Calcio » 21/01/2007
CND: Ebolitana-Brindisi=2-1
Le immagini dell'incontro di Alfredo Gatti: clicca qui
Ebolitana: Robustelli, Silva, Perna, Mastronardi, Coppola, Cannetielio, Gilfone, Esposito, D'Avanzo, Sekkoum, Gragnaniello. A disp. Carotenuto, Sant'Angelo, Itri, Pagliaro, Fioraso, D'innocienzo, Montano. All. Lanza
Brindisi 1912: Nettis, Lorusso, Casavecchia (58' Falconieri), Catalano, Di Pietro, Corazzini, Ladogana, Andrisani (21' Della Bona, 85' Potenza), Prisciandaro, Mitri, Verolino. A disp.: Marzo, Caroleo, Maritato, Frascaro. All.: Giusto
Arbitro: Lo Castro (Catania)
Assistenti: Cipolloni e Belmonte (Frosinone)
Reti: 23' D'Avanzo; 57' Gragnaniello; 83' Corazzini
Ammoniti: Verolino, Prisciandaro, Cannetiello
Espulsi:
Recupero: 2', 6'
Dal possibile – 1 di domenica scorsa, al – 6 di oggi. Le possibilità di promozione del Brindisi 1912 non sono ancora compromesse ma le speranze sono sempre più flebili.
A dimostrare la difficoltà della situazione basterebbe raccontare della dura presa di posizione dei 150 ultras presenti ad Eboli che hanno deciso di abbandonare anzitempo gli spalti del Dirceu intonando l’eloquente “andate a lavorare”.
In quel momento – mancavano oltre 15 minuti al termine dell’incontro - il Brindisi 1912 perdeva 2-0. Alla fine sarà 2-1 grazie al gol di Corazzini, valido esclusivamente per le statistiche.
Il Brindisi ha perso meritatamente davanti ad una squadra non trascendentale destinata a svolgere il ruolo di comprimario in un campionato non eccelso.
Alla squadra di Lanza va, comunque, riconosciuto un grande merito: quello di aver giocato a viso aperto contro una delle grandi del campionato. L’Ebolitana non ha snaturato la sua caratteristica essenziale, quella di una squadra naturalmente portata ad offendere. Casomai è stato il Brindisi a non saper sfruttare la risaputa debolezza del reparto arretrato dell’Ebolitana, uno dei più battuti del girone.
Per la squadra dei Barretta, se non è crisi poco ci manca. Il Brindisi ha perso il passo delle più serie candidate al salto di categoria e nessuno può nascondere che urgono immediati correttivi, quantomeno nello spirito che viene messo in campo per affrontare gli avversari.
La gara.
Dopo la battuta d’arresto contro il Lavello, Pino Giusto varia alcune pedine del suo 4-3-1-2. Barca e Rosciglione non sono presenti nemmeno in panchina mentre piena fiducia viene concessa a Casavecchia (esterno sinistro di difesa) e Prisciandaro (al posto di Falconieri). Mitri è libero di svariare su tutto il fronte alle spalle della coppia Prisciandaro-Verolino. In difesa ci sono Lorusso, Catalano, Corazzini e Casavecchia. A centrocampo operano Andrisani, Di Pietro e Ladogana.
Dopo qualche minuto di studio, con una leggere prevalenza dei padroni di casa, è il Brindisi a rendersi pericoloso per primo. E’ il 15’ quando Di Pietro cerca di sorprendere Robustelli con un pallonetto dalla distanza; ma il portiere salernitano è bravo a recuperare la posizione e smanacciare in angolo. Al 21’ i biancazzurri sono costretti ad operare la prima sostituzione: proprio come contro il Lavello, Andrisani accusa un dolore muscolare e chiama il cambio. Dentro Della Bona che si schiera in difesa con contestuale spostamento di Lorusso a centrocampo.
Subito dopo arriva la rete dell’Ebolitana. E’ proprio Della Bona, ancora freddo, a commettere una grave disattenzione difensiva e D’Avanzo, di sinistro, è abile a battere Nettis.
Il Brindisi cerca di reagire, ma mancando la necessaria veemenza l’Ebolitana può avere facile gioco. Verolino invoca un penalty ma si becca un cartellino giallo per simulazione; Prisciandaro, al 35’, ha la palla buona ma il suo destro, dal limite dell’area piccola, lambisce il palo. Ci prova anche Lorusso, al 43’, ma la conclusione si perde sul fondo.
Nel secondo tempo i biancazzurri appaiono più motivati. Subito dopo il fischio d’avvio Mitri lascia partire un destro che impegna Robustelli in un difficile parata. Ma è un fuoco di paglia. L’azione della compagine allenata da Pino Giusto manca di continuità e l’Ebolitana può giocare come meglio le aggrada: in ripartenza.
E proprio con un’azione in velocità i rossi campani chiudono l’incontro: Gilfone, sulla fascia destra, fa fuori due avversari e serve un pallone d’oro a Gragnaniello, per il quale è un gioco da ragazzi ribadire in rete.
Sul 2-0 il Brindisi si siede e rischia di capitolare ancora su un calcio di punizione battuto da Sekkoum che si stampa sul palo esterno.
Praticamente la partita termina qui. Il 2-1 di Corazzini non fa testo. Almeno non quanto la contestazione di chi al Brindisi ha sempre voluto bene e sempre ne vorrà. Ma l’amore, almeno nel calcio, non può essere cieco.
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