Calcio » 23/05/2004
Il Brindisi espugna Giugliano e batte la sfortuna
E' dura seguire la squadra del cuore. Significa fare sacrifici, più o meno gli stessi degli atleti che la domenica scendono in campo. Se 1000 erano stati i tifosi in Sicilia, più o meno 500 sono sono i brindisini in quel di Giugliano (assiepati sia nella zona destinata agli ospiti che in tribuna coperta). Ammirevoli quelli del settore scoperto, che sotto un nubifragio a tratti di eccezionale portata, hanno incitato la squadra, scacciando i fantasmi della sfortuna. Partiti da ogni dove, con pullman e carovane di auto. Una folta rappresentanza è partita dal nord Italia (con il pulmann organizzato dalla Fidelitas Brvndvsina - sez. Verona) per raggiungere la terra campana.
5000 in totale gli spettatori che hanno gremito lo stadio “De Cristofaro” assistendo ad una bella partita di calcio. Un match combattuto su un terreno oltremodo scivoloso. Era atteso ad una pronta prova di riscatto il nostro portierone Adami, che ha dimostrato in campo il suo valore, salvando in più occasioni la porta brindisina (nonostante l'incertezza sulla rete dei locali). A fine incontro Max ha raccolto l'applauso e l'incitamento da parte della curva sud.
Da lodare il gran lavoro di D'Amblè (tornato tra i titolari), Trinchera ed il primo tempo fenomenale di Coppola... ma lista sarebbe lunga: tutti hanno lottato come leoni, contro una squadra giovane ordinata, veloce e pungente, che a volte ha fatto dannare la retroguardia brindisina.
La cronaca dell'incontro ha visto diverse occasioni da rete da ambo le parti.
Già al 3° minuto, Adami dice "presente" opponendosi all'attacco pericoloso del Giugliano concluso con un tiro insidioso. Dopo due minuti gran lavoro di D'amblè che si trova di fronte il portiere avversario, lo supera con un pallonetto, ma è Migliaccio salvando quasi sulla linea, a sventare il gol e ricacciare l'urlo nella gola dei tifosi brindisini.
La partita è bella, combattuta, repentini cambiamenti di fronte, i due portieri si guadagnano le rispettive pagnotte, gli attaccanti delle due squadre sono sempre in fibrillazione.
Al 12' il Brindisi va in gol: è Angeli a battere la punizione, lo skyscraper, il grattacielo, si chiama Trinchera, svetta su tutti piazzato sul secondo palo, quello alla sinistra del portiere Gragnaniello, che non può far altro che guardare la rete gonfiarsi dietro di lui.
E' un delirio, i cuori dei tifosi si accendono, la pioggia non basta a spegnerli, anzi galvanizza ancora di più...il Brindisi è sopra di un gol.
La partita si infiamma ancora di più, il Giugliano vuole vincere e ci prova, al 18' un boato, ma è solo un'illusione ottica, la palla sfiora di poco il palo della porta brindisina, sembra gol, non lo è. I padroni di casa, continuano ad attaccare, la difesa brindisina risponde con sicurezza.
Il Giugliano pressa, ma il Brindisi si difende bene, Angeli ed il muro biancazzurro ripartono in contropiede, sempre pericolosi. D'Amblè e Perrone sanno leggere a meraviglia l'incontro ed accorciano o allungano la squadra nei momenti giusti. I padroni di casa cercano di superare il centrocampo con lanci lunghi, puntualmente fermati dalla diga brindisina.
Al 42', Adami devia un pallone destinato ad entrare in porta, anticipando Cutolo sulla linea di porta, sfuma il pareggio del Giugliano, il Brindisi si difende e riparte in attacco. Si và al riposo con il Brindisi in vantaggio, ma il Giugliano è sempre pericoloso.
Il 2° tempo riparte con la stessa musica, gran ritmi con repentini campi di fronte, il Giugliano stringe la maglie del centrocampo ma il Brindisi tiene alla grande. All'11', D'amblè sulla fascia, cross al centro dell'area, non arriva Perrone di poco, in risposta contropiede del Giugliano, cross dalla sinistra Bonocore di testa, ostacolato dalla difesa brindisina, alto di poco sulla traversa, pericolo scampato.
Al 17', cross dal fondo del n°10 del Giugliano, Adami respinge, ma sui piedi di Calabro. La palla ssarebbe finita ugualmente in porta ma Perna la tocca un attimo prima che varchi la linea. E' il pareggio del Giugliano.
Sembra proprio che la sfortuna debba accanirsi contro il Brindisi. Ma giocatori si riorganizzano, sanno che bisogna ripartire e sono consci che anche un pareggio potrebbe non essere disprezzabile. Gli ultrà, nonostante qualche defezione della vigilia, continuano a sostenere la squadra; il Giugliano alza la testa, galvanizzato dal pareggio, il Brindisi soffre. Al 21' il Brindisi gioca la carta che si rivelerà vincente: dentro Mino Francioso, fuori uno stanco Perrone. Punizione battuta da Angeli, Pinciarelli recupera, D'amble gira al centro, Francioso subito pericoloso, comincia a prendere le misure della porta.
Il Brindisi ricominica a macinare gioco, D'amblè riesce a liberarsi, davanti al portiere, sfuma di poco il 2° gol del vantaggio, bravo il portiere. Continui capovolgimenti di fronte, bella partita, giocata da entrambe le squadre, si lotta nel fango.
Al 39' quando Francioso, scaccia la sfortuna, con un gioco dei suoi in piena area. E' straordinario Giuliodori a servire in profondità un pallone che si beffa del tentativo di fuorigioco degli avversari. Francioso, incurante dell'età e dell'infortunio si gira e si allunga con grande maestria tira, battendo il portiere avversario con un tiro al volo di rara precisione.
E si scatena il delirio: Il capitano si tuffa tre volte sul prato prima di raggiungere il settore dei brindisini festeggiando il gol insieme ad una tifoseria "che non ci sta più dentro". Sarà battaglia fino al 93', ma il Brindisi non molla. Tutti a casa, domenica prossima si lotterà ancora.
Alla fine i tifosi del Giugliano, che avevano accolto i brindisini con "scritte" di rispetto, hanno applaudito tifosi e giocatori brindisini. Per una volta lo sport ha vinto.
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