Calcio » 18/03/2007
CND: Sarno-Brindisi 1912=2-1
Le immagini dell'incontro realizzate da Alfredo Gatti: clicca qui
Ippogrifo Sarno: Peluso, De Falco, Pallonetto (46’ Balestrino), Caccavale (Izzillo), Liguori, D’Amico, Sorrentino, Dal Monte, Vitaglione, Armonia (46’ Trapani), Zurolo. All: Squillante
Brindisi 1912: Musella, Lorusso, Casavecchia, Della Bona, Di Pietro, Corazzini, Ladogana, Rosciglione, Falconieri, Andrisani (80' Bene), Potenza (62' Barca). All.: Giusto
Arbitro: Menicatti (Lecco)
Assistenti: Altomonte (Taurianova) e Cua (Catanzaro)
Reti: 3' Vitaglione, 23' Dipietro, 47' Inzitti
Recupero: 1', 3'
Ippogrifo Sarnese-Brindisi 1912=2-1. Si spengono sulla terra battuta di Sarno le residue speranze di promozione diretta della società dei Fratelli Barretta. Ma dopo questa batosta diventa oltermodo difficoltoso raggiungere anche le quattro piazze che danno accesso ai play-off, quella che potrebbe essere la porta secondaria per l'accesso alla serie C2.
A scanso di equivoci bisogna dire subito che il Brindisi non ha meritato la sconfitta. Un dato su tutti: la squadra locale ha tirato nello specchio della porta solo in due occasioni, ed in entrambe ha messo la sfera nel sacco. Falconieri e compagni hanno prodotto molto ma, come al solito, hanno dimostrato una eccezionale incapacità a finalizzare in azioni da rete la mole di gioco prodotta.
Un’altra delusione per la tifoseria che, anche oggi, è accorsa in massa in terra campana pur “rispettando” il silenzio del tifo.
La gara:
Mister Giusto, dovendo fare a meno di Mitri, Catalano e Verolino, è costretto a mettere in campo l’ennesima formazione inedita. Sceglie di schierare il suo Brindisi con un 4-3-3 che, in fase di ripiegamento, diventa 4-5-1. In difesa, davanti a Musella, Della Bona fa coppia centrale con Corazzino, mentre piena fiducia viene concessa sulle fasce a Lorusso e Casavecchia. A centrocampo operano Di Pietro, Rosciglione ed Andrisani: in attacco Falconieri è supportato sulle fasce da Ladogana e Potenza.
Il primo tempo offre pochissimo divertimento ed emozioni ridotte al lumicino. Ad essere magnanimi si potrebbe dire che le due squadre osservano una lunghissima fase di studio ma, in realtà, si può sostenere senza ombra di smentita che il gioco del calcio è tutt’altra cosa rispetto a ciò che viene propinato agli spettatori dell’impianto sarnese.
Il Brindisi 1912 ha il merito di detenere il pallino del gioco ma anche il grosso demerito di rendersi pericoloso solo in due-tre occasioni; la foga di raggiungere il vantaggio è davvero troppo eccessiva ed i giocatori ospiti sprecano tantissimo sia in fase di costruzione che nelle rare occasioni in cui raggiungono l’area di rigore.
Due volte la palla buona capita sui piedi di Potenza ma l'esterno calabrese non è freddo come dovrebbe e manda la sfera sopra la traversa in entrambe le circostanze. Ci prova anche Ladogana ma la sua volee a porta sguarnita termina a lato. E' Falconieri, sul finire della frazione, ad avere tra i piedi l’occasione d’oro: da buona posizione l’attaccante brindisino sferra un destro poderoso che fa infrangere la sfera contro il palo interno della porta granata. Nulla di fatto.
Il secondo tempo comincia male per il Brindisi. Azione velocissima dei padroni di casa e Lorusso atterra Vitaglione in piena area: giusto penalty e trasformazione dello stesso Vitaglione con Musella che offre l’impressione di aver compiuto il miracolo. Ma è solo un’impressione, appunto.
Subìta la rete, il Brindisi si innervosisce e ne fanno le spese Di Pietro e Rosciglione, ammoniti per gioco falloso.
I biancazzurri prestano il fianco ai granata ma il Sarno – se possibile- è ancora più inconcludente dei più blasonati avversari.
Al 23’ il Brindisi raggiunge il pareggio: Falconieri si avventa su un lancio lungo, vince il contrasto con il portiere, maldestramente allontanatosi dai pali, e serve Dipietro che dal centro dell’area mette a segno il suo primo gol con la maglia della squadra adriatica.
Il Brindisi insiste ma non riesce a produrre occasioni da rete degne di tal nome. Rosciglione manca il controllo a tu per tu con il portiere; poi Falconieri si crea lo spazio per battere a rete ma la sua conclusione termina sopra la traversa.
A tempo scaduto la doccia fredda: Inzillo lascia sul posto il suo sonnolento marcatore e si avventa in tuffo su una palla vagante scoccata dalla zone centrale del campo. Nulla può Musella. Ed è gioia per i tifosi campani.
Finisce così. Purtroppo finisce qui non solo una singola, sfrotunata, partita.
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