Calcio » 04/11/2007

CND: Brindisi 1912-Barletta=0-1

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Brindisi 1912: Iofrida, Colella, Barca, Menga, Pesce Rojas, Corazzini, Greco (73’ Blasi), De Leonardis (46’ Pagano), Frascaro, De Palma, Sifonetti. A disp.: Ferla, Di Giorgio, Caputo, Donvito, Toscano. All. Silva
Barletta: Liccardi, Mascia, Iervolino, Daleno, Tangorra, D'Angelo, Russo, Salvagno, Laviano (77’ Romano), De Cecco, Piperissa. A disposizione: Quintigliano, Rizzi, Merafina, Coppola, Tenzone, Zagara. All. Chiricallo
Arbitro: Bietolini (Firenze)
Assistenti: Amato (Castellamare di Stabia), Fiorito (Salerno)
Reti: 26’ Daleno
Ammoniti: Piperissa, Sifonetti, Daleno, De Cecco, D’Angelo, Frascaro
Espulsi: Corazzini (90’)
Recupero: 3’, 4’

Il pubblico delle grande occasioni fa da cornice a Brindisi-Barletta, big match dell’undicesima giornata del campionato di serie D. La Curva Sud “Michele Stasi” presenta una delle coreografie più memorabile della recente storia dello sport brindisino, un enorme striscione con lo stemma della città accoglie i calciatori all’ingresso in campo. Anche l’intensità del tifo è quella dei giorni migliori e non manca il sostegno vocale anche dalle altre zone dello stadio.
Un contesto che non manca di galvanizzare i calciatori brindisini. Tutti, indistintamente, appaiono desiderosi di esprimersi al meglio e l’impegno in campo non manca. Nei primi 20 minuti il Brindisi attacca a spron battuto mettendo in crisi i biancorossi di Chiricallo, incapaci di superare il centrocampo con una certa continuità. Venti minuti nei quali il possesso di palla è nettamente appannaggio degli uomini con la V sul petto.
Nonostante questo, il Brindisi evidenzia la solita sterilità offensità, accentuata, in questa occasione, dalla scelte tecniche. Silva, infatti, dovendo fare a meno di Fiore e Picci e non avendo ancora ottenuto il transfert per Junior Bahia, decide di infoltire il centrocampo ed affida il compito di offendere ai soli De Palma e Sifonetti, che, come è noto, non sono punte di ruolo.
Il risultato è che il Brindisi arriva spesso ai limiti dell’area avversaria ma non riesce a trovare lo spunto vincente. Sifonetti appare subito in giornata di grazia ma altrettanto evidente appare che la sua grande vena meriterebbe un punto di riferimento di maggior peso.
Anche De Palma si muove molto nel tentativo di tener corta la squadra ma il gioco del Brindisi raramente si dipana in modo lineare ed efficace.
Il Brindisi colleziona calci d’angolo ed invoca due rigori in azioni poco chiare ma a passare in vantaggio, come spesso accade nel mondo del calcio, è la squadra che subisce.
Al 26’, al suo primo affondo (se così si può definire), il Barletta passa in vantaggio: punizione dalla tre/quarti e Daleno spizzica di testa sorprendendo l’immobile difesa biancazzurra.
Il Brindisi reagisce immediatamente e Sifonetti si rende pericoloso in due occasioni, chiedendo un calcio di rigore apparso netto ai più.
I biancazzurri spingono ma offrono maggior spazio alla manovra degli avversari che, però, non riescono ad approfittarne. Il primo tempo termina dopo 3 minuti di recupero con gli ospiti in vantaggio per 1-0.
Nel secondo tempo Massimo Silva manda in campo l’unica punta a sua disposizione, Nunzio Pagano, al posto di un evanescente De Leonardis. I risultati, però, stentano ad arrivare. I biancazzurri cercano di spingere per giungere al pareggio ma i barlettani fanno buona guardia e si propongono con più insistenza rispetto al primo tempo. La manovra del Brindisi non trova spazi tant’è che la prima conclusione nello specchio della porta giunge dopo 20 minuti di gioco su un calcio da fermo battuto da Sifonetti. E’ invece il Barletta a sfiorare più da vicino la marcatura con Laviano che, dopo un’azione insistita, colpisce la traversa.
Silva da fiducia a Blasi al posto di Greco ma non cambia nulla.
Fino al termine della partita il Brindisi non darà grattacapi al portiere Liccardi mentre i barlettani, con esperienza e sulle ali dell’entusiasmo, menano le danze e si rendono maggiormente pericolosi. Corazzini si lascia prendere dal nervosismo e viene espulso a tempo praticamente scaduto. Finisce 0-1, con la curva che, nonostante tutto, continua a cantare. Loro hanno vinto. Peccato che non conti per la classifica né per sperare di disputare quel campionato che possa far uscire la maggiore squadra brindisina dalle sabbie mobili della serie D.
Chissà se i Barretta sono ancora in tempo per raddrizzare la barca... una cosa è certa: il calcio biancazzurro, per l'interesse che riesce a suscitare e per l'incredibile passione dei tifosi, non merita di collezionare sconfitte in serie come quello dello scorso anno e come quelle di questo primo scorcio di stagione.
Cambiare registro è interesse di tutti. Se non altro per non perdere definitivamente quel capitale eccezionale costituito dall'amore per i blasonati colori sociali.