Basket » 19/06/2010
Antonio Lezzi è iil nuovo coach del Basket Ceglie
Con grande entusiasmo e soddisfazione di tutte le parti si è concluso l’accordo tra uno dei migliori allenatori pugliesi, Antonio Lezzi, e la squadra di Ceglie appena approdata in B Dilettanti e desiderosa, dopo aver vinto con ampio margine il campionato di C, di ben figurare anche nella quarta serie nazionale.
Antonio Lezzi, dopo la premiante ed importante esperienza nello staff tecnico che ha guidato il Brindisi in Serie A, torna ad essere head coach, ruolo che più gli compete. Lasciamo al g.m. dell’A.D. Basket Ceglie Lucio Laneve, tra i principali estimatori del preparatissimo coach, il compito di parlare a nome di tutta l’A.D. Basket e di presentare quello che molti ritengono essere la vera arma in più della stagione messapica 2010/2011: “E’ da tempo che io ed altri dirigenti speravamo di avere tra noi coach Antonio Lezzi, uno dei più stimati rappresentanti, e non parlo solo di allenatori, del movimento cestistico pugliese. Sapevamo che poteva essere molto difficile strappare Antonio al palcoscenico primario della Serie A professionistica, ma lui si è mostrato entusiasta del progetto che gli abbiamo proposto e lo ha condiviso fornendo da subito un apporto determinante. Questo non vuol dire che la scelta di lasciare Brindisi sia stata fatta non senza una certa nostalgia, e questo è stato visibile, ma siamo sicuri che Antonio Lezzi e Ceglie siano fatti l’uno per l’altra, tanta è la passione in comune per il basket! Siamo sicuri che questa prima operazione della stagione 2010/2011 possa portare davvero competenza ed una bella ventata di aria fresca e pulita, stimoli per fare sempre meglio”.
Abbiamo incontrato il nuovo coach dell’A.D. Basket Città di Ceglie nello splendido contesto di Torre Chianca e grande è stata la disponibilità ricevuta in cambio, nonostante la nostra intrusione abbia voluto dire perpetrare un furto di oltre un’ora di tempo alla sua splendida famiglia. Abbiamo avuto modo di conoscere il dott. Lezzi (laurea ISEF nell’a.a. 1982/1983), il prof. Lezzi (è professore di educazione fisica oltre che docente c/o il CONI oltre che formatore per altri allenatori c/o varie istituzioni nazionali di basket), il coach Lezzi (dal 1992 è allenatore nazionale vantando esperienza come allenatore capo in C Regionale – 1 stagione a Monteroni, in C Dilettanti – 2 stagioni a Monopoli, in B Dilettanti – 3 stagioni a Lecce, oltre all’esperienza più recente a Brindisi come assistente di Perdichizzi nella stagione della storica promozione dell’Enel New Basket Brindisi in Serie A. E, soprattutto, abbiamo conosciuto il sig. Lezzi, o meglio Antonio che si è rivelato da subito una persona dall'eccezionale professionalità e disponibilità tanto da convincerci che Ceglie abbia guadagnato prima di tutto un uomo che dell’etica, dell’affabilità, della comunicatività, della trasparenza dei pensieri e delle parole, ne fa pilastri del suo modo di vivere e lavorare. Entusiasti come non mai, siamo certi che tutti i tifosi gialloblù, in particolare, e tutti gli appassionati del bel basket, in generale, condivideranno con noi questi sentimenti per la svolta che questa scelta tecnica potrà imprimere al basket cegliese.
Iniziamo con il condividere con tifosi ed appassionati del mondo della palla spicchi tutto quello che ci ha voluto rivelare di sé questo giovane (è nato a Lecce il 29 Marzo 1962) ed esperto maestro di basket. Curiosi ed impertinenti come non mai, cerchiamo di conoscere da subito i pregi ed i difetti di Antonio Lezzi: “Utilizzo le parole della persona che mi conosce meglio, mia moglie, per individuare un pregio: dicono di me che sono una persona generosa e che ascolto molto chi vive e/o mi lavora accanto. Per quanto riguarda i difetti, so perfettamente di essere cocciuto, terribilmente cocciuto al limite dell’insopportabilità se mi metto in testa una cosa. Un altro difetto è che so essere intollerante perché non ammetto le vie di fuga e le persone che cercano di declinare le proprie responsabilità. In generale, amo molto confrontarmi con le persone e mettere alla prova me stesso anche a costo di un confronto duro. Sono molto scrupoloso.” Convinti dello spessore e del carattere della persona che abbiamo di fronte, cerchiamo di capire quanto le recenti esperienze professionali di Monopoli e Brindisi, che l’hanno esaltato come uno dei migliori allenatori pugliesi, abbiano dato non solo al coach, ma anche all’uomo Lezzi: “Il progetto di Monopoli era teso a valorizzare i giovani puntando alla loro crescita e la conferma della riuscita del progetto sta tutta nella consacrazione di giocatori come Simone che è arrivato secondo con il Francavilla in C Dilettanti ed ha guadagnato la promozione in B. Il progetto è risultato vincente anche dal punto di vista dei risultati visto il terzo posto alla fine dei play-off quando uscimmo solo contro un fortissimo Bisceglie. Monopoli mi ha dato tantissimo anche in termini rapporti umani e razionali e sono davvero contento dell’avvicinamento di Luigi Gallo al mondo del basket cegliese perché oltre ad essere un amico, è da me ritenuto molto competente e concreto così da arricchire la già importante dirigenza del Ceglie. Inoltre, Spero si possano stabilire rapporti di collaborazione con il Monopoli che può vantare un ottimo settore giovanile con elementi di sicuro avvenire. L’esperienza di Brindisi è nata quasi per curiosità. Esperienze simili, infatti, non sono la mia attività elettiva perché non ci sono margini decisionali. E’ comunque andata benissimo perché ho conosciuto il mondo professionistico ed ho dato tanto, ma anche imparato ulteriori segreti del mestiere stabilendo rapporti privilegiati con Agostino e Perdichizzi. Dopo l’esperienza di Brindisi cambierò molte cose sia dal punto di vista dei rapporti che dal punto di vista tecnico. Inserirò alcuni aspetti nella mia metodologia di allenamento, ma per quanto riguarda la gestione di una squadra e/o di una società sportiva, ritengo che il mondo professionistico sia completamente diverso da quello dilettantistico: il professionismo è fondato sul risultato, il dilettantismo è fondato sì sul risultato, ma anche sulla crescita. Il mondo professionistico molto spesso sbaglia proprio su questo. Dove c’è formazione c’è errore, ma essere disponibili a questo rischio è molto spesso premiante. Questa deve essere la vera forza di una realtà sportiva che vuole programmare”. Condividiamo con il coach le motivazioni sottostanti la scelta di Ceglie: “Mi sono trovato a dover scegliere tra la conferma a Brindisi e Ceglie e non ho avuto dubbi per tanti motivi: l’entusiasmo ed il prestigio della piazza, la possibilità di allenare in una categoria prestigiosa come la B Dilettanti, la già accennata voglia di ridiventare protagonista delle scelte, la volontà di mettere alla prova direttamente in prima persona la mia competenza”. Ancora una volta la conferma di un professionista. Durante l’esperienza di Monopoli, Lezzi e Ceglie si sono incrociati per due stagioni consecutive. In proposito ricordiamo ancora gli oltre 20 punti rimediati dai messapici in riva dell’Adriatico quale peggiore sconfitta della stagione 2008/2009. In particolare, indaghiamo sull’impressione che hanno dato Ceglie ed i suoi protagonisti del passato ad un coach seduto su un’altra panchina: “Quando abbiamo incontrato Ceglie, ho sempre apprezzato la passione del tifo cegliese e le capacità dei nostri avversari. Ho avuto modo di affrontare il Ceglie sia nella versione Coco Romano sia nella versione Djukic. Con quest’ultimo, in particolare, ho avuto modo di parlare e mi è sembrata molto competente e molto attaccato al suo lavoro. I risultati parlano per lui con la promozione in serie B. La mia conoscenza si ferma a questo. Per quanto riguarda gli atleti, ho avuto un’ottima impressione da parte del gruppo che ha conquistato la Serie B che so essere molto unito e capace tecnicamente. Sicuramente spicca il nome di Paul Motta che sarò felice di allenare l’anno prossimo.” Man mano che approfondiamo la conoscenza non possiamo che restare piacevolmente colpiti per la sincerità e la tranquillità che traspare dalle parole del nuovo coach del Ceglie. Siamo così determinati a toccare un argomento in questa fase molto delicato e strategico, ma già accennato dallo stesso Lezzi, la gestione del roster 2010/2011: “Sicuramente la nuova gestione significa un nuovo modulo. Sono da sempre per i giovani e per una pallacanestro veloce e godibile. So che la squadra della stagione appena trascorsa ha rispecchiato qualcuna di queste caratteristiche, ma con i dirigenti non abbiamo ancora preso decisioni in merito a conferme ulteriori rispetto a Motta. Per quanto riguarda la campagna acquisti è sicuramente centrale la questione etica ed il controllo del budget. La questione etica è molto importante per l’aspetto economico che per quello umano. Per me la relazione con le persone è fondamentale. I rapporti devono essere fondati sulla chiarezza con tutti: atleti, dirigenti, tifosi. Sono abituato a mettere tutto quello che posso dare essendo chiaro e diretto senza nascondere nulla. Un giocatore bravo deve esserlo soprattutto come uomo e come persona”.
I tifosi gialloblù possono stare tranquilli perché il destino della loro passione è davvero in ottime mani!!!
Pierpaolo Caliandro
Ufficio Comunicazioni A.D. Basket Città di Ceglie Messapica
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