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CND: Barletta-Brindisi 1912=3-1

Calcio » 15/03/2008

CND: Barletta-Brindisi 1912=3-1

Per le immagini dell'incontro realizzate da Valerio Gatti: clicca qui

Barletta: Liccardi; Rizzi, Iervolino, Daleno, Tangorra (23' Pinto), D'Angelo, Esposito, Pollidori, Laviano (84' Piperissa), Salvagno (89' Caridi), Romano. A disp. Quintigliano, Merafina, Orlando, Russo. All. Chiricallo
Brindisi 1912: Ferla; Donvito, Pesce Rojas, Lenti (70' Greco), Zangla (76' Fiore), Corazzini, Colella, Di Giulio, Junior Bahia, Milozzi (63' De Palma), Sifonetti. A disp. Sorriso, Papa, Menga, Kettlun. All. Silva
Arbitro: Di Ciommo (Venosa)
Reti: 35' Esposito, 60' Laviano, 68' Romano, 71' rig. De Palma
Ammonizioni: Daleno, Pollidori, Esposito, Donvito, Zangla, De Palma
Recupero: 1', 5'

Il Brindisi esce sconfitto dal Puttilli di Barletta nel match clou della 28^ giornata di campionato di serie D. Un risultato che delude gli oltre 300 brindisini al seguito della squadra ma che, per quanto visto sul campo, rappresenta un passivo indubbiamente pesante ed immeritato. Chiunque abbia avuto la fortuna di assistere al match di oggi avrà fatto fatica ad immaginare che tra Barletta e Brindisi 1912 vi siano ben 24 punti di differenza in classifica. Il divario tra le due squadre, ammesso e non concesso che esista, è nettamente inferiore.
I biancazzurri possono recriminare per le tante occasioni fallite (vuoi per precipitazione, vuoi per imprecisione o vuoi ancora per sfortuna), per alcune deleterie disattenzioni difensive, per una tenuta fisico atletica inferiore a quella degli avversari e per alcune scelte tecniche decisamente opinabili. A far pendere la bilancia a favore dei padroni di casa sono stati, invece, il maggior cinismo, la migliore condizione atletica, un centrocampo superiore tecnicamente ed un grande affiatamento tra i singoli.

Silva si è affidato ad una squadra “tosta” nel settore difensivo affiancando all’under Donvito, l’esperienza di Corazzini, Pesce Rojas e Zangla e spostando Colella a centrocampo a far reparto con Di Giulio, Lenti e Sifonetti. In attacco la coppia sudamericana Milozzi e Junior Bahia.
Il Brindisi parte fortissimo con Sifonetti che colpisce male da ottima posizione. Subito dopo Milozzi lascia partire un destro che supera Liccardi ma colpisce il palo. Ancora qualche minuto e sempre Milozzi si rende pericoloso in area ma il suo tiro non possiede la potenza necessaria per impensierire l’estremo difensore biancorosso.
Scosso dai tre pericoli scampati il Barletta tenta una reazione e conquista il centrocampo. La manovra dei locali si dipana egregiamente fino alla tre quarti ma non trova spazi di fronte ad un’attenta difesa ospite. Tant’è che l’unica occasione da rete barlettana arriva su calcio da fermo (corner) ed è un colpo di testa di Rizzi ottimamente respinto da Ferla.
E’, invece, il Brindisi a sfiorare per altre due volte il vantaggio con due occasioni che gridano vendetta: il secondo legno dell’incontro (un colpo di testa di Di Giulio che si stampa sulla traversa) ed una sforbiciata di Bahia che dopo un rimpallo sbatte contro il braccio di un inebetito Liccardi.
Al 35’ arriva la doccia fredda ed è frutto di una completa disfatta collettiva dei difensori biancazzurri: ad un’azione di rimessa dei padroni di casa si oppone (?) una difesa sgangherata: Corazzini è a passeggio per il campo, Zangla tenta di “chiudere” altissimo e male, Pesce Rojas è statico poco fuori dell’area di rigore mentre il pallone sulla sinistra raggiunge Esposito “dimenticato” da Donvito. Il numero 7 entra in area e batte Ferla con un colpo sotto regalando alla propria compagine quell’1-0 che sarà il risultato finale del periodo. I tifosi ed i calciatori brindisini stentano a crederci: 2 pali, 5 nitide palle rete, zero gol; 2 azioni, un gol. Ma questo è il calcio, chi non segna non vince.
In apertura di ripresa è palpabile come il Barletta, pur se in vantaggio, tema gli avversari. Lo si percepisce dal comportamento in campo del suo uomo simbolo, quel Daleno che da un lato cerca lo scontro, dall’altro rallenta il gioco stramazzando a terra dopo ogni piccolo contatto. Un atteggiamento da giocatore smaliziato ma non da uomo vero. Perché tale è chi non rispetta gli avversari né possiede l’intelligenza di rendersi conto di quanto certi atti possano aizzare gli animi di una sfida a rischio. Ma anche questo è calcio, soprattutto se l’arbitro, Di Ciommo di Venosa mostra di possedere poca spina dorsale e sopraffatto da un grande timore riverenziale lascia che siano i calciatori di casa a condizionare la condotta arbitrale (e non viceversa!).
Ciò nonostante il Brindisi 1912 trova la forza di spingere ma Milozzi, ben imbeccato da Sifonetti, spreca ancora mancando un controllo mentre è solo in area. Gol sbagliato? Gol subito! Sul capovolgimento di fronte, Laviano si butta su una palla lunga proprio mentre Ferla, Zangla e Pesce Rojas decidono di giocare alle belle statuine. Il risultato è che al 60’ la squadra di Chiricallo conduce per 2-0.
Davvero troppo per il morale dei biancazzurri che, però, hanno il merito di non mollare anche perché rinvigoriti dall’ingresso di un volitivo De Palma al posto di Milozzi. Il Brindisi va pure in rete ma l’arbitro annulla la marcatura di Colella per sospetto offside al momento del tiro di De Palma respinto da Liccardi prima del tap-in del n.7 ospite.
I biancazzurri alzano il baricentro ma è il Barletta a capitalizzare al massimo il minimo sforzo: Romano dai 25 metri lascia partire un fendente che si insacca alle spalle di Ferla.
E’ il 70’ e dopo il terzo gol (su 4 tiri in porta) la partita è virtualmente chiusa: gli adriatici, pur impegnandosi, non danno l’impressione di poter insidiare il grosso vantaggio di un Barletta che vola sulle ali dell’entusiasmo. Nemmeno dopo il rigore procurato da De Palma e realizzato dallo stesso con un “cucchiaio”: una decisione di carattere che rappresenta sia la risposta all’irrispettoso comportamento di alcuni atleti barlettani che la dimostrazione a chi di dovere di essere in possesso di classe e personalità che non meritano di essere relegate in panchina. Al 45’ arriva anche la nona palla gol del Brindisi ma Liccardi è bravo ad uscire sui piedi di Bahia e respingere la conclusione del brasiliano.
Finisce 3-1 per il tripudio dei tifosi locali. A quelli ospiti, invece, resta l’amaro in bocca dell’ennesima delusione. Nelle quattro gare più attese dai supporters (i derby con Fasano e Barletta), i biancazzurri hanno racimolato appena un punto. Un bottino considerato umiliante in una stagione che per il resto è stata avarissima di soddisfazioni. Troppo poco per apprezzare che finalmente c'è l’impegno dei calciatori e che la squadra è capace di costruire una miriade di occasioni da rete anche in casa della prima della classe.
Quando i risultati non arrivano, tutto diventa più difficile... tutto tranne che sfasciare il giocattolo calcio a Brindisi.

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CND risultati e classifica





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