Calcio » 26/08/2007
Coppa Italia: Bitonto-Brindisi 1912=2-0
Bitonto: Galeano, De Palma, Cantatore, Manzo, Maglione, Marcosano (93’ Modesto), Di Donato, Sanso, Pignatta (54' Fusco), Buttazzoni, Gallicchio (86’ Potenza). A disp. : Camporeale, Cangiano,Camasta, Falco All: Zunico
Brindisi 1912: Iofrida, Di Giorgio, Greco T. , Menga (80’Frascaro), Pessia , Corazzini, Piscopo (75’ Barca), Fiore, Pagano, De Palma, Blasi (46’ Greco G.). A disp: Ferla, Toscano, Colella O., Colella G. All.: Giugno
Arbitro: Greco (Lecce)
Reti: 9' Gallicchio, 29' Sanso
Espulso: Pagano
Ammoniti: De Palma, Greco G. , Cantatore, De Palma, Iofrida, Manzo
Recupero: 1', 6'
Che la Coppa Italia non rappresentasse un obiettivo primario per il Brindisi 1912 era cosa nota. Ma da qui ad accettare che i ragazzi di Mr. Giugno vengano surclassati ed eliminati al primo turno dal Bitonto ce ne passa.
La brutta figura, ad una settimana dall'inizio del torneo della riscossa, doveva essere evitata. Ed invece il Brindisi 1912 esce con le ossa rotta dal comunale di Bitonto. Una suqadra incapace di reagire all'1-2 realizzato dai nero verdi in nemmeno mezzora di gioco.
A parziale scusante della formazione biancazzurra vi sono le assenze di Ruggiero e De Leonardis (espulsi nella gara di andata) e le sperimentazioni attuate dallo staff tecnico (su tutte l'esordio di Fiore ed i test da titolari per Iofrida, Piscopo, Greco T. e Di Giorgio).
Ma, anche se siamo nella prima fase della stagione, l'onore del Brindisi non merita figuracce come quella odierna. Nn stiamo parlando di blasone. Quello oramai è cosa dimenticata perchè da troppi anni oramai i biancazzurri mancano da categorie importanti: crediamo che nessuno debba scordare che quando la maggiore squadra di Brindisi frequentava la serie cadetta o la C1 il calcio era diverso da quello odierno: il ruolo del libero era ancora in auge ed il regolamento consentiva al portiere di recuperare un retropassaggio utilizzando le mani...
Blasone no, ma rispetto si. Quello dovuto all'essere rappresentanti di una città che è capoluogo di provincia, al vestire la maglia di una squadra che ha un tifo caloroso da scardinare ed incoraggiare ed all'essere seguiti con attenzione da una stampa che non attende altro che poter esaltare le gesta sportive.
Quel rispetto - lo vogliamo scrivere a chiare lettere - viene a mancare quando le maglie biancazzurre non impensieriscono mai il portiere del Bitonto che, con tutto il rispetto, non è l'Inter campione d'Italia o il Milan campione d'Europa...
La cronaca racconta di due soli miseri tiri in porta. Troppo poco per difendere il vantaggio acquisito nel primo tempo della gara d'andata. Troppo poco, soprattutto, quando Corazzini e compagni devono recuperare le due reti messe a segno da Gallicchio (ottimo dai e vai con Camposano e tiro imparabile per il pur bravo Iofrida) e Sanso (lasciato colpevolmente libero al centro dell'area di rigore).
Il Brindisi ha dato pochi segni di vita. L'impegno non è mancato a De Palma e Greco (meglio di un Blasi da rivedere e da formare caratterialmente) ma Fiore è apparso troppo fuori condizioni per sostenere un centrocampo su cui grava troppo il baricentro del gioco.
A Giugno il compito di raddrizzare il Brindisi e prepararlo per la prima in casa. Un passo falso all'esordio, in casa e contro una neopromossa sarebbe davvero troppo. |