Calcio » 28/01/2007
CND: Brindisi-Barletta= 1-1
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Brindisi 1912: Nettis, Lorusso, Barca, Catalano, Di Pietro, Corazzini, Ladogana (70' Frascaro), Rosciglione, Prisciandaro, Falconieri, Potenza (50' Mitri). A disp.: Marzo, Maritato, Della Bona, Caroleo, Casavecchia. All.: Giusto
Barletta: Di Candia, Rizzi, Balducci, Daleno, D'Angelo, Lonardo, Iraci, De Cecco, Bacchiocci (70' Pollidori), Mangiapane (87' La Notte), Criniti (82' Mandra). A disp. Di Vincenzo, Mascia, De Leonardis, Ricci. All. Chiricallo
Arbitro: Di Pilato (Bergamo)
Assistenti: Passarella e Curzio (Campobasso)
Reti: 48' Bachiocchi; 81' Rosciglione
Ammoniti:Catalano, Daleno
Espulsi:Daleno per proteste
Recupero: 2', 7'
Finisce come all’andata il derby Brindisi e Barletta. Un 1-1 che scontenta i padroni di casa e che è salutato come una vittoria dalle tifoseria barlettana, giunta in massa per seguire l’evento.
Una gara brutta, contratta, combattuta, che ha oltremodo risentito del clima infuocato.
Ma è una gara che, soprattutto, sancisce la rottura tra il tifo organizzato del Brindisi e la squadra.
Gli ultras hanno smesso di incitare la squadra dopo la rete del Barletta; una protesta quasi annunciata, frutto dello scoramento della tifoseria per risultati attesi ma mai arrivati.
I giocatori del Brindisi – almeno questa volta – ce l’hanno messa tutta. I limiti della squadra, anche oggi apparsi evidenti, sono stati ingigantiti dall’assenza di Verolino, probabilmente il vero trascinatore dei giocatori con la V sul petto. Una squadra con la coperta troppo corta, quella allestita dai fratelli Barretta: a differenza di altre gare, nelle quali la facilità di creare occasioni da rete era compensata dalla mancanza di filtro a centrocampo, oggi il Brindisi – schierato in campo con un 4-4-2 puro, ha rischiato di meno ma ha difettato nella fase offensiva mancando sia nella costruzione che nella realizzazione.
Solo dopo la rete dei biancorossi – e con il contestuale ingresso in campo di Orazio Mitri, il Brindisi ha cominciato a pungere con insistenza e preoccupare la retroguardia ospite ben guidata dal portiere Di Candia.
La gara.
Formazione rivoluzionata in casa brindisina: Pino Giusto deve fare a meno di Andrisani e Verolino (in tribuna) e decide di far partire Orazio Mitri dalla panchina. Il 4-4-2 iniziale vede Nettis in porta, Lorusso, Catalano, Corazzini e sulla linea difensiva, La dogana, Di Pietro, Rosciglione e Potenza a centrocampo, Prisciandaro e Falconieri di punta. Modulo speculare per Chiricallo che può fare affidamento su Daleno, ottimo perno arretrato del rombo di centrocampo e sull’ex Mangiapane. In attacco vanno Bacchiocchi e Criniti mentre La Notte siede in panchina.
In avvio il Barletta ha subito l’occasione per passare in vantaggio ma il tiro di Bacchiocchi è completamente errato. Il Brindisi prende coraggio ma non riesce a trovare la via della rete. Prisciandaro e Falconieri non ne azzeccano una mentre Ladogana e Potenza danno l’impressione di poter far male sulle fasce. Proprio dai piedi di Potenza passa l’occasione più ghiotta del primo tempo ma il tiro del giovane calciatore, abile a preparare l’azione, viene ribattuto. Stessa sorte che trova un pericoloso fendente di Di Pietro scoccato alla scadere della frazione. Il primo tempo è tutto qui. Squadre coriaceo, partita intensa, ma spettacolo più che latitante.
Ad inizio ripresa il Barletta va in vantaggio. Angolo di Mangiapane, testa di Bacchiocchi e palla che supera Nettis. E’ l’unico tiro nello specchio della porta che i biancorossi opereranno per tutta la gara. Solo a tempo scaduto ci prova Iraci con un tiro che termina a lato vicino all’incrocio dei pali.
E’ l’azione che ammutolisce lo stadio. La curva smette di cantare e così sarà per tutto l’incontro.
Da qui parte la riscossa del Brindisi. Ci prova Mitri che in 10 minuti tira per ben tre volte in porta ma Di Candia è sempre attento. Il Brindisi si insedia nella metà campo del Barletta ed ha il merito di variare il proprio gioco offensivo senza fossilizzarsi con i lanci lunghi.
Ed a forza di insistere arriva la rete. Rosciglione, da alcuni minuti disposto da attaccante puro è il più lesto a ribadire in rete dopo una corta respinta di Di Candia.
E’ il gol che ridà fiducia e speranza a squadra e pubblico. Il Brindisi ci prova ancora. Punizioni, corner, mischie ma il pallone non vuol saperne di entrare in porta. Si grida al gol per ben due volte nei minuti di recupero ma sulla conclusione di Lorusso Di Candia si super mentre una girata di Rosciglione termina di poco a lato alla sinistra del portiere.
Finisce così, tra i canti di gioia dei biancorossi e la rabbia dei tifosi brindisini per un’altra occasione persa.
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