Rugby » 22/04/2008
Playoff: Amatori Messina-Nafta Brindisi=16-0
Per il primo match di playoff della propria storia la Nafta Brindisi è di scena in casa dell’Amatori Messina, seconda in classifica al termine del girone siciliano. La giornata è calda, quasi un anticipo d’estate, e il terreno di gioco, probabilmente erboso a inizio stagione, è in buone condizioni ma abbastanza polveroso. Un insieme di fattori che peserà non poco su entrambe le formazioni.
Brindisi si presenta con la formazione tipo, anche se con più di qualche giocatore in non perfette condizioni fisiche.
La partenza del Messina è però fulminante, e alla prima azone offensiva è già in meta. L’azione parte da una touche in prossimità della linea di meta, con la palla rapidamente aperta al largo che finisce tra le mani di Rinaldi, abilissimo a infilare le linee difensive biancazzurre e a schiacciare l’ovale in meta.
La successiva trasformazione non centra i pali.
Il colpo subito a freddo fortunatamente non demoralizza la Nafta, e il gioco si stabilizza a metà campo, con una dura battaglia fisica tra le due squadre. Sarà questo in pratica il filo conduttore per l’intera partita. Grande battaglia sulla metà campo e rapide ripartenze dei padroni di casa, molto abili nel gioco alla mano.
Al contrario del Brindisi, che pur mettendo in mostra la solita ottima difesa, ha qualche problema nell’imbastire azioni pericolose. E proprio su una di queste proiezioni offensive che l’Amatori conquista una facile punizione che Barone realizza.
È il 10’ e Messina è già sull’8-0.
Da questo momento tuttavia la Nafta comincia progressivamente a guadagnare terreno, mettendo sotto pressione la squadra siciliana, che tuttavia non corre quasi mai reali pericoli, tanto che l’occasione più nitida per gli ospiti di sbloccare il punteggio è una punizione da distanza proibitiva. Il tentativo di realizzazione è ben indirizzato, ma leggermente corto.
I padroni di casa in realtà non fanno molto di più, con tutte le iniziative regolarmente bloccate dagli avversari. Ne esce fuori quindi una partita non bellissima, di grande tensione agonistica, ma senza episodi di rilievo.
Neanche l’inferiorità numerica, che colpisce le due squadre in rapida successione, muta lo svolgimento della gara.
Solo allo scadere della frazione di gioco Messina imprime una decisa accelerazione alla propria azione, chiudendo la Nafta nella propria 22 e conquistando un comodo calcio di punizione.
La realizzazione di Barone chiude il primo tempo, sul punteggio di 11-0.
Il secondo tempo segue la stessa trama di gioco del primo, con i giocatori che continuano a lottare in una lunga battaglia di logoramento, anche se i ritmi di gioco cominciano a calare a causa del gran caldo. È comunque Messina che continua a farsi preferire, se non altro per la maggior brillantezza dei trequarti, che spesso portano scompiglio tra le linee difensive avversarie. L’unico episodio che rompe la routine è uno scambio di colpi proibiti tra due giocatori, che l’arbitro ha l’accortezza di non ammonire, e che prontamente vengono entrambi sostituiti dalle rispettive panchine. Chiaro esempio del clima di fair play in cui si è disputato l’incontro.
Col passare dei minuti la stanchezza diviene palese, con le difese che allentano la pressione. A trarre maggiore vantaggio da questa situazione è l’Amatori, che si stabilizza nella metà campo avversaria e comincia a creare seri pericoli alla retroguardia pugliese. È solo la mancanza di lucidità dei a evitare il peggio, soprattutto quando un 3 contro 1 viene sprecato malamente dai padroni di casa.
Ma la partita pende ormai a favore dei siciliani, tanto che al 25’ arriva la seconda marcatura locale. I protagonisti sono gli stessi della prima meta, con Barone che apre per Rinaldi, abile a lanciare il neoentrato Venuto che va in meta eludendo anche l’ultimo disperato tentativo di placcaggio. La facile trasformazione neanche in questo caso centra i pali, e il punteggio rimane sul 16-0.
A questo punto Brindisi, stanca e demoralizzata, molla definitivamente, e i siciliani si rendono nuovamente pericolosi, portandosi a pochi metri dalla linea di meta.
La Nafta tuttavia tiene, e con un ultimo orgoglioso sussulto ribalta l’azione, terminando la partita in avanti.
In sede di commento è doveroso rendere i giusti meriti alla formazione siciliana, che ha mostrato sul campo la differenza di livello tra il rugby pugliese e quello siciliano di cui si era già a conoscenza. La Nafta tuttavia non ha sfigurato, disputando una ottima gara e mettendo in mostra per l’ennesima volta il suo punto forte, e cioè la grande organizzazione difensiva. Resta qualche lacuna nell’impostazione del gioco offensivo, e proprio in questo ambito Messina ha fatto la differenza, con un grande partita della mediana e dei trequarti. Era comunque una occasione per fare esperienza, per toccare con mano altre realtà rugbisticamente più evolute. Un banco di prova che sarà sicuramente utile per migliorare e per costruire una Nafta ancora più forte.
Senza dimenticare che la formula dei playoff prevede un triangolare in cui la prima passa alla fase successiva, e che quindi, con una partita da disputare, ancora tutto è teoricamente possibile.
Sarà necessario battere l’Amatori Napoli, nel match in programma a Brindisi domenica prossima.
Crederci è un obbligo.
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