Calcio » 28/06/2004

Ore decisive per le liberatorie e gli eventuali acquirenti

28 Giugno: giornata nella quale i dirigenti della Brindisi Calcio hanno cominciato a trattare con i calciatori la firma sulle liberatorie ossia l’attestazione che gli atleti hanno percepito almeno 7 mensilità sulle 12 pattuite.
29 Giugno ore 11:00: termine fissato da Massimo Ferrarese, presidente della locale sede di Assindustria, per avere sul proprio tavolo le liberatorie firmate dai calciatori. Pena: il disinteresse dalla trattativa per l’acquisizione delle quote di maggioranze della società Brindisi Calcio Srl.
6 Luglio: ultimo termine utile per la presentazione della garanzia fidejussoria bancaria indispensabile alla partecipazione al campionato di serie C.
Queste, in ordine crescente di importanza, le date nelle quali si decide il futuro del Brindisi Calcio. Quelle attuali sono ore frenetiche, oseremmo dire drammatiche (naturalmente sportivamente parlando).
Le notizie che, da fonti differenti, giungono in città risultano di segno completamente contrastante.
Da un lato c’è chi ostenta sicurezza per la buona riuscita dell’operazione “salvataggio Brindsi calcio” affidandosi al fatto che tutti i calciatori contattati dallo staff societario si sono detti disponibili a sopportare ulteriori sacrifici per non far spegnere la fiammella del calcio brindisino.
Dall’altro c’è chi pensa, basandosi sull’imprevisto ultimatum imposto da Ferrarese, che il Brindisi Calcio abbia le ore contate.
Allo stato delle cose può succedere tutto ed il contrario di tutto. Paradossalmente potrebbe capitare anche che il Brindisi si trovi senza acquirenti dopo aver incassato, in tempo utile, tutte le liberatorie dai giocatori.
La situazione, come è oramai diventata abitudine in questa realtà, è oltremodo ingarbugliata.
Sicuramente esiste gente che è costantemente impegnata a sbrogliare la matassa; altrettanto certamente ci sono persone che non esprimono chiarezza al 100%.
Non resta che attendere: solo poche ore e si capirà se ci sarà qualcuno (e chi sarà) che, con i fatti e non solo a parole, avrà dimostrato di avere a cuore il calcio brindisino.