Tennis » 15/08/2009
Le chiavi della città a Flavia Pennetta. Di Andrea Tundo
Non vorremmo scomodare santi e patroni. Anche perché ai miracoli non tutti ci credono, mentre la storia resta, ferma e indiscutibile. E poi Brindisi, che si è ritrovata anche il protettore forestiero, questa volta ha un gioiello nato, scovato e parzialmente cesellato in casa.
Non c’è bisogno di intercessioni divine, adunate pubbliche e plebiscitarie per comprendere la necessità – sì, proprio necessità – di consegnare le chiavi della città a Flavia Pennetta. Lo tasti sulla sabbia, te ne accorgi nei capannelli dinanzi ai bar. La voglia esplode in quel Circolo dove ha iniziato a diventare una “Top” quella che per tutti, amici e non, è ormai, semplicemente, Flavia.
Sta facendo grande l’Italia, grandissima la sua città. Name, Surname, Birthplace: Flavia, Pennetta, Brindisi. Su quotidiani on line, nei siti ufficiali, in televisione. Inscindibili e inseparabili. È giusto che la sua terra onori una delle stelle più fulgide che si ricordi a memoria d’uomo. Solo due uomini italiani tra i migliori dieci del mondo, lei la prima donna: sangue del nostro sangue, pelle della nostra pelle. Non si sfugga un’opportunità del genere per condensare attorno ad una figura di fama mondiale la brindisinità spesso svilita e calpestata, brancolante nel buio senza una guida, un tratto caratterizzante. Abbiamo finalmente trovato un simbolo cui affidare il gonfalone con la testa del cervo.
E siccome è forte la sensazione di durevolezza dello stato di forma “da top”, si colga subito l’occasione per lasciare un segno, un attestato di stima infinita per chi sta scrivendo la storia a colpi di racchetta vestita, manco a farla apposta, di bianco e d’azzurro. I suoi colori, i colori di Brindisi.
Spalancate le porte di Palazzo di Città, accoglietela come si addice ad un figliol prodigo: cresciuta qui, un po’ persa tra Milano e Barcellona e ritrovata negli strilli dei giornali e nei titoli dei tubi catodici, da Sky al Chiambretti Night che c’aveva visto bene: anche la Pennetta è una numero uno.
E tu, Divina Flavia, per dirla in tutte le lingue che ti rappresentano, vai avanti, seguir adelante, go ahead. Puoi ancora scalare, strappare posizioni. Divenire, da grandissima e storica, immensa. Con la racchetta salda tra le mani nell’ennesimo rovescio devastante e le chiavi di Brindisi tintinnanti nel taschino.
Andrea Tundo |