Calcio » 07/01/2007

CND: Turris-Brindisi=0-2

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Turris: Sorrentino, Lagnena, Gaglione, Visciano, Zavarone, D'Arienzo, Margheriti (70' Qualano), Izzo, Pirro, Cangini, Castellano. A disp.: Formisano, Vitello, Sedu, Grieco, Nuzzolese, Leccese. All.: Merolla
Brindisi 1912: Nettis, Lorusso, Barca, Catalano, Di Pietro, Corazzini, Ladogana (87' Frascaro), Andrisani, Falconieri (70' Rogazzo), Mitri (81' Potenza), Verolino. A disp.: Marzo, Maritato, Casavecchia, Greco. All.: Giusto

Arbitro: Perisan (Udine)
Assistenti: Arcuri (Crotone) e Genovese (Rossano Calabro)
Reti: 22' Falconieri, 34' Mitri
Ammoniti: Izzo, Lagnena, Catalano, Ladogana, Qualano, Andrisani, Rogazzo, Di Pietro
Recupero: 3', 4'

Il Brindisi c’è e si propone come serio candidato per la promozione in serie C. E’ questa la risposta che giunge dall’impegnativa gara di Torre del Greco.
La trasferta campana rappresentava un banco di prova importante per la squadra biancazzurra che dopo il travagliato 2006, segnato dall’avvicendamento nella conduzione tecnica e da un sostanziale sconvolgimento della rosa, era chiamata a dimostrare l’attuale consistenza e la capacità di poter tenere il passo delle squadre di vetta.
Ed allo Stadio Liguori di Torre del Greco, contro una squadra che non ha saputo onorare le attese di una piazza calorosa e competente, ai biancazzurri pugliesi è bastato forzare i ritmi nell’ultima parte della prima frazione di gara per portare a casa il bottino pieno.
Un Brindisi cinico, quello sceso in campo nella prima gara dell’anno; una squadra capace di far “sfogare” la Turris nella prima fase dell’incontro per poi affondare i padroni di casa sotto i colpi di un attacco micidiale. Un reparto, quello offensivo, che pur dovendo fare a meno della superstar Prisciandaro, può sempre contare sulla classe di Mitri, Falconieri e Verolino, atleti che sarebbero titolari in molte squadre di C1.
In ogni caso costituirebbe un torto ascrivere i meriti della vittoria esclusivamente al reparto avanzato. E’ tutta la squadra che si è espressa – finalmente – a buoni livelli. Un Brindisi che è sembrato completamente trasformato, nel gioco e nella mentalità, rispetto alla squadra che ha evidenziato grosse pecche nella fase iniziale del campionato. In campo è sceso un Brindisi più solido; una squadra che ha saputo esprimere, assieme ad un gioco gradevole, l’istinto del killer, quella qualità che trasforma una buona squadra, in una compagine vincente.
Giusto, per la trasferta campana, sceglie il modulo 4-3-1-2 con Mitri libero di svariare su tutto il fronte alle spalle della coppia Falconieri-Verolino. In difesa ci sono le novità di Lorusso (esterno destro) e Catalano (centrale) assieme ai confermati Barca (a sinistra) e Corazzini (al centro). A centrocampo le scelte ricadono su Andrisani, Di Pietro e Ladogana.
E’ l’ennesima formazione inedita e forse proprio per questo, nei primi minuti di gara, il Brindisi lascia troppo spazio alla verve dei padroni di casa. A Margheriti e compagni non pare quasi vero poter creare diverse occasioni per passare in vantaggio. Ci provano Lagnena, Cangini e Castellano ma Nettis ed una difesa in buona vena fanno buona guardia. E quando non ci arriva il reparto difensivo è il palo interno a salvare l’imbattibilità della porta biancazzurra.

Ma come spesso avviene nel calcio, nel momento migliore dei padroni di casa, il Brindisi passa in vantaggio: è il 21’ quando una veloce combinazione Di Pietro, Verolino, Falconieri mette in moto l’attaccante brindisino che, dopo aver superato di forza due uomini, si esibisce in un colpo sotto che supera Sorrentino e gonfia la rete.
E’ l’episodio che cambia la partita: scoraggia l’intraprendenza dei campani mentre i biancazzurri prendono coscienza della loro superiorità e cominciano a menare le danze come sanno fare le squadre di classe ed esperienza. Le occasioni da rete fioccano come la neve a Cortina d’Ampezzo: Verolino colpisce la parte interna della traversa; poi Mitri, al 33’, raddoppia spedendo in rete sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Falconieri e non trattenuto dal portiere campano.

Nel secondo tempo la Turris cerca di raddrizzare le sorti di un incontro compromesso ma sbatte contro la maggiore quadratura della squadra con la V sul petto. Uniche occasioni degne di nota sono le reti “sprecate” da Margheriti (abbondantemente fischiato dalla sua tifoseria) e da Verolino e la rete annullata a Qualano nei minuti di recupero.
Ma il risultato non cambia anche perché Giusto è abile a cautelarsi rafforzando il reparto difensivo con l’inserimento di Rogazzo per Falconieri.

Finisce 0-2; una risultato salutato con soddisfazione dai circa 250 irriducibili che hanno seguito la squadra in una delle trasferte più impegnative del campionato.
Buone notizie giungono anche dagli altri campi dove il S.Antonio Abate e Noicattaro sono state sconfitte rispettivamente a Bitonto e Francavilla sul Sinni.

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