Calcio » 17/02/2008
Eccellenza: Ostuni-Mesagne=1-0
A.C. Ostuni Sport: Minno, Marchetti (29’ Miccoli), Ciaramitaro(66’ Di Giorgio), Abbrescia, Arenoso, Trovato, Kreshpa, Zamillo, Maraschio, Monaco (83’ Golia), Puca. A disp.: Minelli, Nobile, De Cesare, Zaccaro. All.: Carbonella
A.S.D. Mesagne: Coppola, Pinca (88’ Carbone), Di Nota, Edjekpan, Fraticelli, Potì, Carlucci, Frascaro, Buccolieri (78’ Koffi), Disantantonio, Minelli F.(15’ Marzo). A disp.: Di Giorgio, Scazzi, Amadu, Martina. All.: Marangio
Arbitro: Paradies di Bari
Cade il Mesagne, in trasferta, nel derby contro l’Ostuni per 1 rete a 0. Era da quattro turni che il Mesagne riusciva ad alimentare la classifica con carattere. La partita ha visto due squadre battagliere sin dall’inizio. Sicuramente i padroni di casa hanno saputo controllare meglio la gara, ma nonostante tutto nella prima frazione di gara si è visto un Mesagne onnipresente, ma molto nervoso.
Infatti il risultato è rimasto invariato allo scattare del 45’, nonostante l’inferiorità numerica creatasi all’11’. Nella ripresa i mesagnesi cercano di riparare e con grande grinta lottano, ma arriva l’81’ quando i padroni di casa passano in vantaggio. Il match non finisce qui, infatti passano appena 2’ minuti quando il Mesagne rimane in doppia inferiorità numerica e nel finale è costretto a subire il forcing avversario. Entrambi i tecnici hanno potuto disporre dell’organico completo.
L’avvio della gara è stato piuttosto bello sotto il lato sportivo, da segnalare gli applausi dei tifosi mesagnesi rivolti ai cugini della “città bianca”. Un incubo l’avvio sul campo, infatti dopo una fase di studio, arriva l’11’ quando sulla trequarti ostunese Zamillo subisce l’intervento falloso da parte dei calciatori ospiti. All’azione segue una piccola rissa, l’arbitro con un po’ di difficoltà riesce a controllare la situazione, ma alla fine estrae il rosso per Coppola, che era andato a protestare contro l’arbitro, e un giallo al capitano mesagnese, Fraticelli. Al posto di Coppola, al 15’ entra Marzo. Al 20’ Disantantonio sfrutta il servizio di Potì, ma il suo diagonale è alto. Il finale di frazione è molto combattuto. Al 39’ Puca potrebbe girare il servizio di Maraschio ma la palla viene agguantata da Marzo. Al 42’ Disantantonio percuote dalla sinistra, penetra in area e libera un potente diagonale che il portiere ostunese, Minno, respinge, sulla respinta va Di Nota che vede negarsi il goal da un deciso intervento di Ciaramitaro. Sul capovolgimento di fronte è Maraschio a rendersi pericoloso, quando al 43’ supera la retroguardia ospite e stampa la palla sul palo, occasione sfumata.
Nella ripresa il Mesagne è molto più attivo perché deve compensare l’uomo in meno. Dall’altra parte l’Ostuni non resta a guardare, anzi si contrappone adeguatamente. Al 54’ punizione dal limite, sulla palla va Abbrescia che mette la sfera di poco sopra la traversa. Al 63’ Disantantonio cerca di incrociare a rete, ma Minno è pronto a parare. Nella prima mezz’ora si è visto un gioco molto aggressivo, grande tenacia da ambo le parti. Arriva l’81’ quando Di Giorgio buca Marzo con un velenoso calcio di punizione, inutile l’intervento del giovane portiere mesagnese che viene ingannato dal rimbalzo della sfera. Le disavventure per i mesagnesi non sono finite, infatti passano appena due minuti quando Disantantonio viene espulso per un intervento irregolare su Monaco, quest’ultimo si infortuna e viene sostituito da Golia. A questo punto il Mesagne si ritrova ad affrontare due handicap, lo svantaggio sul tabellone e la doppia inferiorità numerica. Nel finale, al 90’, Maraschio sfiora il raddoppio quando, dalla sinistra, scaglia un potente diagonale, palla sul palo e di seguito parata di Marzo. Finisce nel peggiore dei modi il derby Ostuni-Mesagne, da segnalare che nel terzo tempo ci sono stati segnali di proteste contro l’arbitraggio del giudice di gara. Un match che forse sarebbe potuto finire in altri modi.
La dirigenza messapica è consapevole delle capacità del proprio organico, ma invita i giocatori ad affrontare le prossime sfide con maggiore personalità, forse oggi non hanno avuto il giusto carattere per vincere.
Davide Daloisio
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