Calcio » 23/07/2004
Parla Francesco Barretta
Sono tante le voci di corridoio che circolano in questi giorni riguardo al futuro del maggior sodalizio calcistico cittadino; Brundisium.net, nel tentativo di fare chiarezza sull’argomento, ha incontrato il neo-presidente del Brindisi F.C. 1912, Francesco Barretta.
─ Presidente, allo stato attuale, cosa c’è di certo intorno alla nuova società?
Sono tante le trattative in corso ma ancora nessun giocatore ha firmato in attesa della data del 28 Luglio entro cui la società depositerà la somma relativa ai debiti accumulati dalla Brindisi Calcio; di sicuro c’è il nome del nuovo allenatore, Ruggiero Cannito, ex Gubbio e Sambenedettese; insieme a lui arriverà il preparatore atletico Lamazza.
La società inoltre è impegnata nel creare un vivaio adeguato a quelle che sono le necessità di un campionato di Eccellenza, e a questo aspetto è legata la scelta del tecnico, da sempre un attento osservatore di giovani talenti.
Inoltre verrà realizzata una scuola calcio, e i nostri ragazzi parteciperanno alle categorie Giovani, Allievi, Juniores, tutto sotto l’attento coordinamento del responsabile del settore giovanile, Tonino Carrieri.
Sarà Monopoli il consulente dell’area tecnica, segreteria e carte federali, mentre Tonino La Palma rivestirà il ruolo di Team Manager.
Per adesso questo è tutto quello che si può dire con certezza.
─A quanto ammonta nello specifico il debito da saldare?
Siamo intorno ai 500000€, da cui detrarre 204000€ relativi alla fideiussione della Brindisi Calcio.
─Rimanendo su questo aspetto, che cosa avete ereditato dalla vecchia società?
La gestione Salucci è ormai tristemente nota a tutti, la quantità di debiti accumulata era dovuta in larga parte a passività nei confronti di fornitori (il cocktail di inaugurazione della squadra non era ancora stato pagato); lo sforzo economico richiesto per mantenere la categoria sarebbe stato veramente troppo ingente. Questo però non toglie che le intenzioni della società sono quelle di garantire per Brindisi una squadra competitiva e stabile economicamente.
─C’è possibilità che qualche giocatore della vecchia rosa possa vestire la maglia del Brindisi nel prossimo campionato?
L’unico giocatore dichiaratosi disponibile a rimanere in città è Mino Francioso, salvo che non si faccia più concreta l’opzione Bari. Del resto per una categoria come l’Eccellenza è necessario costruire una squadra competitiva di giovani, che sia anche la base per i campionati futuri, che si auspica siano di livello superiore.
Ritornando a Francioso, tutti ci auguriamo che possa vestire la maglia del Brindisi nella prossima stagione, soprattutto per l’atteggiamento positivo che ha sempre dimostrato, non ultimo il fatto che sia stato l’unico giocatore a voler firmare la liberatoria e accettare quindi le condizioni proposte dal Dott. Ferrarese.
─Ci sono stati dei contatti con le amministrazioni comunali e provinciali?
Si, sia il comune che la provincia si sono dichiarati disponibili a voler contribuire economicamente alla causa del calcio brindisino; in particolare la provincia potrebbe anche fare da sponsor.
─Riguardo al ritiro, si è già scelta la destinazione?
Il luogo preciso ancora non è stato determinato, sarà comunque in una qualche località dell’Abruzzo o dell’Umbria.
─Qual è il messaggio che vuole lanciare ai tifosi brindisini?
So già che l’attaccamento che i tifosi mostrano nei confronti della maglia è grandissimo, quindi credo che non ci sia bisogno di spronarli a seguire costantemente la squadra; e poi, dato che le trasferte sono tutte nelle vicinanze, ogni domenica dovrà essere come se stessimo giocando in casa.
Solo con un progetto comune di questo tipo si potrà in breve tempo risalire la china e portare il Brindisi nelle categorie che merita.
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