Altri » 17/09/2009

15^ Memorial Andriani: in gara anche Cosimo Caliandro

Cosimo “Mimmo” Caliandro è a Francavilla Fontana e domenica correrà il Memorial Antonio Andriani. L’ha vinto nel 2007 anno per lui eccezionale con la medaglia d’oro agli Europei di Birmingham sui 3.000m. Dal 2007 Caliandro ha vissuto il cambiamento verso una distanza maggiore, i 5.000m magari i 10.000m. Ma risultati non ne sono più arrivati nemmeno nelle sue gare i 1.500m e i 3.000m. Cosa è successo all’atleta e uomo Caliandro? È certo che vuole ripartire e tornare a vincere con forza.
“Ho cambiato anche allenatore ma sono tornato indietro. In questa stagione da marzo sono stato seguito da Lucio Gigliotti (allenatore di Stefano Baldini, Alessandro Lambruschini, Maria Guida n.d.a.) ma nonostante la grande professionalità del prof. e i tantissimi carichi di lavoro non riuscivo a reggere, le mie gambe erano sempre stanche tanto lattato, ho una struttura che si infortuna facilmente correndo.
Forse facendo sport di lotta non mi infortunerei, correndo sì, adesso soffro ad esempio di un problema muscolare. Quest’anno ho fatto qualche gara ma ho raccolto sonore batoste e sconfitte. Sono tornato adesso a farmi seguire dalle Fiamme Gialle e tornerò a correre 2 settimane a Francavilla Fontana e due settimane a Ostia”.

In gara ci saranno i migliori atleti azzurri degli ultimi anni, forse dell’ultima era. Parliamo di Stefano Baldini, Giacomo Leone (forse all’ultima gara), Ottavio Andriani, Denis Curzi, Giovanni Ruggiero, Nicola Jannelli, Luciano Di Pardo. Molti maratoneti ma con personali importanti anche sui 10.000m. Da dove riparte Caliandro e con quali obiettivi.
Tornare a vincere, l’atletica non vive un bel momento. Anche nelle mie terre ed in provincia di Brindisi non c’è più gente giovane che corre come ai miei tempi. Penso a me e sono in questo mondo per vincere. Adesso la condizione è da recuperare, ho dato la disponibilità per fare gare dopo l’oro del 2007, ma correvo gare che non erano utili. Il mio obiettivo sono le Olimpiadi. Correre alle Olimpiadi del 2012. Ho 27 anni e non voglio correre per spaccarmi. L’anno prossimo nel 2010 ci sono anche gli Europei in pista, voglio esserci.
Caliandro è cavallo di razza, atleta nato con un dono, il talento naturale. È importante la sua gestione non solo in gara ma anche in ogni momento della vita quotidiana. Ha famiglia moglie e due figli stupendi. Corre e vive bene a Francavilla Fontana ma per qualche stagione deve decidere di fare l’atleta e non buttare al vento quello che mamma e papà hanno messo nel suo DNA. Non riesce a gestore il cambiamento, nella corsa come in ogni sport è l’allenamento quotidiano i lavori piccoli e grandi che costruiscono la longevità non solo fisica ma anche mentale.
Caliandro qualcuno mai Le ha detto che è difficile gestirla? Un paio di persone credo, ma tante volte non sono stato aiutato. Ho vissuto anche la solitudine dell’atleta specie nei momenti di infortunio. L’Atletica Italiana ha grandi strumenti ma certamente c’è qualcosa da rivedere. Io ripeto voglio vincere, ho il talento come dite tutti ma manca qualcosa. Ci sto provando e rivedere gente che ha lavorato come Baldini domenica nella mia città e per ricordare Antonio sarà utile. Ma è una gara che oltre a vedermi correre tra la mia gente ha tanti significati. Sarà bello.
L’esempio di altri grandi può servire, l’Atletica vive oggi a livello dirigenziale e tecnico un momento di confusione dopo le 0 medaglie dei Mondiali di Berlino. È giusto ricominciare bene e si può fare solo con la collaborazione serena tra tutti. Gli attacchi diretti o trasversali non servono a nulla, creano solo malumori e sfiducia generale. L’unione fa la forza anche in Atletica, fatta di tanti sport individuali. La dirigenza altissima deve preoccuparsi affinché chiunque senta il problema di altri anche suo. Noi vorremmo che Caliandro guardi da vicino ancora il 38enne Baldini, che ha vinto tutto e il massimo. HA costruito sin da 15enne per avere l’apice a 33 anni con l’oro di Atene. Grande uomo di fatica e di umiltà Stefano. Campione si traduce in “sportivese”. Il lavoro serio e continuo darà certamente risultati.
Caliandro è giovane con i suoi 27 anni, ma ormai non può commettere errore alcuno. Non è solo “uno” di Francavilla Fontana, o il papà di famiglia. Ma anche un patrimonio dello sport italiano e non può essere cestinato.

Il Memorial Antonio Andriani lancia questo segnale, Giacomo Leone è nella politica importante dello sport italiano. In Consiglio FIDAL e CONI. Corre forse per l’ultima volta, ma deve farsi carico anche delle questioni di buon funzionamento ha deciso di dedicarsi all’Atletica sudando in altro modo. Per il Trofeo Scuole De Quarto già 200 iscritti. I bambini e ragazzi delle scuole volgiono concorrere per essere premiati davanti e prima del campioni azzurri. Si invitano le scuole a iscrivere le classi per il gioco scuola di corsa.
I vincitori delle gare saranno premiati con Vino Primitivo del Museo della Civiltà del Vino Primitivo di Manduria. Un importante coinvolgimento del Territorio messapico.