Calcio » 13/02/2010
San Valentino e questo amore chiamato Brindisi. Di Carmen Vesco
“Quando l’amore vi chiama, seguitelo,
benché le sue vie siano faticose e ripide.
E quando le sue ali vi avvolgono, abbandonatevi a esso,
Quantunque la spada nascosta tra le sue piume vi possa ferire.
E quand’esso vi parla, credetegli,
Sebbene la sua voce possa frantumare i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino”
Kahlil Gibran
I colori della città in cui si è nati o li si ama o li si odia, non li si può sommessamente accettare per il sol fatto che…qualcuno lo ha deciso. Non è qualcosa che è nato oggi e forse domani morirà, sembra esistano da sempre tanto hanno radici profonde. Le società sportive possono nascere e morire, oggi può scendere in campo tale formazione, domani non si sa, oggi può nascere questo o quel club e non si sa per quanto racchiuderà sotto un unico nome questa fede chiamata “tifo”. Ma i colori della tua città ti appartengono. E tu appartieni a loro. Quando ho notato la coincidenza che uno dei derby più importanti della stagione del Football Brindisi coincidesse proprio con la festa di San Valentino e mi è stato chiesto di scrivere un pezzo su questo tema, ci ho pensato su e mi sono chiesta quale impostazione potergli dare. La risposta che mi sono data è esattamente questa: non si può amare una squadra di calcio se non si amano i suoi colori e se non si ama la città che rappresenta. È come credere di amare una donna o un uomo solo perché ha un bel paio di occhi blu, o verdi, o come preferite, senza amarne lo sguardo e quello che vi trasmette, è come credere di amare un lavoro solo perché vi permette un tenore di vita elevato, ma vi svilisce quando vi ci dedicate, è come avere una Fede solo per l’educazione che vi vostri genitori vi hanno impartito ma non sapete perché. L’amore per la propria squadra di calcio ha esattamente la stessa essenza dell’amore per la propria città: fa parte di quello che sei. Chi ama veramente il Brindisi, ama i colori biancazzurri e ama Brindisi e ama il proprio essere brindisino. Uno degli striscioni che mi toccano di più recita così “Orgoglioso di essere brindisino”. Prima che ogni altra citazione alla squadra la tifoseria innamorata inneggia alla propria terra. I brindisini innamorati della propria città, dei propri colori e della propria terra amano la squadra senza riserve, come si dice, nella buona e nella cattiva sorte. E nella cattiva sorte il nostro Brindisi ci è finito spesso, e nulla era più commovente e dignitoso che vedere la tifoseria stringersi intorno a questa maglia biancazzurra anche sembrava destinata a essere appesa a un chiodo, e tante volte ho sentito questa frase “Siamo stufi di giocare in una serie che non ci si addice, Brindisi merita ben altri palcoscenici”, ma quelli stessi “stufi” non hanno smesso di seguire la squadra neanche quando si è giocato nei campetti di periferia. Con questo non voglio dire che l’amore per la propria città si misura dalla capienza degli stadi, ma è vero che solamente chi almeno una volta ha cantato un inno o si è beccato qualche irrisione avversaria sa di cosa sto parlando… Per gli altri c’è sempre tempo per capirlo, e forse l’occasione giusta è proprio domenica 14 febbraio, in cui avremo anche l’onore e il piacere di avere la tifoseria ospite, proprio come tutti i tifosi hanno sperato. Un incontro sportivo non è tale senza i tifosi, di casa e quelli ospiti. Ma ora è meglio che mi faccia da parte e lo lasci dire a loro cosa vuol dire essere innamorati del Brindisi: loro che non rinunciano a una partita…cascasse il mondo. Irriducibili romantici.
Alfieri Carbone. Tifoso biancazzurro e “lirico brindisino”
Amici brindisini, mo’ v’aggia ddi na cosa…..
L’Amori mia no eti solu ‘na carosa….
E’ na maglia biancazzurra,cu’ la V anpiettu….
L’unicu difettu…’no la pue’ purtari a liettu…
Ti la squatra ti palloni sontu nnammuratu…
Ci perdi nn ci dormu,ci venci stau prisciatu…
La secutu,la uardu , eti nu’ grandi Amori….
Li femmini ti lassunu…edda rimani ‘ntra lu cori!
Marino Petrelli. Cronista sportivo.
Perché amo il Brindisi…Perchè andavo allo stadio fin da piccolissimo e le emozioni che avevo in curva erano uniche, perchè la partita domenicale era momento di ritrovo con tanti amici in curva, perchè con il passare degli anni è diventata una grande passione e anche un lavoro per la radio che mi permette di unire l'utile al dilettevole. A quando dai spettacolo in campo e tutta Italia parla dei tuoi colori capisci perché ami la tua squadra anche nelle difficoltà.
Franco Fanuzzi. Nipote dello storico presidente del Brindisi a cui è intitolato lo stadio comunale.
Amo il Brindisi perchè da quando sono nato ..è una parte di me che mi emoziona ancora! E voglio dire una cosa ai fratelli Barretta nonché miei grandi amici. Dopo quasi 40 anni sarei contento se fossero proprio degli amici fraterni a riportare la squadra ai vecchi fasti..glielo auguro con tutto il cuore!
Davide Maiello. Tifoso.
Anni fà vedevo lo stadio un pò come l'arena, era un mondo che non mi piaceva poi Cesare (n.d.r. Cesare Galasso, ideatore e curatore del sito internet ufficiale della Curva Sud “Michele Stasi”) una volta mi disse "Vieni, se non ti piace non venire più" e da allora è nato l'amore sia perchè è bello seguire la squadra della propria città, sia perchè ho conosciuto un sacco di amici e siccome durante la settimana non ci si vede o per lavoro o per impegni la domenica è il giorno della "rimpatriata".
Alessandro Maiello. Fotografo sportivo.
Amo il Brindisi perché è innanzi tutto la squadra della mia città che veste i nostri colori sociali e poi perchè mi piace vedere la mia squadra che lotta vince e perde contro altre realtà. È bello soffrire come è bello anche gioire. Amo il brindisi come se fosse mia moglie. Sono molti anni che lo seguo questo grazie a un amico che mi ha portato per la prima volta allo stadio, più precisamente il sig.Cesare Galasso che mi ha chiesto di scattare qualche foto per lui alla curva, da lì è partito tutto fino a quando non ho avuto la possibilità di andare in campo e scattare sia alla curva che ai giocatori come sto facendo in questi ultimi anni. Non vedo l'ora che la mia città arrivi dove gli spetta. Amerò per sempre questa maglia come amerò la mia città e la difenderò con tutte le mie forze
Oreste Pinto. Curatore del sito Brundisium.net
In realtà posso dire che io non sento innamorato, mi sento piuttosto legato sentimentalmente perché a differenza degli innamorati vedo le cose con più distacco e se c'è da suggerire un cambio di rotta per migliorare il rapporto lo faccio, anche se può non piacere.
Massimo Silva. Tecnico del Football Brindisi 1912.
Io mi sento di dire giusto questo. Quest’anno sarà un San Valentino molto particolare. Un giorno per gli innamorati, dedicato alla maglia biancazzurra. Per l’occasione io voglio estendere l’invito a tutti i brindisini a venire a sostenere la propria squadra, perché sarà davvero un derby importante. Non ce ne vogliano le donne…Anzi suggerisco ai fidanzati e ai mariti di portare le proprie signore. Sarà un San Valentino atipico ma sicuramente pieno di calore.
Ferdinando Garramone. Cronista sportivo.
Amo il Brindisi perché ho la passione per il calcio - uno sport di squadra con dei valori - da quando ho imparato a muovere i primi passi, ho giocato (da sempre in porta) nelle giovanili della squadra biancoazzurra, ma nel 1989 la società presieduta da Franco Fanuzzi fallì e sparì anche il settore giovanile. E poi amo la città di Brindisi e la squadra di calcio comunque ne è una espressione, coltivando il sogno di poter rivivere i fasti della Serie B.
Massimiliano Zippo. Tifoso della Curva “Michele Stasi”.
Perché amo il Brindisi? La risponda la leggerete domenica dalla mia curva all’inizio del secondo tempo, penso che valga la pena festeggiare San Valentino allo stadio!
Carmen Vesco
Articolo dal sito ufficiale del Football Brindisi 1912 |