Calcio » 28/09/2008

CND: Venafro-Brindisi 1912=1-3

Venafro: Amodio (55' Izzo), Monticelli, De Simone, Cannetiello, Mele, La Manna (73' Nardolillo), Macari (60' Agbonifo), Ricamato, Patriciello, Iannotti, Joung. All. Urban
Brindisi 1912: Vidoni, Idda, Tidei, Cordiano, Taurino, Trinchera, Lenti, Fiore (44' Kettlun), Galetti, Chiesa , Moscelli (75' J. Bahia). All Silva
Arbitro: Mondin di Treviso
Assistenti: Potolicchio e Grimaldi (Salerno)
Reti: 1' Galetti, 53' Patriciello(rig.), 54' Chiesa, 71' Cordiano
Espulso: Agbonifo
Ammoniti: Macari, Cannetiello

Ed è poker! Quarta vittoria in altrettante gare stagionali per il Brindisi 1912. Il Venafro nulla può contro la squadra di Mr. Silva che, domenica dopo domenica, sembra acquisire sempre più quei meccanismi di gioco e quell'impianto tattico necessario per raggiungere il risultato tanto agognato di fine stagione.
Anche a Venafro il Brindisi scende in campo con gli undici uomini titolari, gli stessi che avevano iniziato le precedenti tre gare di campionato. In difesa, davanti a Vidoni, linea a quattro con Idda, Taurino, Trinchera e Tidei; centrocampo a rombo con Lenti, Cordiano, Fiore e Chiesa di supporto alle punte Galetti e Moscelli.
Il Venafro di Mr. Urban si schiera con un 4-3-1-2 molto flessibile e veloce che, però, ha il proprio tallone d'achille in un centrocampo piuttosto leggerino.

Pronti via ed il Brindisi è in vantaggio. Alla prima azione d'attacco i biancazzurri vanno a segno con Galetti, al quarto centro stagionale. La rete arriva su una manovra orchestrata da Lenti e Fiore e finalizzata dall'attaccante argentino con un ottimo colpo di testa su preciso servizio del centrocampista calabrese.
Il Venafro, stordito da un avvio al di sotto delle peggiori aspettative, fa fatica a riorganizzarsi e gli ospiti, pur senza strafare, gestiscono con tranquillità senza correre eccessivi pericoli.
Nel primo tempo i molisani si fanno vivi dalle parti di Vidoni in una sola occasione ma la girata di Joung viene contrastata da Taurino. Ben più incisivo il Brindisi che "rischia" di raddoppiare in più occasioni grazie, soprattutto, ad una netta supremazia sulla fascia sinistra dove Tidei, Fiore e Moscelli appaiono incontenibili.
Moscelli - grande gara la sua (altro che crisi!) - per ben due volte in cinque minuti si fa beffe della difesa avversaria e mette al centro altrettanti palloni invitanti ma, nel primo caso (30'), Galetti arriva con qualche secondo di ritardo mentre, nella seconda occasione (35'), la palla danza pericolosamente nei pressi della linea di porta senza finire in rete. Ci prova anche Tidei che viene atterrato in area di rigore ma l'arbitro lascia correre.
Prima della chiusura della prima frazione il Brindisi deve fare a meno di Stefano Fiore, infortunato; al suo posto entra in campo Beto Kettlun.
Al rientro in campo, dopo una breve fase di assestamento, la partita - fino ad allora poco spettacolare - esplode. L'episodio scatenante è il rigore concesso al Venafro dall'arbitro Mondin di Treviso per un presunto atterramento di Joung ad opera di Vidoni. Si incarica della battuta Patriciello che batte il portiere ospite per il momentaneo pareggio.
Il Brindisi - come successo sette giorni fa contro il Genzano - ha una reazione veemente e dopo pochi secondi va al tiro con Moscelli ma la palla termina dai poi fuori. Subito dopo i biancazzurri ristabiliscono le distanze: è Chiesa (tra i migliori in campo) a infilarsi tra le maglie della difesa dei padroni di casa per inseguire una lunga battuta di Taurimo. Il tocco di testa del n.10 argentino termina in rete dopo aver superato il portiere Amodio (che, nell'occasione si fa male e lascia il posto al n.12 Izzo).
Mister Urban tenta il tutto per tutto e manda in campo il veloce Agbonifo ma la reazione del Venafro si sostanzia in un tentativo velleitario di Ricamato ed in un calcio di punizione di De Simone che si spegne a lato.
Ben più numerose e nitide le palle gol del Brindisi che sfiora la terza marcatura prima con Galetti, poi con Chiesa prima di andare a segno con Cordiano, abile a spedire in rete di testa un preciso passaggio di Chiesa.
La gara praticamente finisce qui. Il Brindisi costruisce tantissime altre occasioni per arrotondare il vantaggio ma non finalizza vuoi per sfortuna, vuoi per assenza di cattiveria, vuoi per bravura dell'esperto portiere avversario.
Prima della fine, a spegnere la gioia per un successo netto ottenuto con un buon gioco corale, arriva l'infortunio al volto di Roberto Taurino che, stando ai primi accertamenti, rischia di tenere il forte difensore lontano dai campi di gioco per diverse giornate.

Adesso, dopo aver calato il poker, i biancazzurri sono attesi da due gare importanti ed ostiche: il derby con il Francavilla e la trasferta che li vedrà opposti alla Nocerina, compagine che, assieme al Matera, riesce a tenere il passo del Brindisi.