Calcio » 30/09/2004

La C2 torna alla portata di Brindisi

Ed adesso pare che la C2 sia di nuovo alla portata di Brindisi.
L'abbiamo lasciata in un triste pomeriggio di Maggio. In uno stadio stracolmo, una vera bolgia. Non basta un gol di Trinchera, centravanti improvvisato per tutta la partita, per ribaltare lo sciagurato verdetto di Vittoria.
Una delusione indescrivibile. Il nondo sembra crollare addosso ai tanti supporters con la V nel cuore.
Ma il peggio deve ancora venire. Sono in pochi ad immaginare che da lì a qualche giorno il Brindisi Calcio sarebbe sparito dalla scena sportiva inghiottito dai debiti di una gestione a dir poco sciagurata.
Contano zero tutti gli sforzi degli irriducibili tifosi pronti a dare sostegno economico a Francioso e compagni. A nulla valgono i tentativi di rilevare una società sull'orlo del baratro.
Qualcuno bara sulle reali cifre debitorie ma conta poco. Non si può dare torto a chi preferisce lasciare morire una società di C2 e ripartire da una dignitosa eccellenza piuttosto che subire, chissà per quanto tempo, la pesante eredità lasciata da un signore toscano che aveva promesso la serie B ed un centinaio di posti di lavoro "puliti" e che, invece, è rimasto folgorato- in tutti i sensi- sulla strada del carbone.
Poi arriva il caso Napoli. Ci si affretta a far fallire la Brindisi Calcio Srl con la speranza di potersi accodare all'oramai usuale polverone dell'estate pallonara.
L’ex presidente Ubaldo Novembre e l’avv.Adolfo Gianfreda partono per una battaglia contro i mulini a vento ed i silenzi più assordanti.
C'è speranza, certo, ma nessuno sogna più.
Infatti è tardi per tornare in terza serie.
E dopo varie battaglie legali lo sostiene anche il Tar del Lazio che nell'udienza del 29 Settembre rigetta il ricorso d'urgenza teso a chiedere il provvedimento di sospensione cautelare del campionato di C2.
Per discutere sul merito del ricorso, invece, sarà fissata una ulteriore udienza.
Ed è qui che torna, prepotente, il binomio di lettere e numeri: C2.
Gli avvocati della società fallita sostengono di aver ricevuto assicurazioni che le motivazioni giuridiche addotte nel ricorso risultano ineccepebili. Il Tar, in un qualche modo, sentenzierà che il titolo sportivo della Brindisi Calcio deve rimanere in C2.
Essendo oramai avviata la stagione sportiva, Brindisi sarà nella C2 2005-2006.
A meno di grosse sorprese (sempre possibili) sarà il Brindisi 1912 a rilevare il titolo sportivo e partecipare, dopo aver scontato un anno di purgatorio sui campetti dell'Eccellenza, al campionato di C2.
Una grande possibilità che si offre a Barretta e compagni.
Il giovane presidente giustamente butta l'acqua sul fuoco asserendo di voler vincere il campionato e chiama a raccolta i tifosi.
Ha ragione. Meglio stare calmi e tranquilli. Almeno per adesso. Fra qualche tempo-ci si augura non troppo tardi- si inizierà a programmare con congruo anticipo la futura stagione.