.
Il motivo? "mancata attestazione agli Organi federali competenti del pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Enpals relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati per le mensilità di luglio, agosto e settembre 2010 entro il termine del 15 novembre 2010 stabilito dalla disposizioni federali.".
Il deferimento della Procura Federale segue una segnalazione di irregolarità inviata dalla Co.Vi.So.C. (Commissione di Vigilanza delle Società Sportive) e riguarda sia i legali rappresentanti della società (Vittorio Galigani, Antonio Pupino e Maria Pia Lacatena) che, a titolo di responsabilità oggettiva, la società stessa.

Il deferimento, un provvedimento già grave di per sè, porterà conseguenze nefaste nella classifica della società biancazzurra: il Brindisi subirà una penalizzazione di punti.
Non solo. Qualora se ne dovesse ravvisare la necessità, il Brindisi 1912 non potrà beneficiare di un eventuale "ripescaggio". Oggettivamente, però, crediamo che questa sia l'ultima preoccupazione di dirigenti che hanno asserito di essere venuti a Brindisi per fare calcio ma che dopo appena quattro mesi di gestione a dir poco incompresibile hanno provocato un terremoto dalle conseguenze facilmente immaginibili.
La semplice lettura del motivo del deferimento lascia molti dubbi che il Brindisi sia stato rilevato con la certezza di ben figurare nel mondo del calcio: non aver versato allo Stato (quindi a tutti noi) la primissima tranche di imposte che la nuova gestione era tenuta a pagare, potrebbe già dirla lunga sull'era Galigani.
In questa situazione molte cose possono essere opinabili, ma una ne appare pressochè certa: dopo qualche anno di relativa tranquillità, il calcio brindisino torna a collezionare una serie di figure barbine, la cui onta sarà difficilmente lavata in poco tempo.