Basket » 25/06/2007
Ostuni: si riparte da Giovanni Putignano
Il presidente Tanzarella ha finalmente rotto gli indugi. Sarà Giovanni Putignano per il quarto anno consecutivo a guidare la formazione della Città Bianca. Una conferma che premia l’ottimo lavoro svolto dal coach ostunese in questi ultimi anni.
L’intera tifoseria ha espresso grande soddisfazione per la rinnovata conferma del coach ostunese, da sempre considerato un grande Tecnico ma soprattutto un grande Uomo, e a cui hanno riposto i loro sogni di gloria per il campionato che sta per iniziare.
Allora Coach quella che sta per cominciare è la sua quarta stagione sulla panchina ostunese. Con quali motivazioni e quali prospettive si accinge a ricoprire questo importante incarico?
Al dir il vero è da tre stagioni e mezzo che sono ad Ostuni, dal 1 novembre 2004 quando sostituìì Patera sulla panchina dell’Assi Basket. Ormai mi sento parte integrante di questo progetto sentendomi un ostunese doc.
Tra le prospettive con cui mi accingo a ricoprire questo nuovo incarico c’è sicuramente lavoro, tanto lavoro, anche nell’amalgamare tutte le parti costitutive dell’intero ambiente cestistico ostunese. C’è bisogno che tutti diano il massimo: la società nel proprio lavoro, il pubblico nell’esaltarsi e chi lavora con me nel lavorare alla ricerca di quelle che io definisco “micro-soddisfazioni” che sono fondamentali.
La stagione appena trascorsa è stata senza dubbio entusiasmante… L’aver raggiunto una semifinale playoff possiamo considerarlo un ottimo traguardo .
La vittoria del Potenza in finale contro il Ruvo ha aumentato i suoi rimpianti o si ritiene comunque abbastanza soddisfatto del risultato conseguito?
Da un punto di vista professionale avrei preferito conseguire l’accesso alla finalissima dove sicuramente sarebbero poi entrati in gioco altri stimoli e altre motivazioni. Sono sicuro che tutti hanno dato il massimo per raggiungere la finale e questo già mi rende soddisfatto. Comunque penso che essere arrivati ad un passo dalla finale sia stato un traguardo importante anche per come è stato ottenuto, cioè con l’unione di tutte le singole componenti: squadra, pubblico e società. Rimpianti non ne ho, non penso che ci sia posto per i rimpianti nel momento in cui in una battaglia si dà il massimo.
Dando uno sguardo alle prime mosse di mercato sembra che il Ruvo stia allestendo un rooster di grande spessore, anche il Molfetta e Corato hanno già posto le basi per la prossima stagione.
Lei invece ha già in mente delle variazioni tattiche da apportate alla squadra rispetto alla scorsa stagione?
Tra le squadre citate il Molfetta è sicuramente più avanti di tutti in quanto ha già riconfermato buona parte del suo rooster, è questa possiamo considerarlo un fattore di cui bisogna tenerne conto e non poco. Ruvo invece si è messa in luce per il fatto di non aver badato a spese. Penso che sarà un campionato che vedrà le 6 squadre pugliesi protagoniste fino alla fine.
Sarà adesso compito mio e della società attuare da domani, fino alla chiusura del campionato, quelle variazioni sia tecniche che a livello organizzativo per permettere alla squadra di essere tra le big durante tutto l’arco della stagione.
Ha già individuato gli obbiettivi di mercato che potrebbero meglio adattarsi al suo nuovo gioco?
Abbiamo, io e la società, già individuato alcuni obbiettivi, alcuni anche importanti che potranno far fare il salto di qualità alla squadra. Mi auguro al più presto che queste trattative possano concludersi con esito positivo.
Per quanto riguarda il discorso under, ci saranno delle conferme o aspetterete le varie Summer League prima di prendere una decisione definitiva sui giovani da inserire in prima squadra?
Si sicuramente aspetteremo la fine per valutare bene. Opereremo in maniera molto oculata, non possiamo permetterci data l’importanza che gli under hanno nell’alchimia della squadra di effettuare scelte sbagliate.
Si preannuncia un girone molto equilibrato, con due derby in più e altre due squadre campane. Quali secondo lei le maggiori insidie che andrete ad affrontare?
L’ultima stagione penso che ci debba servire molto da esperienza. Le difficoltà che questo campionato presenta penso che siano sotto gli occhi di tutti; uno fra tutti è sicuramente il fattore campo, in questo tipo di campionato vincere fuori casa risulta essere sempre molto ostico e quindi determinante a fini della classifica finale.
Quindi bisognerà tentare di far diventare prima di tutto Ostuni una fortezza inespugnabile. Ostuni dovrà essere blindata.
Il pubblico ad Ostuni ha sempre rappresentato un’arma in più sia in casa che in trasferta…Cosa si sente di promettere a i suoi tifosi?
Voglio prima ringraziarli per la passione che mi hanno trasmesso. E’ stata sicuramente per me una marcia in più, una spinta propulsiva in avanti e lo è ancora tutt’oggi che mi affaccio a questa nuova avventura. Non sono un uomo di promesse, preferisco lavorare step by step… posso assicurare loro che mi tufferò in questo nuovo progetto con anima e sangue.
Questo cercherò di trasmetterlo anche alla squadra affinché possano far vivere a questo meraviglioso pubblico grandi emozioni.
BasketOne – Danilo Santoro
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