Altri » 03/08/2009

Gemellaggio Scuole S. Vito-Porto Viro nel segno del Cavallo

L’amore per il cavallo è stato all’origine del gemellaggio tra due scuole molto lontane fra loro, favorito dal Circolo Ippico Mitrano di Brindisi. Si tratta dell’Istituto Comprensivo di Porto Viro (Rovigo) e del Secondo Circolo “Don Milani” di San Vito dei Normanni (Brindisi).
Entrambe sono vincitrici di un concorso: “Il mio regno per un cavallo”, indetto dalla Regione Veneto all’interno della Fiera Cavalli di Verona, per la scuola portovirese; “Un cavallo per amico”, indetto dal Circolo Ippico Mitrano di Brindisi, per la scuola pugliese.
Una delegazione della scuola portovirese ha preso il volo per Brindisi, soggiornandovi per tre giorni, e partecipando alla cerimonia tenutasi in occasione del 25° anniversario del Circolo Ippico Mitrano a Palazzo Nervegna-Granafei.
Gloria Pietropolli, la bambina che ha rappresentato tutti i compagni della sua classe, la II E dell’Istituto Comprensivo di Porto Viro, ha voluto raccontare questa esperienza, descrivendola sul sito della sua scuola.
Riportiamo qui di seguito questo bel testo, intitolato “COME IN UN FILM” intriso di spontaneità ed entusiasmo.

Avete mai sentito di quelle scuole che vincendo concorsi mandano i loro alunni in aereo fino all’altro capo dello Stato? Forse solo nei telefilm americani. Tutte le volte che ci pensavo… che risate mi facevo, insomma come può una scuola pubblica ambire a questo?
Beh, a me è successo poco tempo fa!!
Tutto ebbe inizio però vari mesi or sono, quando vincemmo il primo premio alla Fiera Cavalli di Verona. Qualche mese dopo chiamò un signore, il sig. Ragione, Presidente del Circolo Ippico Mitrano di Brindisi, il quale entusiasta del nostro lavoro voleva conoscerci e dialogare con noi. Questo desiderio sembrava irrealizzabile perché lui abita a Brindisi e noi a Porto Viro! Ma grazie all’aiuto del suo Circolo tutto è stato possibile.
Quando ce lo comunicarono le prof. erano un po’ rammaricate per via del fatto che potevano portare con loro solo uno di noi alunni. Speravo ardentemente che scegliessero me, e, dopo un po’ di suspance, il mio sogno divenne realtà. Il 22 maggio fu il gran giorno, alle 13 eravamo finalmente in aeroporto! Ad eccezione di quelli proposti nei cataloghi non ne avevo mai visto uno, l’emozione aumentava, l’adrenalina saliva alle stelle, perché non potevo mangiare il tempo? Non volevo aspettare altre 2 ore!
“Cari signori, qui è il comandante che parla, vi prego di allacciare le cinture, l’aereo decollerà a momenti!!”
Eravamo in aereo, io, la prof. Caniato, la prof. Saro. Ecco il decollo, avevo paura, ma ce l’ho fatta, il battesimo del volo! Dopo lo scalo a Roma e un altro volo, anche se un po’ più tranquillo, eravamo a Brindisi.
“Sono sveglia, sto sognando … no no è tutto vero”, continuavo a ripetermelo, finchè abbiamo incontrato il sig. Ragione, che, puntuale, ci aspettava davanti all’aeroporto. Mai vista un’accoglienza così calorosa, mi sentivo una regina appena scesa dal jet privato. Dopo i soliti saluti ed i ringraziamenti ci accompagnò all’hotel… Oddio, quello non era un hotel, quello era il paradiso: Sky, idromassaggio, set per la manicure, insomma tutto l’immaginabile. E non è finita qui, quello stesso giorno siamo andati a cena fuori, eravamo una decina di persone, e non ce n’è stata una che non sia rimasta allibita e non sia uscita sazia. Antipasti, manicaretti, primi, secondo e perfino il dolce!! Cenando abbiamo parlato di argomenti come la Fiera Cavalli, il nostro ipertesto sui cavalli e del più e del meno. Che bella serata!!
Satolli e felici siamo tornate all’albergo, dovevamo riposarci, un giorno importante ci attendeva. Infatti nel secondo giorno della nostra permanenza in quel magnifico capoluogo di provincia … ora vi dirò.
Dopo una colazione da inglesi e un giro turistico, ci siamo recati alla premiazione del concorso sui cavalli di Brindisi. Ad accoglierci all’ingresso oltre a due Carabinieri a cavallo c’era anche un cavallo in vetroresina, spettacolare, la scuola fortunata che avrebbe vinto il primo premio se lo sarebbe tenuto. I partecipanti erano a iosa, autorità, fotografi, alunni, insegnati, amazzoni e cavalieri. La premiazione, anche se un po’ lunga, è stata appassionante, vedere come tutte quelle persone amavano i cavalli, bello, bello, bello….
Ma come si può premiare i vincitori di un concorso sui cavalli e non andare dai protagonisti, i cavalli? Alle 15, finito quell’appetitoso pranzetto ci siamo recati al centro ippico Mitrano di Brindisi. Wow, che bei cavalli! Bianchi, variopinti, neri e tutti puliti ed in ordine. La cosa che mi ha maggiormente colpita è stata la club house dove si riunivano i soci … la casa delle favole!! Tutto aveva un collegamento coi cavalli: lampadari a forma di ferro di cavallo, cuscini con ricamati pony e puledri, perfino il posacenere richiamava i cavalli!! Mentre gli adulti parlavano, sono andata con alcune persone a vedere da vicino i cavalli, abbiamo pure dato loro da mangiare. Tornando all’albergo abbiamo fatto un altro giro in centro, sembravamo turiste che abitavano dall’altra parte del mondo, abbiamo fatto foto, chiesto informazioni, avevamo pure una piccola guida con su scritto tutto sui monumenti e le chiese di Brindisi.
Una doccia veloce, il vestito bello … e indovina dove siamo andate?!? Si, un’altra volta a cena fuori e come al solito abbiamo mangiato leccornie e prelibatezze, ma questa volta eravamo un po’ tristi perché sapevamo che l’indomani saremo dovute partire … infatti all’una del giorno dopo dovevamo essere in aeroporto. Secondo voi potevamo stare con le mani in mano fino a quell’ora? Grazie ad un traghetto siamo andate a visitare la parte turistica di Brindisi, abbiamo visto la magnifica città dei pescatori, i monumenti, le vie….
Perché siamo dovute tornare a casa, perché, perché?
Al momento dei congedi vi era un rammarico generale, era finito l’aureo! Quello che inizialmente era stato oggetto di felicità ora mi rendeva malinconica … ma si sa, tutto ha una fine.
Ecco, ora vedo ancora Brindisi, la vedo dall’alto e riconosco appena i luoghi in cui sono stata! Ormai non vedo più niente, chissà se un giorno la dimenticherò, se dimenticherò questa esperienza unica?
Dopo lo sbarco a Roma siamo tornati a casa, a Porto Viro.
Appena atterrati a Venezia ho saputo che non avrei mai dimenticato niente di questa magnifica esperienza e ringrazio tutti quelli che mi hanno permesso di viverla.