Calcio » 13/02/2009
Coppa Italia: le interviste di Francesco Zizzi
Leone: "E' una grandissima emozione vincere la Coppa Italia"
Lui la Coppa Italia l’aveva già vinta con il Francavilla Fontana, due anni fa contro il Noci. Ma è sempre bello ripetersi, se poi lo si fa in un’altra piazza ha tutto un altro sapore.
Professionista silenzioso, ma determinato, Davide Leone è stato uno degli artefici del successo del Casarano contro la Liberty Bari. Dopo qualche minuto di inattività, Davide si è reso protagonista di numerosi interventi sui cecchini baresi, da Uva a Suarez, quattro interventi che gli sono valsi la fama di protagonista di giornata.
È stato in panchina diverso tempo, mentre il suo collega Alessandro Leopizzi collezionava l’invidiabile record di 1200 minuti d’imbattibilità. Ma questo non l’ha turbato, ne gli è venuta la muffa in panchina, Leone quando è stato chiamato in causa si è sempre fatto trovare pronto. Puntualmente è stato anche stasera.
“Non è stata una brutta finale, è stata tirata ma si è visto un buon calcio,tra due squadre forti regine in campionato, il Liberty ci ha messo in difficoltà all’andata che al ritorno, aggiudicandosi quattro punti su sei, noi volevamo rifarci, ci siamo riusciti e gli spettatori penso abbiano apprezzato questo spettacolo.
Certo, partita decisa da un episodio, quello del rigore, poi c’è stata la mia parata al supplementare e la partita si è decisa là. Questa è la seconda Coppa che vinco, è sempre una grandissima emozione indimenticabile, io l’avevo già vinta qui a Francavilla Fontana ed è un motivo di gioia personale”.
Sei stato uno dei migliori della tua squadra, interventi prodigiosi i tuoi che hanno salvato il risultato. “Loro erano più tesi, sapevano che c’erano cinque punti di distacco e volevano fare la gara. Noi una mano sul campionato l’abbiamo già messa, e loro volevano continuare in coppa per giocarsi anche la promozione. Noi ci tenevamo perché la società voleva che vincessimo questa Coppa, ci tenevano moltissimo, abbiamo un ottico organico a disposizione e va bene così”.
Era rigore per te onestamente quello del Casarano? C’è stato un contatto in area? “Ero a un centinaio di metri di distanza e non potevo farmi un’idea precisa, se l’arbitro che era vicino all’azione ha così deciso sicuramente rigore c’era”.
Come andrà a finire la lotta in campionato? “Noi andiamo avanti, come stiamo facendo ultimamente, allenandoci sempre con la massima serietà e affrontando con umiltà l’impegno di campionato di domenica contro il Putignano. Sulla carta sembra una partita facile facile, già scritta, però dobbiamo andare in campo, giocare e vincere. Vogliamo porre fino a questo campionato con due-tre giornate di anticipo”.
Ultima domanda. Com’è fare il dodicesimo a un portiere come Alessandro Leopizzi che ha stabilito un lungo e duraturo record d’imbattibilità, difficile da superare? “Alessandro è davvero forte, è un ottimo portiere, insieme abbiamo instaurato un ottimo rapporto sin dall’inizio, abbiamo parlato, abbiamo discusso, io gli do lo stimolo per allenarsi bene e migliorare, lui è ancora giovane, io ancora lo sono anche se ho giocato qualche partita in più di lui”.
De Masi: "Il segreto è aver mantenuto la calma nei momenti giusti"
Che la festa abbia inizio. Al triplice fischio finale dell’arbitro Di Stefano di Brindisi, l’abbraccio liberatorio di tutta la squadra del Casarano che dopo 120’ minuti può alzare la Coppa Italia Dilettanti al cielo. E’ stata una finale intensa, equilibratissima, che i ragazzi allenati da quello stratega in panchina di Salvo Bianchetti volevano portarsi a casa per rendere ancora più dolce questa stagione che già lo è di suo. In attesa della torta nuziale, i casaranesi si portano a casa le fedi, in attesa di continuare il viaggio di nozze in campionato, che la vede a 5 lunghezze di distacco dai baresi quando mancano sette giornata alla fine. Non sono molti, ma rappresentano già un discreto vantaggio su cui contare.
La festa è tantissima, la soddisfazione è enorme nell’intero ambiente della Virtus Casarano per questo successo di platino che consente ai salentini di proseguire nella fase nazionale della competizione. Villa bum bum, il Mitico Villa junior ferisce dal dischetto e poi ci pensa D’Anna, a siglare il gol del 2-0. L’aveva detto Simone, cercava il gol e l’abbraccio dei compagni dopo l’errore dal dischetto di Brindisi gli aveva dato quella forza giusta per proseguire e rifarsi. Puntualmente il gol è arrivato, forse in fuorigioco, il Liberty ha protestato tantissimo per questo accaduto e non sa darsi pace.
Il Casarano fa festa, si gode la Coppa, il successo e i complimenti del Presidente Vito Tisci.
Ivan De Masi, presidente del Casarano, è il ritratto della felicità,sorride,scherza, ma mantiene i piedi per terra, pur godendosi questo trofeo: “Una partita degna di una finale – è il commento a caldo del giovane presidente della Virtus Casarano – che ha consentito le due squadre di giocarsi testa a testa tutti i palloni decisa nei minuti supplementari. Questo fa bene al calcio, a quello pugliese che ha dato il via ad una partita spettacolare, la grinta agonistica, il massimo impegno, la massima concentrazione. Probabilmente l’abbiamo spuntata noi perché siamo riusciti a mantenere la calma, dall’inizio alla fine e ci ha permesso di vincere la partita”. Pensa che quel nervosismo che si sia venuto a creare nei primi minuti possa aver influito sull’andamento del match? “Sono cose che bisogna mettere in conto. Alla lunga chi mantiene i nervi più saldi, chi riesce a giocare con più tranquillità chi mette in campo gli schemi durante gli allenamenti portano ad avere un risultato positivo. E’ questo è successo al Casarano”. Il Presidente non parla dei singoli, ma elogia il collettivo che ha interpretato nel migliore dei modi il match: “Penso che sia stato frutto del gruppo la vittoria contro la Liberty Bari, a mettere trame giuste e possesso palla, a mantenere la concentrazione ed a vincere la partita”.
Spostandosi in clima campionato, pensa che il divario di cinque lunghezze possa essere sufficiente a sette giornate dalla fine a tagliare il traguardo? “noi dobbiamo esultare quando la matematica ci darà ragione ed affrontare le restanti partite come se fossero delle finali, solamente così si vincono i campionati”.
Sanguinetti: "Coppa importante come il Campionato, lodiamo la forza del gruppo"
Mauricio Sanguinetti l’ardore e l’impegno ce lo mette sempre. Anche stasera ha dato il 110% ma il gol non è arrivato, le sue occasioni per segnare ne ha avute parecchie, si è molto prodigato partendo anche da posizione arretrata ma forse non era la serata giusta per segnare ed allora è meglio mettersi al servizio dell’allenatore e dei propri compagni di squadra, Sanguinetti l’ha fatto con la solità volonta che lo contraddistingue, è un attaccante straordinario con un fiuto del gol pazzesco, è stato un po’ sciupone ha avuto due buone occasioni per sbloccare il risultato ma il pallone non voleva saperne di entrare nella sfera.
Resta però la grande soddisfazione per aver contribuito al successo della propria squadra, la Virtus Casarano per il successo in Coppa Italia: “Successo di tutto il gruppo, la Coppa Italia era un obiettivo importante così come lo è il Campionato, complimenti a tutti i ragazzi anche a chi ha giocato di meno, bisogna lodare il gruppo, il collettivo che si è reso protagonista di una bella vittoria”.
La partita si è incattivita sin dai primi istanti, credi che il troppo nervosismo abbia condizionato il match? “E’ stata una partita molto maschia, molto tirata, loro volevano vincere per sperare nel salto di categoria, in campionato siamo avantaggiati noi, quindi ce l’aspettavamo, siamo stati cattivi anche noi e ci è andata bene”.
Solita domanda, c’era l’episodio del calcio di rigore? “magari non è stata molto volontaria, però sai una volta che la prendi di mano crei un’occasione da rete perché era un cross pericoloso e la prendi di mano. Si vedono molti di questi episodi e l’arbitro ha fatto bene a fischiare”.
Domenica testa-coda contro il Putignano il campionato, partita già segnata? “Senz’altro bisogna sempre tenere alto il livello di concentrazione, il mister ci ha detto di scendere in campo determinati e di non avere cali di concentrazione e continuare fino alla fine su questo ritmo”.
Aragao,espulso dalla panchina, è deluso per l'espulsione: "Trovo esagerato che l'arbitro mi abbia espulso, non ho fatto nulla di grave, ho solo chiesto spiegazioni, trovo ingiusto il mio allontanamento dalla panchina".
FRANCESCO ZIZZI |