Rugby » 18/12/2007
Serie C: Nafta Brindisi-Trepuzzi=3-5
Bella ma sfortunata. È questa in estrema sintesi la descrizione della prestazione offerta dalla Nafta contro la capolista Trepuzzi nel big match dell’ultima giornata di andata del campionato di serie C di Rugby.
Brindisi ha offerto ai propri supporters 80 minuti di ottima fattura ed ha messo alle strette la compagine salentina confermando tutto ciò che di buono aveva espresso nelle partite precedenti. La Nafta odierna ha la consapevolezza di poter giocare ad armi pari contro qualunque formazione e di poter ambire con convinzione a traguardi importanti.
Brindisi, in poco più di tre anni di vita rugbistica ha colmato il gap con le prime della classe; la prestazione contro il Trepuzzi, quindi, rappresenta il punto d’arrivo di una progetto iniziato con entusiasmo e continuato con passione ma, al tempo stesso, il punto di partenza per un futuro che si prospetta davvero roseo.
Il risultato della gara non ha arriso ai biancazzurri solo per un caso ma va comunque rimarcato il grande valore dell’avversario che, sebbene in difficoltà, ha evidenziato ancora una volta una grandissima organizzazione difensiva, la rara capacità di soffrire senza perdere la testa e l'enorme esperienza di saper aspettare il momento giusto per colpire.
La gara.
Le avverse condizioni metereologiche che imperversano in tutta la penisola non coinvolgono Brindisi, dove la giornata è si fredda ma, fortunatamente, serena e senza vento. Peccato che non si possa dire la stessa cosa per il campo, ridotto dalle piogge cadute nei giorni precedenti ad un grande pantano fangoso. Un teatro che purtroppo non rende merito ai 30 splendidi interpreti del confronto, frenati dall’equilibrio precario nelle loro giocate.
Nonostante questo la partita è bellissima, forse poco spettacolare ma comunque intensa e combattuta.
Brindisi si presenta in campo con la migliore formazione possibile e parte subito forte tanto che, dopo neanche un minuto, ha già la possibilità di portarsi avanti su punizione. Purtroppo il calcio non centra i pali.
Alla ripresa del gioco è il Trepuzzi a prendere leggermente il sopravvento sul terreno di gioco approfittando di qualche difficoltà brindisina sulle touche. Ma la Nafta controlla senza eccessivi patemi d’animo.
La partita è caratterizzata da una aspra battagli a metà campo, con lunghi calci a liberare le rispettive aree a e spostare il gioco ma le rispettive difese hanno il sopravvento sugli attacchi.
L’impressione è che il risultato possa sbloccarsi solo su calcio piazzato... e così puntualmente avviene: Nestola A. sbaglia un piazzato dai 30 metri per il Trepuzzi, mentre non fallisce De Caro F., che al 39’ porta avanti gli adriatici, realizzando una punizione guadagnata dalla compagine locale dopo un prepotente forcing nella metà campo salentina.
Prima che finisca la frazione di gioco c’è anche l’ammonizione del trepuzzino Signore, reo di aver inferto un pugno in un raggruppamento.
Finisce così un primo tempo riassumibile in una leggera ma sterile supremazia territoriale ospite,a fronte di una efficace difesa brindisina,compatta e disciplinata. A riprova di questo sono le pochissime infrazioni commesse, reale tallone d’achille della Nafta nelle precedenti esibizioni.
Nella seconda frazione è il Brindisi as esercitare una maggiore pressione territoriale stazionando spesso nella metà campo verdeblù. A cavallo del 10’, la Nafta arriva a più riprese vicina alla metà,al culmine di veloci azioni fatte di ruck e ripartenze che coinvolgono tutta la squadra. Il Trepuzzi però non si fa sorprendere e, passata la fase di sbandamento, si riorganizza uscendo dalla propria metà campo.
Intorno a metà frazione succede un po’ di tutto. Il trepuzzi si avvicina pericolosamente alla linea di meta del Brindisi,che tuttavia continua a difendere con ordine. De Caro F. interecetta un pallone sulla propria 22 involandosi in campo aperto,ma viene fermato da un fischio arbitrale non proprio chiarissimo, con successiva ammonizione per Prudentino. Immediatamente dopo il Trepuzzi batte velocemente una punizione che trova sguarnito il lato chiuso permettendo all’ala de Almeida di schiacciare il pallone in meta sulla bandierina. È l’unica distrazione difensiva biancoazzurra, una disattenzione che purtroppo costerà molto cara. Sul tentativo di trasformazione Nestola A. scivola mancando completamente il tiro. Il punteggio si fissa così sul 5-3 per gli ospiti al 22’.
La reazione alla meta subita è veemente. La Nafta staziona stabilmente nella 22 avversaria e gli avversari sono costretti al fallo per fermare le prepotenti iniziative brindisine. Due punizioni in rapida successione non centrano i pali
La pressione del Brindisi non cala nemmeno dopo aver sbagliato altre due punizioni e lascia agli ospiti solo il tempo di qualche fugace sortita in attacco. Su una di queste i salentini guadagnano una punizione che Nestola A. manda sulla traversa. Scampato il pericolo la Nafta ritorna a spingere guadagnando un’altra punizione ma il tentativo di realizzazione non ha maggior fortuna dei precedenti.
L’arbitro assegna un largo recupero e, proprio allo scadere, i biancazzurri hanno l’ultima possibilita per vincere la gara,ancora su punizione. Purtroppo la distanza è ragguardevole (40 metri) ed anche l'ultimo tentativo non centra i pali. A parziale discolpa c’è la considerazione sul pessimo stato del terreno di gioco che rendeva difficile già mantenere l’equilibrio... figurarsi calciare con precisione.
Grande delusione per l'occasione mancata ma anche grande orgoglio per la prestazione offerta. Questo lo stato d'animo dei brindisini a fine match. Onore comunque alle due squadre in campo protagoniste di una bellissima gara, equilibrata e combattuta.
Sono d’obbligo i complimenti a chi ha vinto,quel Trepuzzi che ha confermato quanto di buono già si sapeva, soprattutto in termini di solidità difensiva. Forse leggermente sotto le attese il gioco espresso, ma non va dimenticato che aveva di fronte una signora squadra. Una Nafta che ha finalmente fugato ogni residuo dubbio sulle proprie capacità, che si è confrontata con i primi della classe mettendoli sotto a più riprese senza nessun timore referenziale.
La strada intrapresa è quella giusta,non resta che seguirla.
Vincenzo De Bonis
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