Calcio » 01/03/2009

CND: Angri-Brindisi 1912=0-0

Angri: De Rosa, Formisano, De Sio, Vezzoli (51' Somma), Cacace, Manzo, Della Femmina, Amarante, Vitale, Zerillo (78' Galdi), Amoroso (64' Picariello). A disp.: Cortese, Lambiase, Fabbricatore, Radicchio. All. Erra
Brindisi 1912: Russo, Idda, Tidei, Cordiano, Taurino, Trinchera, Lenti, Fiore (72' Pinamonte), Galetti, Chiesa (83' Corazzini), Cangini (88' Kettlun). A disp.: Vidoni, De Giorgi, Pasqualini, Junior Bahia. All. Silva.
Arbitro: Todaro di Palermo;
Assistenti: Paone e Atta di Roma 1
Espulso: 19' Galetti
Ammoniti: Trinchera, Della Femmina, Fiore, Vitale
Recupero: 3', 3'

Sul difficile terreno di Angri e senza il supporto del pubblico amico, il Brindisi 1912 consegue un pareggio a reti inviolate al termine di un incontro scialbo. La gara, condizionata da un terreno di gioco che ha notevolmente limitato lo sviluppo di efficaci trame offensiva e dall'espulsione di Galetti, è stata poco spettacolare e per nulla avvincente.
Dopo la seconda sconfitta stagionale conseguita sul campo dei cugini di Francavilla Fontana, il Brindisi si presenta ad Angri con l'ennesima formazione inedita. Silva abbandona l'esperimento del 4-4-2 e ripropone il 4-3-1-2 con alcune variazioni sul tema: a centrocampo spazio a Cangini, insieme a Cordiano e Lenti; in attacco Fiore opera a ridosso delle punte Chiesa e Galetti.
L'Angri, alla ricerca di un risultato di prestigio dopo ben tre sconfitte consecutive, schiera una formazione accorta e per gran parte della gara irretisce i più blasonati avversari.
Per tutto il primo tempo non si segnala alcun tiro in porta. Il Brindisi, soprattutto nei primi 15 minuti, detiene una costante supremazia territoriale ma la manovra ospite risulta troppo sterile e non crea grattacapi al portiere salernitano anche per colpa di un terreno di gioco molto sconnesso.
Dal 19', poi, i biancazzurri sono costretti a giocare in 10 uomini per l'espulsione di Galetti; il bomber adriatico, dopo aver subito un fallo a centrocampo abbozza una gomitata e Cacace stramazza a terra: l'arbitro, Todaro di Palermo, non può far altro che sventolare il cartellino rosso all'indirizzo del cannoniere argentino.
L'espulsione di uno degli spauracchi della squadra avversaria conferisce coraggio ai padroni di casa che, per qualche frangente, si affacciano nella metà campo ospite senza però creare alcun problema all'attento scacchiere di Silva.
Con il passare dei minuti, però, il Brindisi riprende in mano le redini dell'incontro ma per tutta la prima frazione non fa segnalare alcuna conclusione verso la porta difesa da De Rosa, insistendo troppo con lanci lunghi che risultano facile preda della retroguardia grigiorossa.
Nel secondo tempo cresce l'agonismo e le due squadre si danno battaglia.
Al 6' Erra opera la prima sostituzione dell'incontro: dentro il centrocampista offensivo Somma per il mediano Vezzoli; chiaro l'intento di creare difficoltà alla difesa capolista. La mossa ha però l'effetto di sguarnire la parte centrale della mediana della squadra di casa ed il Brindisi conquista il centrocampo e spinge con più continuità anche se in inferiorità numerica.
Ed è proprio in questo frangente che i biancazzurri creano la prima grossa occasione da rete dell'incontro: è tutto merito di Adriano Fiore che, al 68', controlla la sfera e dai 25 metri lascia partire un bolide che colpisce la parte interna della traversa.
L'Angri corre ai ripari sostituendo Amoroso con Picariello. Poco dopo arriva il primo avvicendamento nella fila del Brindisi: al 72' la torre Pinamonte prende il posto di Fiore. E, come accaduto a parti inverse, l'uscita dal campo di un centrocampista per un compagno con predisposizioni più offensive regala l'iniziativa agli avversari. Per alcuni minuti l'Angri spinge con più veemenza, ma, se si eccettuano due tiri da fuori area di Somma ed Amarante, facili prede di Russo, il forcing non produce risultati degni di nota.
Silva si tutela inserendo Corazzini per uno stremato Chiesa e Kettlun per Cangini, uno dei migliori dei suoi.
Proprio Kettlun e Corazzini creano una grossa occasione: su un calcio d'angolo battuto dal cileno, Corazzini tocca di prima intenzione al limite dell'area piccola ma la sfera termina di poco a lato.
Poco prima del fischio finale Corazzini colpisce debolmente di testa e De Rosa para con facilità.
Finisce qui. Un punto che muove la classifica nell'attesa di riprendere la marcia finale. Sette punti di divario sulla seconda in classifica a dieci giornate dal termine rappresenta un vantaggio notevole. E con l'avvento di condizioni metereologiche migliori, che consentano di giocare su manti erbosi degni di tal nome, la situazione non potrà che migliorare.

CND, 24^ giornata: risultati e classifica