Altri » 16/02/2008

Atletica: Caliandro secondo in Coppa Europa a Mosca

Cosimo “Mimmo” Caliandro era l’uomo da battere nella Coppa Europa di Mosca sui 3.000m, maglia azzurra e partenza in prima corsia, alla corda per il ragazzo che l’anno scorso è stato il miglior europeo sulla distanza.

Essere campione in carica anche a livello europeo ed avere al collo una medaglia d’oro del peso di quella conquistata lo scorso anno a Birmingham dà vita alla nuova dimensione.
Mimmo Caliandro conosce i suoi mezzi, ha lavorato in Namibia con Baldini, Andriani e Giacomo Leone e la pista indoor della stagione invernale lo può riportare nell’anno Olimpico verso le dimensioni che gli spettano e che lo stesso atleta in prima persona deve conquistare, con la sua testa, mani, piedi e gambe. Obiettivo immediato sono i Mondiali di Atletica di Valencia dal 7 al 9 marzo sempre sui 3.000m. Poi c’è da lavorare per avere la possibilità di vestire l’azzurro nel mezzofondo a Pechino.

A Mosca inizio gara impressionante per lentezza (primi 200m in 38” ritmo da 3’10” gara femminile…), davvero ritmo da processione, infatti primo chilometro da allenamento 3’09”41, lo spagnolo Sergio Sanchez dà uno scrollone per evitare volate da ultimo metro non adatte a lui. Per Caliandro la gara lenta non è sconsigliata, i suoi mezzi sono prepotenti sugli avversari in volata. Sanchez allunga per tutto il 2° chilometro, Caliandro è sempre al terzo posto guarda anche se è 5-6metri dietro. Poi vede il distacco superare i 10 metri e si mette in testa tra gli inseguitori per riprendere il fuggitivo. Esperienza e non solo. Capacità di controllare.
Il passaggio ai 2.000m è sempre lento: 5’41”52 (parziale 2’32”11), Sanchez ha un margine che poteva essere importante se la sua volata fosse degna, ma il francese di origine magrebina Nourredine Smail, con Ivanov tirano il treno. Caliandro è attaccato alle loro caviglie, Russia, Francia e Italia inseguono la Spagna.
I 5 giri dell’anello indoor da 200m cadauno dell’ultimo chilometro sono un inseguimento: a 400m dal termine Sanchez corre ma non ha la possibilità di togliere il freno a mano, Ivanov tira la flotta, Caliandro sembra guardare e sta sulle spalle e sul collo dei suoi colleghi avversari: al penultimo giro è il francese che si mette in testa per ridurre sino a prendere lo spagnolo, Caliandro è attaccato a Ivanov.
Mancano 400m si corre forte: passaggio in 7’18” per il trio all’inseguimento, ai 300m finali Ivanov scatta e allunga si lascia Caliandro dietro di 2 metri che supera il francese, si passa sotto la campanella dell’ultimo giro in 7’48” (parziale di 200m in 30”), ai 150m finali Sanchez viene superato da Ivanov e ai 120m da Caliandro, sull’inizio della stretta curva finale Caliandro è 2 metri dietro il russo. Lo segue, lo affianca a 80 metri dalla fine, corrono braccio a braccio e si buttano sul filo del fotofinish, Ivanov è più bravo a buttare avanti la sua testa. Sarà il vincitore designabile solo dalla tecnologia. Tempo finale 8’16”02, ultimo chilometro in 2’34”50, ultimo giro in 58”. Un Caliandro in maggiore freschezza avrebbe avuto la meglio prima dell’ultimo rettilineo. Ivanov ha un miglior tempo quest’anno di 8’00”44 (ma best time di 7’48”), sotto al personale stagionale di Caliandro (7’51”) e molto sotto al best time del pugliese.
Peccato per la mancata vittoria, un po’ legata la corsa di Caliandro che adesso correrà per arrivare in forma a Valencia, se l’obiettivo è il Mondiale dove ci saranno da sfidare i mostri sacri africani, si può solo dire che ci possono essere bei risultati.
Il mezzofondo di Mimmo Caliandro regala emozione e passione per quell’Atletica che ha bisogno di vedere puledri di razza correre per vincere.

Classifica Finale 3.000m Uomini – Coppa Europa Indoor di Atletica
1 Sergey Ivanov (Rus) 8:16.02
2 Cosimo Caliandro (Ita) 8:16.03
3 Sergio Sánchez (Esp) 8:19.26
4 Noureddine Smail (Fra) 8:21.16
5 Lukasz Parszczynski (Pol) 8:25.34
6 Sebastian Hallmann (Ger) 8:29.22
7 Vadym Slobodenyuk (Ukr) 8:33.15