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Lettera aperta dei Club a Massimo Ferrarese

Basket » 18/10/2009

Lettera aperta dei Club a Massimo Ferrarese

Di seguito riportiamo il testo integrale di una lettera aperta inviata dai club New Generation Brindisi 2006 e Brindisi Basket Club 2005 a Massimo Ferrarese, Patron della New Basket Brindisi e Presidente della Provincia di Brindisi.

Siamo costretti a ricorrere a questa lettera per comunicare con Lei, visto che in questi ultimi due mesi nessuna possibilità ci è stata data affinchè la nostra voce arrivasse “direttamente” e non per interposte persone alle orecchie della società.
Anche la civile contestazione di domenica scorsa si poteva facilmente evitare con un semplice colloquio chiarificatore che abbiamo più volte chiesto ma mai ottenuto.
Siamo rammaricati delle voci, alcune provenienti anche dalla sua società, che mettono in cattiva luce i club per non parlare delle falsità dette da alcuni giornali e altri mass media che alla fine hanno trasformato quello che in tutte le squadre d'Italia e di qualsiasi sport è consuetudine in un privilegio, in un qualcosa da nascondere e di cui vergognarsi.
Stiamo parlando della prelazione data ai tifosi dei club, 200 abbonamenti (non uno di più) che rappresentano solo l'8% del totale della capienza del palazzetto, dimenticando che ci sono stati altri 1200 abbonamenti dati in prelazione (parterre e tribuna numerata) e altri 700 non distribuiti nella giornata di venerdì quindi un totale di 1900 abbonamenti tolti alla libera vendita, cioè il 75%, della capienza totale. Prelazione che i club hanno creduto giovedì scorso di ricevere in segno di riconoscenza per questi sei anni di impegno, parallelo al suo, al servizio della squadra e non come favore sottobanco in cambio di qualcosa che si scontra con i nostri principi costitutivi di libertà ed autonomia.
Un merito che i club hanno acquisito negli anni, vogliamo ricordare i 500 tifosi portati a Roseto, i 1000 tifosi portati a Rimini solo per parlare delle trasferte più recenti, vogliamo ricordare le coreografie organizzate all'interno del palazzetto le cui foto sono apparse all'interno delle più rinomate riviste specializzate di basket (l'anno scorso in casa contro Veroli), vogliamo ricordare le due mostre organizzate negli anni scorsi sui 50 anni di basket brindisino e sulla fantastica stagione della promozione in Legadue che hanno dato lustro alla città e alla società che Lei rappresenta, ma soprattutto vogliamo ricordare che in questi sei anni non c'è stato un minuto in cui la squadra è stata lasciata sola, sempre incitata, sempre spronata da un gruppo di tifosi che hanno sacrificato ore e intere giornate alla famiglia e al lavoro per dare un sostegno alla sua, anzi nostra, squadra, un sostegno che si è sempre caratterizzato da civiltà e spirito sportivo, in ogni parte d'Italia e su tutti i mass media anche nazionali.
Le conseguenze di una mancata prelazione ai club sarebbe stata la dispersione della “curva” e l'impossibilità logistica di creare un tifo organizzato e una coreografia all'interno del palazzetto, in poche parole parafrasando l'infelice frase del Presidente Corlianò “la morte del tifo nel Palapentassuglia”.
Prelazione che i tifosi hanno per altro ben pagato alla società, sebbene sui giornali si legga di agevolazioni avute sui prezzi degli abbonamenti. Lo scorso giovedì sera nelle mani del segretario Carlo Guadalupi sono transitati assegni per 36.000 € come corrispettivo di 200 abbonamenti al costo di 180 € ciascuno, ben il 50% di aumento rispetto l'anno scorso mentre tutti gli altri abbonamenti di curva e tribuna numerata avevano avuto aumenti del 20%. Nessuno sconto immediato è stato fatto ai club.
I due club si sono fatti carico attingendo alle proprie finanze per fare in modo che, nello spirito di mutualità che li contraddistingue, anche i soci che non potevano permettersi di pagare l'abbonamento potessero assistere alle partite. Inoltre all'interno dei propri consigli direttivi hanno stabilito di non accettare, nel caso ci fosse stato espressamente e direttamente comunicato, nessun contributo futuro da parte della società, per salvaguardare il principio di libertà ed autonomia che sono alle fondamenta dei club stessi.
Siamo consapevoli che il fatto di aver un palazzetto troppo piccolo e le limitazioni sopraggiunte quest'anno in fatto di ingressi non dipendono dalla sua persona, ma la nostra protesta non aveva queste motivazioni, era indirizzata a chi in questi due mesi per gestire questa emergenza aveva preso decisioni quanto meno dubbie, per niente condivise e sicuramente nel caso eclatante di venerdì poco rispettose della dignità umana:
1. aumento del prezzo degli abbonamenti del 50% per il settore curve centrali "Curva Nord" che è stato un aumento esclusivo per i tifosi organizzati visto che l'altro settore curve centrali è stato quasi interamente di appannaggio di Sponsor e loro dipendenti;
2. mancato riconoscimento della nostra identità di club, sia a livello di comunicazione con la dirigenza, inesistente, che a livello logistico, in pochi giorni la nostra allocazione nel palazzetto è cambiata una decina di volte, prima Curva Nord, poi Curva Sud, poi di nuovo Curva Nord, tutto ciò Le potrà sembrare irrilevante, una curva vale l'altra, per noi tifosi “organizzati” invece non è cosa di poco conto. Una maggiore attenzione e condivisione su questi aspetti sarebbe stata gradita.
3. mancanza totale di un canale comunicativo tra la dirigenza e i rappresentanti dei due club, tutte le decisioni che avevano conseguenze sui club venivano prese dalla società e comunicati indirettamente ai club per interposte persone, senza alcuna possibilità di esprimere la nostra opinione;
4. mancanza di rispetto verso quei tifosi che venerdì scorso hanno fatto la fila per più di sei ore senza sapere ciò che la società sapeva da tempo e cioè che sarebbero stati venduti soltanto 364 abbonamenti dei 640 abbonamenti disponibili alla vendita come dichiarato dalla società appena qualche giorno fa.
Noi, tifosi “organizzati” e non, Le saremo sempre grati per quello che ha fatto per il basket a Brindisi e pensiamo di averlo dimostrato non una, ma dieci, cento, mille volte, ma pensiamo anche di essere liberi di esternare in maniera civile le nostre critiche, le nostre opinioni sull'operato della sua dirigenza che essendo composta da uomini può anche talvolta sbagliare.
Se Lei ha già deciso il destino della New Basket Brindisi non Le chiediamo di recedere dalla sua decisione, Le chiediamo soltanto, se ha ancora a cuore le sorti di questo sport a Brindisi, che, come Lei ben sa, ha una valenza che va al di là del semplice ambito sportivo, di fare un ultimo sforzo per dare un futuro a questa società oltre la sua esperienza.
Se invece Lei volesse ancora condividere con noi le gioie e le sofferenze che l'amore verso questo sport e questa squadra può dare sappia che noi saremo sempre al suo fianco perchè una passione, se vera, non può cessare per una incomprensione, un litigio.
Questa lettera vuole essere la nostra voce sulle tante cose lette e sentite in questi giorni, il più delle volte mistificate e non vere, rimane forte la nostra richiesta per un incontro con la Sua persona perchè un chiarimento dal vivo è sempre meglio di un monologo scritto.
Quello che è successo in questi due mesi ormai fa parte del passato, con un po' di volontà un nuovo rapporto può nascere, più forte e duraturo che mai, noi vogliamo ancora vincere e vogliamo che ci sia Lei al nostro fianco.

I CLUB NEW GENERATION BRINDISI 2006 E BRINDISI BASKET CLUB 2005





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