Calcio » 13/09/2007
Ostuni Sport: intervista a mister Carbonella
Il pareggio interno contro il quotato Bisceglie ha ridato fiducia all’ambiente ostunese, dopo lo stop interno in coppa Italia contro il Noci.
Gara molto combattuta quella disputata sul terreno di gioco ostunese, che ha visto i ragazzi di mister Carbonella portarsi in vantaggio con Di Giorgio nelle prime battute di gioco, ed essere poi raggiunti a metà del primo tempo, dall’attaccante ex Fasano Di Pinto. In più circostanze nella ripresa, la formazione gialloblù ha cercato il raddoppio, ma un po’ per imprecisione, un po’ per la bravura del portiere barese Cagnazzo, il risultato è rimasto fermo sul punteggio di 1a1. Ampiamente soddisfatto della prova offerta dai suoi giocatori Mister Carbonella.
• Allora Mister, due pareggi in queste prime giornate di campionato, ambedue con squadre allestite per stare nella parte alta della classifica. Un buon esordio direi.
Si certamente un buon esordio, anche oltre le aspettative, sia dal punto di vista dell’impegno mostrato dai miei ragazzi, sia per quanto riguarda la condizione fisica e atletica, che ancora non è al top. Direi che abbiamo disputato due buone gare, la squadra ha dato il massimo, per questo possiamo ritenerci soddisfatti.
• Calendario non certo favorevole quello che vi aspetta , dopo Noci e Bisceglie affronterete nelle prime 7 giornate Francavilla Casarano e Nardò ,le big del campionato. Poteva andarvi certamente meglio, non crede?
Infatti, il calendario ha peggiorato la situazione. Soprattutto il mese di ritardo che accusiamo nella preparazione ci ha complicato un po’ il tutto. Cosi data la precarietà della nostra condizione atletica avremmo preferito un inizio di campionato diverso.
• Dopo qualche anno da dirigente ha deciso di ritornare ad essere protagonista sul campo, riprendendosi quella panchina che in passato le aveva dato parecchie soddisfazioni. Quali motivazioni l’hanno spinta ad accettare l’offerta del presidente?
Ad essere sincero ci stavo già pensando da un anno; l’anno scorso già mi era venuta l’idea di riprendere ad allenare. Poi quando fui chiamato qui ad Ostuni, constatando la presenza di un progetto importante avevo messo da parte questa importante ambizione. In estate poi dopo quel che è successo, e che tutti sapete con Antonio Ciraci , la società ha insistito affinché io prendessi la guida della squadra, ed ho accettato, anche perché era un qualcosa che avevo già in mente di fare.
• Un Ostuni quello di quest’anno che ha deciso di confermare i suoi pezzi migliori:Trovato ,Di Giorgio,De Cristofaro ,Ciaramitaro, a cui ha aggiunto un bomber di razza come Lasalandra.Quale ruolo pensa potrà recitare la sua squadra nel prosieguo della stagione?
Spero che la squadra continui a lavorare come sta facendo. Poi mi auguro di poter contare a tempo pieno di quei 13 giocatori importanti che abbiamo, cosa che questo purtroppo finora non è accaduta. In questo caso penso che possiamo tranquillamente ambire a disputare un campionato di metà classifica.
• Intanto per quanto riguarda il resto delle squadre , Francavilla e Casarano hanno aggiunto ai loro organici già ampiamente di qualità, giocatori del calibro di Costanzo per i messapici e Mortari per i salentini.Non pensa che queste due squadre possano fare un campionato a sé, sulla falsa riga del Monopoli e del Brindisi di qualche stagione fa?
No, perché nel campionato di eccellenza di quest’anno ci sono parecchie squadre ben attrezzate e ritengo che anche per loro sarà difficile ogni domenica. Perché affrontare un Copertino, un Ostuni , o lo stesso Noci non sarà facile per nessuno ,quindi reputo che sarà un campionato che si deciderà alla fine.
• Quella di Ostuni è una piazza che lei conosce molto bene, parecchio esigente ma anche molto legata alla squadra , e specialmente in casa potrebbe rivelarsi un’arma in più. Avrete l’arduo compito di non deluderla…
Stranamente però date le nostre caratteristiche ,per noi sarà più difficile giocare in casa che in trasferta. Però è chiaro che vogliamo dare tanta soddisfazione ai nostri tifosi e cercheremo di non deluderli.
A cura di Danilo Santoro
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