Basket » 15/12/2009

A Dil.: riflessioni sul dopo Palestrina Ostuni

Di ritorno da Palestrina.

Aver voluto in tempi da record vedere dal vivo la partita di Palestrina, visti i tempi di percorrenza, non ci ha permesso di commentare la partita con la solita puntualità.
Lo facciamo a 24 ore di distanza e con la mente abbastanza serena.
L'ASSI ha perso la sua imbattibilità esterna. Un record. Cinque partite vinte lontano da Ostuni su sei partite disputate. Un risultato che permette di attutire le sconfitte interne contro Ferentino e Barcellona.
Anzi, oltre che attutire, un risultato che permette all'ASSI di disputare l'ultima partita del girone di andata con l'obiettivo di confermare il secondo posto in classifica. Un risultato eccezionale! Un risultato che è il risultato di tutto l'ambiente del basket ostunese. E questa volta ci mettiamo per primi i tifosi della Città Bianca.
Anche a Palestrina la tribuna riservata agli ostunesi era occupata da più di 100 tifosi. Tutti corretti. Tutti festanti. Tutti ad incitare. Tutti conosciuti. E tutti abituati ad assistere con compostezza ad una partita di Basket che, tirata punto a punto, riserva emozioni e tensioni forti.
L'ASSI è stata in partita fino agli ultimi 2 minuti. Dopo un avvio incerto, la squadra, guidata da Amoroso e Pilotti, è rientrata in partita, fino a raggiungere il +5 degli ultimi 90" del terzo quarto. Ma Palestrina è rientrata in partita e ha finito il quarto a -1, grazie a 4 liberi consecutivi. Nell'ultimo quarto l'ASSI non ha mostrato la determinazione finale di tutte le altre partite, nonostante si è passati da un desolante - 8 a un - 4, con il secondo tentativo da 3 di Basanisi che avrebbe significato il -1, aprendo la partita, se realizzato.

Così non è stato e gli ultimi secondi sono stati intensi solo per limitare il distacco.
Rammarico? No ! Non ce l'aveva nemmeno Giovanni Putignano a fine partita.
Abbiamo visto un Putignano sereno nelle valutazioni. Anzi, Putignano ci ha tenuto a ribadire che ottenere il risultato a Palestrina avrebbe avuto il carattere dell'eccezionalità, anche se il risultato era nelle possibilità.
L'ASSI è entrata in un tunnel domenica 6 dicembre a Potenza per poi giocare a Siena mercoledì e quindi a Palestrina. Siamo fuori dal tunnel con due vittorie esaltanti, che la sconfitta di Palestrina non annullano. Siamo secondi in classifica con la possibilità di confermare la posizione a fine girone di andata. Ora si va alla festa di domenica 20 dicembre con la partita contro Trapani.

La festa prima delle Feste e la festa per vincere di fronte ad un numeroso pubblico ostunese. Quello corretto e festante di sempre. Quello che ha sempre rispettato gli avversari. Quello che ha saputo anche perdere con Ferentino e Barcellona, applaudendo i propri beniamini.
Questo è lo stile giallo blu.
I 39 tiri liberi subiti a Palestrina contro i 20 assegnati? I due tecnici e l'anti sportivo fischiati all'ASSI? Un placcaggio da rugby subito da Orlando ignorato dagli arbitri? Ma che vuoi che sia!
Che facciamo, troviamo alibi alle sconfitte? No ! ci prepariamo invece per la prossima vittoria!

Durante le Guerre Puniche c'era un senatore romano, se non sbagliamo si chiamava Catone il Censore, che finiva i suoi discorsi in Senato dicendo:
"Cartago delenda est". Magari non c'entrava col discorso che egli aveva sostenuto, ma egli come monito affermava appunto "Cartagine deve essere distrutta".

Noi vogliamo imitare Catone il censore e ripeteremo fino alla noia: "bisogna ritornare a dare ad Ostuni le dirette delle partite di basket". Ad Ostuni, già dalla b2, le abbiamo inventate le dirette delle partite! Chi non ricorda una famosa diretta da Canicattì su TRCB, finanziata con una colletta dei tifosi? Se la Lega cede i diritti, perché non si trasmettono le dirette? Se il beneficiario dei diritti non trasmette, i diritti non sono più diritti.

Essi passano ad altre aziende televisive in grado di capire che i Diritti diventano Doveri.

ASSI BASKET OSTUNI - Ufficio Stampa