Altri » 08/05/2008
Il resoconto del Rally Regata delle Oasi Torre Guaceto-Brindisi-Orikum
La regata - Sette imbarcazioni da Brindisi (incluse barche da Serbia, Bari e Vieste) e tre da Otranto hanno partecipato alla seconda edizione del Rally Regata delle Oasi Torre Guaceto-Brindisi-Orikum, evento velico legato al progetto Am.Jo.Wel.S (Adriatico e Ionio Wet Lands System), integrato nel programma Interreg III Italia-Albania, e di cui è capofila la Provincia di Brindisi attraverso l’assessorato e l’ufficio alle Politiche comunitarie. Il rally regata Brindisi-Orikum è una manifestazione che traccia simbolicamente il rapporto tra le aree protette salentine e quelle albanesi, impegnate in uno scambio di conoscenze e buone pratiche per la tutela di questo patrimonio ambientale importantissimo per l’Europa ed il Mediterraneo. La vela è uno degli sport ecologici per eccellenza.
La partenza è stata data alle 3 del mattino dell’1 maggio dal porto esterno di Brindisi (7 imbarcazioni) e, contemporaneamente, da Otranto (3 imbarcazioni). Bella navigazione a 6-7 nodi di media per tutta la notte con un vento di scirocco a 12-14 nodi. Spettacolare l’alba e, successivamente l’avvistamento della costa albanese fra l’ isola di Saseno e Punta Linguetta (Karaburun). Verso le 12 calo totale del vento, con la baia di Valona trasformata in uno specchio immobile, e per i concorrenti nessuna speranza di poter terminare la regata a vela. Dopo due ore, infatti, di comune accordo, si è deciso di proseguire a motore sulla rotta verso il marina di Orikum, dove sono giunte 6 imbarcazioni provenienti da Brindisi ed 1 da Otranto. Tre i ritirati. Alla sera, cena caratteristica albanese offerta dal Circolo della Vela Brindisi durante la quale sono stati premiati i seguenti equipaggi: La Pluma, equipaggio straniero proveniente da più lontano (Pancevo – Serbia); Ma Shi, equipaggio italiano proveniente da più lontano (Vieste); Blue Nose, giunto primo nella baia di Valona, e per aver promosso in maniera particolare la regata (Bari). Premio anche al velista più giovane, Lorenzo Annicchiarico di 6 anni, imbarcato su Iside. Il 2 maggio è stato dedicato a scoprire le bellezze del mare della baia di Valona, mentre il 3 è stata organizzata una visita a Valona, ad un monastero del XV secolo ed al parco naturale del Llagara sito a 800-1000 metri di quota. Il rientro, alquanto faticoso, caratterizzato da un maestrale a 20-25 nodi ha costretto gli equipaggi ad affrontare una bolina stretta con mare contrario per 11-15 ore.
Nessun sequestro – A proposito delle affermazioni contenute in un articolo pubblicato ieri da un quotidiano, e riportate anche in un dispaccio Ansa, il presidente del Circolo della Vela Brindisi, Livio Georgevich, ha rilasciato la seguente dichiarazione, in cui si sottolinea l’insussistenza del presunto sequestro degli equipaggi da parte della Polizia di Valona.
“In relazione all’articolo apparso ieri su di un quotidiano locale circa il fantomatico sequestro di alcuni equipaggi nel Marina di Orikum, riteniamo necessario puntualizzare, per onor di cronaca, alcuni aspetti della vicenda che sono stati riportati in maniera perlomeno molto distante dalla realtà dei fatti. Infatti non vi sono state alcuna sorveglianza da parte di una decina di uomini armati sino ai denti, e men che meno minacce di arresto degli equipaggi e di sequestro di imbarcazioni. E soprattutto riteniamo che nessun comandante degno di tale nome avrebbe lasciato il sicuro ormeggio del Marina di Orikum rischiando di affondare affrontando le alte onde del mare aperto. Alla base della vicenda vi è semplicemente una richiesta del comando della Polizia di Valona di attendere la riapertura degli uffici per svolgere le normali pratiche di frontiera.
Probabilmente si è trattato di un malinteso sorto a seguito del cambiamento di programma deciso da una parte dei partecipanti al rally. Infatti gli equipaggi di Vieste e serbi, che sono ripartiti in anticipo da Orikum come da programma dichiarato all’arrivo in Albania, non hanno avuto nessuna difficoltà a salpare. Le cinque barche oggetto del presunto sequestro invece, che avevano inizialmente dichiarato di voler ripartire alla volta di Porto Palermo il 2 maggio, viste le sfavorevoli condizioni meteo previste per il ritorno da quel porto, avevano preferito rimanere nel Marina di Orikum dedicandosi a gite in barca nella baia di Valona e a visite a monasteri e parchi naturali a terra. Decidendo, inoltre, di anticipare il rientro a Brindisi alla sera di sabato 3 maggio piuttosto che la mattina del 4 come stabilito inizialmente, in base alle previsioni meteo sfavorevoli.
Il responsabile del Marina ha proceduto così a svolgere le pratiche di uscita anticipata per le cinque imbarcazioni. E mentre la Capitaneria e la Dogana hanno proceduto senza problemi, la Polizia ha dichiarato di avere gli uffici oramai chiusi e nessun addetto disponibile prima delle ore 7 dell’indomani mattina. A nulla sono valse le insistenze dei comandanti delle imbarcazioni, i quali facevano presente le difficoltà che avrebbe causato il maestrale in arrivo. La disposizione è stata quella di attendere l’apertura degli uffici. Non ci è dato sapere se dietro a questo rifiuto ci fossero motivazioni di altra natura. E’ da tener presente, comunque, che sia all’arrivo che alla partenza, la Polizia e Capitaneria di Valona, con grande disponibilità, hanno inviato loro personale ad Orikum per svolgere tutti i controlli di frontiera anziché pretendere, come da procedura normale, che le imbarcazioni si presentassero a Valona”. Tanto, per doverosa informazione.
Il Circolo della Vela Brindisi |